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Rubrica di Emanuela Medi
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Cultura

Viviamo in una società dell’apparire, che talvolta sembra più importante dell’essere: apparire popolari, apprezzati, riconosciuti, popolari, per essere visibili, accettati, meno soli. Una tendenza al mostrarsi narcisistico cui hanno contribuito anche la Rete e i social network, per cui ognuno di noi si trasforma in un personaggio. Questo diffuso atteggiamento edonistico è servito da spunto per la scelta del tema antitetico, “svanire”, che il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha affrontato sull’Almanacco della Scienza on line e di cui fa parte questo articolo.

La parola “Vendemmia” ha origine dal latino: vinum demere, raccogliere il vino, e comprendeva in origine non solo la raccolta dell’uva come oggi più propriamente si intende, ma si estendeva, di fatto, anche a tutte le fasi successive (pigiatura, fermentazione, travaso, imbottigliamento) che portavano il nettare di Bacco sulle tavole di osterie o case private, per la gioia, come una plurisecolare e potremmo dire millenaria letteratura testimonia, non solo di bevitori e gaudenti, ma soprattutto di semplici, entusiasti consumatori.

Per quanto riguarda i cibi, se i più ricchi, fino a ben oltre il basso medioevo, godevano di pietanze via via più raffinate, ma sempre a base soprattutto di carni rare e pesci prelibati, e naturalmente pure andare a caccia o allevare i colombi fu per molto tempo un privilegio ambito, gli schiavi, sia ai tempi più antichi quando ancora erano chiamati “servi”, sia successivamente quando furono designati “schiavi”, dovevano generalmente contentarsi del pane più scadente, delle ulive cadute dagli alberi e di un vino imbevibile.

A Deer Isle, un’isola sulla costa del Maine, di fronte all’Oceano Atlantico, c’è la Haystack Mountain School of Craft, una scuola fondata nel 1950 da un gruppo di artisti e artigiani. Il campus con i 34 edifici che lo compongono è stato progettato dall'architetto Edward Larrabee Barnes su Stinson's Neck, un promontorio che si estende a Sud-Est dell'isola, e tutti gli edifici sono stati disegnati per adattarsi all’ambiente offrendo una vista sul paesaggio di bosco e mare circostante.

Nuovi studi documentano che nell’Italia meridionale popolata nell’entroterra si era costituita una civiltà. fondata sulla viticoltura con tante varietà sviluppatesi nel II millennio a.C. È questa solo una delle ultime scoperte pervenuteci dalla Basilicata che smentiscono le origini orientali e confermano l’origine della presenza della vite in Italia e sulla storia della viticoltura, come riportato nel volume dell’Istituto Geografico Militare “Fra le montagne di Enotria.