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Rubrica di Emanuela Medi
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Ottobre 2017

Sabile, piccola cittadina collinare, è davvero fiera della propria secolare tradizione vinicola - avviata nel XIV secolo, stando ai documenti d'archivio - tanto da aver scelto come effigie per il proprio stemma un grappolo d'uva sormontato da due grandi foglie di vite e da ospitare da quasi vent'anni il "Wine Festival" più importante di tutta la zona. La cosa davvero straordinaria di questa comunità è però un'altra, ovvero la sua posizione. Non stiamo infatti parlando di un petit village della Linguadoca o di un borgo toscano: la piccola Sebile si trova in Lettonia e fino al 2008 la sua Vīna Kalns - in lèttone "Collina del vino" - si è fregiata del record di vigna più a Nord del mondo (attualmente detenuto dalla vigna Lerkekåsa, in Norvegia). Le latitudini baltiche sono estremamente inospitali per i vigneti, ma questo non ha fermato la passione dei produttori lèttoni, che non esitano ad affrontare le sfide del clima. Tra questi spicca la famiglia Abavas, la cui azienda produce vino davvero di ogni genere: considerando infatti che nei paesi del nord Europa difficilmente l'uva trova le giuste condizioni per crescere, i vini tradizionali derivano in realtà dalla fermentazione di bacche e frutta di vario genere, come

Giornalista, gira il mondo occupandosi di viaggi di cui ne parla in numerose testate come i Viaggi di Repubblica, Marco Polo, Viaggi di Gusto, ma prima di tutto viene il nostro Paese per il quale ha scritto moltissimo. Passione vera, curiosità, amore per i tanti tesori di un’ Italia ancora poco conosciuta, Isa Grassano si è caricata di questo forse ingrato compito di testimoniare un "Ci sono anche io: venite..” “Si ci sono anche io - dice la giornalista - e vi porto alla scoperta di quello che avete accanto e che forse non vedete. Ci sono tanti modi per viaggiare, personalmente sono contraria ai Google map, alle guide digitali, al navigatore che semplificano tutto portandovi direttamente sul posto che volete visitare. Io non ho senso dell’orientamento , amo perdermi, girare, chiedere, fermarmi a parlare con la gente : solo così si respira l’aria del luogo, si percepiscono gli umori, si conoscono piccole curiosità, storie inedite raccontate nei bar del paese ..E la memoria dove la mettiamo? Chiedo. Personalmente ho pochissima memoria ma per me è un fatto positivo perché ricordo solo le cose che mi hanno emozionato, il viaggio deve essere un’emozione e il ricordo emozionale è quello che mi

Parigi è la capitale del buon gusto anche a tavola e in autunno ospita tre imperdibili occasioni per celebrare la sua gastronomia, non solo Patrimonio immateriale culturale dell’Umanità, ma anche ingrediente fondamentale dell’art de vivre alla francese. Questo elemento di identità nazionale sarà protagonista a Parigi nei prossimi mesi in tre diverse declinazioni: cucina stellata, buon vino e cioccolato, una città così golosa che piacerà proprio a tutti… Tous au Restaurant, 18 settembre - 1 ottobre Giunto all’ottava edizione, è ormai considerato dagli amanti della cucina francese l’evento più importante della stagione. Al motto de Votre invité est notre invité - per ogni menù acquistato gli chef ne offrono uno identico gratuito. Quindici giorni per assaggiare la cucina dei più rinomati ristoranti stellati, dei bistrot dallo stile contemporaneo e delle vivaci brasserie per conoscere da vicino il talento dei giovani chef o riscoprire la tradizione delle cucine regionali. Tous au Restaurant è un'opportunità per godere dell’eccezionale maestria degli chef che hanno fatto di Parigi la capitale mondiale della gastronomia. Info: www.tousaurestaurant.com Fête des vendanges de Montmartre - La vendemmia di Montmartre, 11-15 ottobre Uno degli eventi più classici e amati di sempre nell'autunno parigino, giunto all’ottantaquattresima edizione: la festa della vendemmia viene celebrata dal 1934 sulla

