Che acqua beve la vite? Scienziati nei vigneti per seguire i percorsi dell’acqua
L’uso efficiente della risorsa idrica è alla base della produzione vitivinicola di qualità. Con il progetto ACQUAVITIS finanziato dalla Comunità Europea attraverso il programma interregionale Italia Solvenia , un team di ricercatori ed esperti studierà lo stato e le possibili strategie di miglioramento dell’irrigazione dei vigneti a partire da tre aree vocate alla produzione vinicola ma con contesti geomorfologici e climatici diversi: il Carso, l’area isontina del Collio e la Valle del Vipacco in Slovenia. “Uno degli obiettivi della ricerca - spiega Barbara Stenni, professoressa di Geochimica e coordinatrice del team dell’Università Ca’ Foscari Venezia - è la valutazione dello stato idrico dei vigneti e la stima della quantità d'acqua accessibile alle viti. Analizzeremo la composizione a livello molecolare dell’acqua estratta dalla linfa dalle viti e da altre matrici ambientali per valutare l’origine dell’acqua assorbita dalle piante e stimare la profondità a cui attingono le radici” . “L'acqua subisce molteplici processi fisici durante tutte le fasi del ciclo idrologico - spiega Mauro Masiol, ricercatore di Geochimica e membro del team che si occuperà delle analisi – Questi processi portano al frazionamento delle molecole dell’acqua che saranno utilizzati come traccianti per ricostruirne l'origine e per identificare le aree di ricarica di bacini idrografici,