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Rubrica di Emanuela Medi
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Gennaio 2018

Sono 720 le casse da 6 bottiglie l’una che sono partite da Gioia Del Colle con destinazione: La Casa Bianca di Donald Trump (che è astemio!) L’ordine è giunto qualche giorno fa alle Tenute Chiaromonte, azienda agricola di Acquaviva Delle Fonti. Come sono riusciti a giungere tanto lontano con il loro prodotto di eccellenza? E’ presto detto. E’ accaduto tutto ad una serata di degustazioni tenuta a Los Angeles da parte dell’importatore americano dell’azienda. Tra gli acquirenti presenti figurava un rappresentate della Casa Bianca, che ha poi provveduto all’invio della commessa. I Vini inviati alla corte di Donald Trump sono un Mascherone, Igt Puglia, un vino prodotto da vigneti di età molto giovane (2016) ed un Muro Sant’Angelo ContradadaBarbatto, Primitivo DOC di Gioia Del Colle, cioè un rosso molto forte di ben 17 gradi (pluripremiato). L’azienda agricola Tenute Chiaromonte è alla quarta generazione, è diretta da Nicola Chiaromonte.

"Vittoria, il vino, la vigna, i muretti a secco" - dice una delle più conosciute donne del vino Italiane, Arianna Occhipinti. "Questa è la mia terra, il sole che sorge dai Monti Iblei e si diffonde tra i filari di fossa di Lupo, la mia contrada, tingendo la sera di rosso le terre pettinate da un vento dolce che sa essere anche violento. Amo l’asprezza di questi luoghi sconosciuti a molti, dove si racchiude tutta la mediterraneità della Sicilia”. Arianna solare, determinata, sbrigativa, forte donna del Sud, ci piace la sua sincerità e anche la sicurezza di chi ha faticato per un progetto di vini di alta qualità e c’è riuscita.

D315, C459, H610, sono alcuni dei codici segreti, assegnati agli oltre 100 formaggi partecipanti la prima edizione "Festival del formaggio" dal nome "Formaggi Cuneesi” 2017. Il concorso caseario gestito dall’Onaf sui formaggi della Granda. In giuria i Maestri Assaggiatori di tutta Italia, con esclusione dei cuneesi per fugare ogni ombra di conflitto d’interesse.

In Francia, nel Médoc Bordolese, non hanno molta fiducia in lui, però è quasi sempre “invitato” a far parte del blend. In Italia, invece lo si sta riscoprendo e a ragione. Quatto quatto si è infilato in qualche vino Doc e Igt, e qualcuno lo vinifica addirittura in purezza Si chiama Petit Verdot, ed è un’uva che sta dando buoni risultati lungola Penisola, in qualche caso straordinari Semiestinto, torna lentamente in auge Vitigno storico del Bordolese, coltivato solo nel Médoc, oggi lo si ritrova anche nella zona delle Graves. Matura tardivamente, ma, una volta vinificato, apporta al vino colore intenso, ricchezza di tannini e potenza aromatica. L’uva è coltivata in poche centinaia di ettari e figura ancora come componente minore nei cosiddetti Grandruclassé del Médoc. Vitigno difficile, nel Bordolese maturava bene solo una o due volte per decennio, e quindi era ormai in via d’abbandono, ma con il riscaldamento climatico degli ultimi anni è in corso un moderato ritorno al reimpianto. Certo, ha bisogno di molte cure e attenzioni:dovrebbe avere la testa al sole e i piedi all’umido, come dicono nel Bordolese. Struttura forte in tannini (da ammorbidire ovviamente con le botti piccole, le barrique), colore rosso profondo, bei profumi di mirtilli, violetta, caffè,

