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Rubrica di Emanuela Medi
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Febbraio 2018

Nell’epoca della plastica, torna in auge uno dei materiali più antichi mai realizzati dall’uomo: il vetro. Esso è associato a valori come l’ecologia e la sicurezza per la salute. Probabilmente, anche per questo motivo, il vino in Italia, soprattutto se di un certo tipo, è sinonimo di vetro: conservarlo in altri materiali non è considerato un bene secondo il 41% degli Italiani. È quanto emerge da una ricerca ad opera del Censis realizzata per conto di Assovetro. Ben il 65% degli Italiani preferisce il vetro quando si tratta di sicurezza per il cibo, il 72% per le bevande, mentre il 51% ritiene che sia più sicuro per evitare contaminazioni negli alimenti. Secondo recenti stime, entro il 2018 il vetro raggiungerà il parametro del 75% di riciclo, un aspetto che lo rende uno dei materiali maggiormente sostenibili attualmente in circolazione. Tutto ciò sta contribuendo fortemente all’incremento della produzione di vetro in Italia,+1,8% tra gennaio ed ottobre 2017 rispetto allo stesso periodo nel 2016. Claudio Chiricolo

 I cannoli siciliani dovrebbero diventare patrimonio Unesco, (secondo noi!) tanto sono conosciuti, apprezzati e.. gustati. Con granella di pistacchio o senza, scorzette di arancio, pezzetti di cioccolato: a ognuno il suo  a seconda dell’estro del pasticciere. Ma la farcia no, quella deve essere sublime, unica e persistente nel ricordo e nel gusto. Lo ha capito Stefano Massimino  catanese, che acquisita la ricetta da una nobile famiglia  di Palermo e con spirito imprenditoriale, ne fa il punto di forza di una linea  AMMU (rete di imprese siciliane, 14 su 400 selezionate)  che conquista EXPO 2015. Il successo è immediato: 130mila cannoli preparati al momento, ovviamente molto graditi e migliore azienda per la produzione proprio del cannolo siciliano! Il desiderio di far conoscere la cultura gastronomica siciliana si concretizza subito con tre due punti vendita a Milano e ora da pochi giorni a Roma in Viale Libia, 144.   La mission di AMMU, dichiara Stefano, è quello di far conoscere la storia della sua terra anche a Roma, dopo Milano. Pochi ingredienti, genuini, senza conservanti e preparati con amore, mixando tradizione e modernità, sono ciò che contraddistingue l’azienda di Catania. Tutti i Cannoli sono creati quotidianamente da un laboratorio artigianale a Catania, e farciti poi al momento

Domani domenica 11 febbraio il tiramisù più lungo del mondo, il dolce italiano più rappresentativo e conosciuto  all'estero porterà a casa il Guinness World Official Attempt che si svolgerà presso il Tiare Shopping di Villesse (GO). Affilano le armi, meglio i gomiti, i cuochi dell’Etica del Gusto, un gruppo di artigiani friulani cui spetta il compito di assemblare 30 mila savoiardi, 300 litri di caffè, 300 chilogrammi di uova rigorosamente biologiche usate non a crudo, per una lunghezza , meglio delizia di 150 metri! La manifestazione è organizzata da Mirko Ricci, già detentore di due record mondiali: il tiramisù da 315 kg di Gemona  e il profiterole da 150 kg, record ancora imbattuti.  Claudio Chiricolo

Eleganza è la parola chiave quando si parla di Nobile di Montepulciano, poiché Nobile questo vino lo è sia di nome che di fatto. Potrà alle volte risultare meno potente e meno profondo dei cugini Brunello e Chianti Classico, ma non pecca mai in termini di grazia ed equilibrio Il suo segreto risiede nei terreni prospicienti l'incantevole borgo rinascimentale, dove ai tipici suoli argillosi si alternano spessi strati sabbiosi. Chi ha calpestato vigne importanti, come ad esempio il Cru Cannubi di Barolo, capirà facilmente che questa caratteristica, comune a tanti territori eletti della viticoltura mondiale, s i traduce nel calice in eleganza e flessuosità. Ed è proprio tra argilla e sabbia che Bindella gioca la sua partita. I terreni sabbiosi conferiscono ai vini aziendali snellezza e ricchezza di frutto, mentre quelli argillosi danno vita a sapori più robusti e profondi. Da un'accurata selezione di uve dagli uni e dagli altri nascono vini nobili fragranti e dinamici, capaci di garantire una particolare bevibilità senza discostarsi troppo dalla tradizione. Bindella è nata nel 1984 dalla volontà di Rudi Bindella - imprenditore italo-svizzero a capo di un impero nel settore della ristorazione - di riallacciare i legami con la natia Toscana tramite l'acquisizione di una tenuta di

Una volta tanto iniziamo dalle conclusioni: l’essere uomo/donna e alcuni tratti della personalità condizionano la scelta dei cibi piccanti Strano? Non proprio: studi, meglio  il progetto Italian Taste (ne parleremo  fra poco), ha dimostrato che le persone che percepiscono in maniera più forte il piccante lo preferiscono di meno. Percezione e gradimento non “viaggiano” in parallelo ma sono fortemente  influenzati dai tratti della personalità. Per esempio, i maschi  più sensibili alla gratificazione apprezzano maggiormente il peperoncino. Mentre sappiamo che la neofobia, ovvero  la paura di un cibo che non conosciamo condiziona il piacere dello stesso (può non piacerci) e quindi svolge una barriera al consumo dei cibi piccanti. Questo sia per gli uomini che per le donne ma mentre le persone più neofobiche quindi più sensibili al disgusto percepiscono maggiormente l’intensità del piccante e ne traggono minore gradimento, riguardo la sensibilità alla gratificazione l’effetto è stato osservato solo sul gradimento ma non sulla percezione. “Questo ci lascia pensare - osserva Sara Spinelli dell’Università di Firenze - che potrebbero esserci dei tratti della personalità collegati a come sentiamo e dei tratti legati al significato che determinati stimoli hanno suscitato nella persona”. E parliamo di Italian Taste: un progetto di ricerca della Società Italiana di Scienze