Ci piace sperimentare nuove vie di comunicare il vino: questa volta abbiamo optato per un’insolita versione grafica, con l’intento di esaltare convergenze e divergenze tra i quattro vini della linea “Sanct Valentin” di San Michele Appiano. Ma cosa accomuna i vini “Sanct Valentin”? Sicuramente il perfetto equilibrio tra potenza e finezza aromatica, risultato di un connubio ideale tra il “terroir” altoatesino ed una lavorazione mirata ad esaltare la ricchezza gustativa. E poi, la tanto discussa mineralità, connotato distintivo di tutti i vini migliori di questo territorio, frutto di luce, ventilazione e (probabilmente) dei suoli morenici. Tutto il resto varia, ed è per questo che, a nostro avviso, l’istogramma è la soluzione ideale. Una piccola legenda: Per “fruttato fresco” si intendono sentori che richiamano la frutta fresca ed acida come gli agrumi o la frutta nostrana non troppo matura Per “fruttato maturo” si intendono sensazioni di fruttata nostrana che tende alla confettura o di frutta esotica (mango, papaya, ananas, litchi ecc.) Per “floreale fresco” si intendono ricordi di fiori bianchi o gialli in piena fioritura. Per “floreale maturo” si intendono percezioni di fiori bottinati o di miele di millefiori Per “etereo” si intendono sentori evolutivi che ricordano prodotti “chimici” come, ad esempio, gli

Consumi di Vino in Italia: +5% per i vini DOC Nel 2017 si registra una ripresa nell’acquisto da parte delle famiglie di vini Doc (+5%), le Igt risalgono del 4% mentre gli spumanti addirittura del 6%. I dati sono forniti da Coldiretti. Dopo il drastico calo degli ultimi 30 anni che ha portato ad un consumo più che dimezzato, il calo si è arrestato, riporta Coldiretti, e le stime per i prossimi anni possono dirsi ottimiste. Un dato interessante è che: per ogni grappolo di uva raccolto, si attivano oltre 18 settori di lavoro (dalle cantine alla produzione di tappi, vetro, bottiglie ecc) Export: Italia doppiata dalla Francia Stando agli ultimi dati, lo Stivale non riesce a tenere il passo dei Francesi quando si parla di export di Vino. Sebbene l’Italia fa registrare un incremento positivo nell’export del 2017, la Francia cresce del 13,3% sull’Italia (analisi effettuata dall’Osservatorio Paesi Terzi). Nonostante i vini Francesi siano eccellenti però, la loro produzione manca ancora di dinamicità, qualità invece tradizionalmente riconosciuta ai vini Italiani. “CON IL NASO ALL’INGIU’” E' il divertente slogan con cui ASPI (Asssociazione della Sommelierie Professionale Italiana), celebra i 10 anni di attività. Sabato 14 e Domenica 15 ottobre concorso per il miglior sommelier d’Italia

Un viaggio nella Sicilia dei grandi territori: FIRRIATO. Un’ azienda che racchiude l’intero panorama enologico della Sicilia: dalle terre nere dell’Etna, alle colline che guardano il mare di Trapani, all’isola di Favignana nelle Egadi. A Roma il 16 Ottobre, nella splendida cornice di Villa Miani “Experiencing Firriato”, evento non solo enologico con la presentazione dei vini delle sei tenute agricole dell’azienda, ma anche alta gastronomia con la presenza di Vincenzo Candiano, 2 stelle Michelin. Visita il sito di Firriato Visita il sito di Villa Miani

Il vino è dannoso per la salute? Da questa convinzione, purtroppo ancora non superata, è nata la convinzione di scrivere un saggio che sfatasse i tanti falsi miti sul vino. Non esiste altro prodotto della natura che - come il vino - sia presente sin dall’antichità nella nostra vita quotidiana. Da secoli a questa bevanda è associato il piacere della tavola, della convivialità, dell’amicizia. Non solo, il vino è diventato volano per la nostra economia in termini di nuovi posti di lavoro, di export. E’ ricerca, innovazione, sostenibilità. Il vino crea cultura se ben inserito in un progetto di valorizzazione ambientale e sociale perché ad esso sono legate tradizioni, imprenditorialità, storia, turismo, enogastronomia, ma sempre di qualità. Anche se innumerevoli sono i danni legati all’eccesso di alcool sia in termini di malattie che di anni di vita persi, per fortuna la ricerca si è “impossessata” del vino, il cui consumo moderato non produce rischi importanti, anzi è protettivo per molte patologie cronico-degenerative. VIVERE Frizzante vuole essere una risposta ragionata e documentata a quanti sostengono il contrario, e poichè il vino entra nel quotidiano "Vivere Frizzante” è allegria, cinema, letteratura, eros, curiosità, sacralità. Il vino, una presenza ingombrante ma anche discreta. A noi gestirla!