Un regalo piacevolissimo il Churchill’s white Port di Jhon Graham, che mi ha consentito  viaggio ideale nella enologia portoghese Che i Porti della Valle del Douro fossero famosi ovviamente lo sapevo, ma la storia di questo porto e di colui che ha dato un’impronta assolutamente unica tra i vini bianchi di questa magnifica valle, mi era sconosciuta. In pochi altri posti al mondo il vino ha avuto un impatto tanto importante sulla storia, la cultura il paesaggio e gli abitanti come nella regione del Douro, diventata famosa a partire dal 1693, quando le pesanti tasse del Re Guglielmo imposte sui vini Francesi , costrinsero i commercianti inglesi a reperire vino a prezzi competitivi, trovando nel Portogallo, buon vicino di casa e  meglio ancora, paese ottimo fornitore di vini. Inizia la fortuna del Porto (il nome proviene dal luogo-porto dal quale veniva imbarcato  dagli Inglesi). Costoro impararono presto a  sostituire il loro amatissimo claret e ad apprezzare il gusto del Porto, vino rosso i cui  vitigni autoctoni millenari hanno nomi famosi quali il  Touriga Nationa, Touriga Francesca, Bastardo, Tramparillo, Moscatel, Malvasia Fina, Còdega, Gouvelo, Rabigato e Viosinho. Nascono i vini fortificati, per l’esigenza all’epoca delle grandi navigazioni oceaniche, a che i vini messi in

Secondo autorevoli previsioni, la Cina tra due decenni diventerà il primo produttore mondiale di vino Di fatto è giunta al secondo posto per superficie vitata (oltre 840.00 ettari). D’altronde i tassi di crescita del colosso asiatico in tutti i campi - pur con molte contraddizioni - sembrano inarrestabili tanto che molte organizzazioni professionali e associazioni imprenditoriali aprono uffici e succursali per confrontarsi con un mercato dinamico e quanto mai ricco di nuove opportunità. Anche per questi motivi la Cina ospiterà la venticinquesima edizione del prestigioso “Concours Mondiale de Bruxelles” che si svolgerà nel distretto di Haidian (Pechino) dal 10 al 13 maggio 2018. I risultati verranno resi noti il 25 maggio.  Le iscrizioni sono aperte sino all’1 marzo. Penso sia utile al lettore conoscere - seppur a grandi linee - i meccanismi e le norme che regolano il concorso tutte improntate alla massima professionalità, rigore, trasparenza, sicurezza e ripetibilità nei risultati raggiunti. Sono oltre 320 i giudici internazionali, in rappresentanza di 54 nazionalità che formano le commissioni giudicatrici .Ogni commissione è formata da cinque membri di paesi diversi. Tra gli assaggiatori enologi, sommelier, buyer, ricercatori, professori universitari, in sostanza i tecnici del mondo della vite e del vino. Da molti filmati presenti su

È appena iniziato il 2018 e tante sono le aspettative per il nuovo anno. Vediamo, grazie alle previsione dell’astrologo Massimo Giannone cosa ci riserva il futuro Per ogni segno zodiacale, secondo le caratteristiche del segno e delle previsioni dell’esperto sono stati consigliati i vini “propiziatori di buon auspicio”. La sintesi per molti segni nel 2018, può essere raccolta in una frase dello scrittore statunitense Theodor Seus Geise: “L’Amore è quando non riesci a dormire perché finalmente la  realtà è migliore dei tuoi sogni”. La Classifica Al 12’ posto, SAGITTARIO. Finalmente Saturno abbandona il segno. Nel lavoro sarà un anno all’insegna delle nuove avventure. Marte transita nel Vs segno nel mese di Febbraio e vi darà una grande energia sino a metà Marzo, bisogna approfittare di questa fase per fare operazioni finanziarie, firmare contratti e operare cambiamenti in ambito professionale. In amore l’uscita di Saturno suggerisce serenità di coppia, e si vivranno avventure entusiasmanti. I single saranno fortunati ad Aprile. Gli ASTRI CONSIGLIANO: Ratafià Abruzzese. Liquore a base di Montepulciano s’Abruzzo e amarene che veniva consumato in epoca medioevale per celebrare la ratificazione di un patto (da qui il nome che deriva dal latino” Una rata fiat”), per un anno che si prospetta ricco di

Quando è uscita la notizia questa ha fatto molto scalpore: solo recentemente alla pubblicazione dello studio su International Journal of Epidemiology  è stato possibile chiarire tutti gli elementi dello studio Molisani effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico IRCCS Neuromed di Pozzilli in Molise,  su una popolazione di 18mila persone adulte reclutate nello studio.