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Rubrica di Emanuela Medi
 

1972-2017: rivedere Marcello Rosa, una bellissima emozione!

Certo di spalle nella fotografia, non si capisce che quei due erano la sottoscritta e Marcello Rosa. Siamo proprio noi a New York! lo sfondo non smentisce almeno il luogo: ma che ci faceva nel lontanissimo 1972 quell’ancora liceale, Emanuela Medi, l’appassionato e già noto Marcello Rosa, Virgilio Crocco, Eugenio Malgeri, giornalisti de “Il Messaggero” e pochissimi altri: un gruppetto partito da Roma in gita per la Grande Mela, chi per suonare (Marcello Rosa), chi per amore del Jazz (Virgilio e Eugenio) chi come me, per fare la turista. Poi, questa foto è ricomparsa tra le mani di Marcello rincontrandoci a Villa Celimontana a Roma… dopo 45 anni. La vita è fatta di momenti, incontri: come il nostro… per caso.

 

Marcello che effetto ti fa tornare a Montalcino dopo venti anni, la tua prima apparizione è stata nel 1998, la prima edizione del Festival?

“Intanto la soddisfazione a 82 anni (portati splendidamente) di essere stato chiamato da uno dei miei pupilli di allora, Mario Corvini, direttore dell’orchestra che suonerà alcuni miei brani e che accompagnerà anche Stefano Di Battisti, nel segno di una continuità di amore per il Jazz e di amicizia tra noi. E poi l’emozione di suonare ancora Jazz, una musica che ha cambiato la musica del mondo e nel mondo.”

1972-2017 in questi 45 anni cosa è cambiato nel Jazz?

“Il Jazz ogni decade deve cambiare perché è nel suo DNA, non esiste la ripetizione. Il nostro Jazz che allora era una novità assoluta, oggi è chiamato tradizionale! Certo sono cambiate le atmosfere, il clima, noi in fondo allora eravamo dei romantici, suonavamo come inebriati da un qualcosa che ci portava lontano da tutto e tutti. Oggi il Jazz per fortuna è diventato materia di insegnamento, ma manca quella ricerca personale che è alla base di questa musica il cui vero problema è quello di mantenerla sempre attuale.”

Porterà a questo festival un suo segreto: lo sveliamo con qualche giorno di anticipo?

“Una grande soddisfazione: aver fatto per i 100 anni del Jazz, il primo disco al mondo su cui è scritta la parola JAZZ ! L’idea è nata quando lavoravo in Rai circa 50 anni fa: allora dissi che per i 50 anni del Jazz bisognava fare un disco e lo feci. Potevano mancare i 100 anni? Certamente no! L’ho fatto, è stato presentato questo Marzo alla Casa del Jazz, anche a Santa Cecilia. Ora tocca presentarlo a questo ventesimo Festival”.

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Scritto da

Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.