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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cosa beviamo questa estate? Vino Rosè!

Quest’anno in passerella sono sfilati i colori pastello e complice Megan Markle che ha adottato uno stile sobrio ma raffinato, il colore rosa è diventato il più popolare e mondano. Anche i vini hanno seguito questa tendenza e il “rosè” conquista! Quindi né rosso né bianco. Rosè.

Complice la moda e una testimonial d’eccezione i vini rosati stanno vivendo un boom delle vendite,. Negli Stati Uniti quelli dei rosati è stata la categoria di vini più attrattiva e questo trend vale anche per il nostro Paese per la Francai e per la Germania. Un’evoluzione del giusto? Sembrerebbe di sì. Perché se con il vino rosso si identifica più il sesso forte e il gentil sesso sceglie i bianchi frizzanti, i rosati mettono d’accordo entrambi. E’ dunque un vino trasversale capace di adeguarsi a cene elaborate come al contrario a pasti rapidi o aperitivi.

Recenti studi scientifici hanno dimostrato anche che l’assunzione di resveratolo, preziosa sostanza antiossidante contenuta in maniera significativa nei vini rosè previene l’’insorgenza di malattie neurodegenerative come la demenza senile o l’Alzheimer.“Abbiamo sempre investito sui rosati. Sono vini per noi essenziali che fanno parte della nostra memoria ancestrale, come produttori ma anche come consumatori – ha commentato Paolo Librandi della Cantina Librandi a Cirò Marina in Calabria – Abbiamo cominciato sin dagli anni Cinquanta e in tutti questi anni abbiamo cercato di perfezionare sempre più la nostra produzione.” I rosati – che vantano un’antica tradizione in Calabria e che oggi risultano tra i vini maggiormente venduti nella regione – stanno registrando una marcata crescita negli ultimi anni spiegano gli enologi e in particolar modo in estate, grazie alla loro freschezza e alla versatilità di abbinamento. Le enoteche italiane riportano negli ultimi tre anni un aumento fino al 20% a conferma di un rinnovato interesse e di un cambiamento di tendenza verso questa tipologia di vini, rivalutati e riscoperti ogni anno di più.

Ma a credere nei rosè sono anche i “cugini d’oltrealpe”- La Maison J.H. Quenardel – storica cantina di champagne a conduzione familiare che sorge sulle colline di Ludes – promuove, per l’estate 2018,  il suo Blason Rouge Rosé Brut, un vino leggero e fresco prodotto da uve Chardonnay (50%), Pinot Nero Premier Cru (40%) e Pinot Meunier Premier Cru (10%). Questo Rosè si presenta con un bouquet piacevole e avvolgente: i profumi di frutti rossi raccontano un vino equilibrato, morbido e fresco allo stesso tempo, caratterizzato da una finale nota minerale , da un retrogusto sapido e una sfumata nota di lampone e di ciliegia matura. Un vino che racchiude l’altissima qualità che contraddistingue tutti gli champagne della Maison francese: una cantina che fa della viticoltura artigianale il suo biglietto da visita, ponendo un’estrema attenzione alla vigna e lavorando nel pieno rispetto del territorio.

Monica Assanta giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.