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Rubrica di Emanuela Medi
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Ottobre 2015

“ - Il vino non è mai stato così sicuro come oggi - afferma in una intervista a WineNews il Prof Attilio Scienza docente all’Università di Milano- Primo perché nessun prodotto alimentare al mondo è così controllato come il vino, secondo perché la ricerca sta portando a pratiche di vigna e cantine sempre più rispettose della materia e con prodotti sempre più sicuri per la salute e poi perché l’igiene delle nostre cantine  è sempre più simile a quella delle sale operatorie. Nel vino- continua  Attilio Scienza- non c’è mai una correzione chimica, ne alcuna azione chimica per cambiare la sostanza si fa con processi fisici  o microbilogici ed è il risultato di più di 600 composti chimici che non sono aggiunti, ma si formano nel processo di trasformazione dell’uva in vino. Si va verso un’enologia sempre più rispettosa della materia prima e della qualità. Vogliamo portare al consumatore un vino che sia espressione della pianta e non di un processo trasformativo. Tutto questo è frutto di anni di ricerche delle nostre Università”.

Il dibattito sul rapporto tra consumo di alcool e salute ha potuto fare riferimento, negli ultimi decenni, a molti studi effettuati su ampi gruppi di popolazione.Dalla revisione di questi studi è emerso un Documento di Consenso, firmato da più Società scientifiche e da diversi esperti che hanno sottoscritto le conclusioni a titolo personale. Il documento ha messo in luce come il consumo moderato di alcool abbia effetti positivi sullo stato di salute/benessere di un individuo.Il documento è stato pubblicato nel 2013 sulla rivista Internazionale NUTRITION, METABOLISM AND CARDIOVASCULAR DISEAS. Il lavoro è stato coordinato da NFI (Nutrition Foundation of Italy)Moderate alcohol use and health: A consensus documentRelatori e Società Scientifiche:A. Poli (a), F. Marangoni (a), A. Avogaro (b), G. Barba (c),S. Bellentani (d), M. Bucci (e), R. Cambieri (f), A.L. Catapano (g),S. Costanzo (h), C. Cricelli (i), G. de Gaetano (j),A. Di Castelnuovo (k), P. Faggiano (l), F. Fattirolli (m), L. Fontana (n), G. Forlani (o),S. Frattini (p), R. Giacco (q), C. La Vecchia (r), L. Lazzaretto (s), L. Loffredo (t),L. Lucchin (u), G. Marelli (v), W. Marrocco (s), S. Minisola (w), M. Musicco (x), S. Novo (y),C. Nozzoli (z), C. Pelucchi (r), L. Perri (t), F. Pieralli (z), D. Rizzoni

"Ho visto che hai iniziato questa rubrica VinoSano, approfitto subito per domandarti se è vero che l’alcool può essere protettivo per i tumori, come ho letto."- Bernadette PalermoAssolutamente no, e mi rifaccio a due importanti  meta-analisi (in gergo è l’analisi dei più importanti studi di settore) pubblicate nel 2013 sulla prestigiosa rivista (Annals of Oncology). La prima aveva come obiettivo il consumo di alcool dose-dipendente cioè correlato al rischio di tumore per specifiche neoplasie per un totale di 486.538 persone. I dati indicano che il consumo di alcool determini un aumento di rischio, in particolare per il tumore del colon-retto, della mammella per le donne, della laringe, fegato, faringe, esofago e cavità orale. Questa correlazione  sembra esserci pari a un 20-30% di aumentato rischio- per bassi livelli di alcool e relativi alle medesime citate neoplasie. Piccola eccezione il vino rosso per il tumore al seno in quanto le sostanze contenute nei semi e nelle bucce riducono i livelli di estrogeni (dannosi per le donne in menopausa) per aumentare il testosterone. In questo caso il vino rosso risulterebbe protettivo."Ho sentito parlare molto di resveratrolo sostanza del vino rosso tra i più citati. Ma è tanto importante?"- Paola di TeramoE’ come il

Il vino è salute? Ne è convinta Emanuela Medi giornalista scientifica che nel suo saggio “Vivere Frizzante” con dati, ricerche e studi dimostra le proprietà benefiche per la salute , della bevanda degli dei. Nel vastissimo panorama dei blog e della comunicazione sul vino mancava un “tassello”  appunto il razionale medico-scientifico delle proprietà in positivo e in negativo dell’alcool, in particolare del vino. Una nicchia fatta di domande, risposte di esperti, studi Italiani e internazionali, ricerche di Università, Centri di Ricerca ed anche degli stessi produttori che, appassionati del loro mestiere, vogliono offrire al mondo del vino quanto di meglio esprime il loro prodotto. Un prodotto che per essere ”sano” deve necessariamente tenere conto di tante variabili: quantità, qualità, età, sesso, ambiente, presenza di malattie, stato della persona ecc…E poiché non vogliamo che VinoSano diventi un contenitore difficile da ”bere” abbiamo pensato inizialmente, di coinvolgere chi avrà il piacere di seguirci, nel raccontare il  VINO A… (ad esempio Roma) : storia, personaggi, aneddoti, luoghi di incontro del vino della propria città. Non solo, l’invito è rivolto anche ai produttori con un raggio di interventi più ampio che riguardi il territorio e agli amministratori locali allo scopo di conoscere meglio questo