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Rubrica di Emanuela Medi

Curiosità: COME TOGLIERE UN TAPPO ROTTO

Quando si stappa una bottiglia può succedere che il tappo si rompa, in genere accade perché la punta del cavatappi non è stata inserita correttamente oppure perché non è arrivata fino al fondo del turacciolo. Talvolta è invece colpa di un tappo troppo vecchio e asciutto: per i professionisti muniti di attrezzi speciali non è un problema ma per un “semplice” amante del vino può essere un disastro in special modo se desiderava assaporare un vino pregiato.
Per chi ama il vino rompere un tappo è una mezza tragedia: nel tentativo di estrarlo dal collo del contenitore si ricorre generalmente a un ferro da calza o alle forbici ottenendo, nella maggior parte dei casi, di sbriciolare il sughero facendolo cadere nel vino che diventa il più delle volte imbevibile. Ma non è detto che l’incidente debba sempre finire in disastro: esistono diverse tecniche per estrarre un tappo rotto dalla bottiglia.
La prima cosa da fare è cercare di togliere la parte rimasta nella bottiglia avendo cura di non romperla ulteriormente meglio evitando di utilizzare cavatappi con il succhiello.
Si può invece usare il cavatappi a lame, soprattutto nel caso di turaccioli molto bagnati di vino oppure vecchi e fragili. Se non lo si ha a portata di mano si può sempre ricorrere a metodi che generalmente richiedono una certa abilità e una discreta dose di pazienza. Chi non riesce nell’impresa e si trova con un tappo sbriciolato nel vino deve almeno sapere come eliminare i pezzetti di sughero dalla bottiglia: è sufficiente versarne una piccola quantità nel lavello o in un bicchiere. Di solito le impurità che galleggiano in superficie vengono via con le prime gocce e il vino che rimane in bottiglia è perfettamente pulito.
Secondo tentativo: se il tappo si è spezzato nella parte superiore ed è bloccato nel collo della bottiglia si può riprovare con il cavatappi ma delicatamente
Rischioso: se il tappo è bloccato nella parte bassa del collo della bottiglia,utilizzando il cavatappi con il succhiello si rischia di farlo cadere nel vino.
Sicuro: il cavatappi a lame è lo strumento più sicuro per estrarre il tappo rotto. Si inseriscono le lame tra il tappo e il collo della bottiglia…
...quindi si tira l’impugnatura girando. Talvolta non funziona al primo colpo ma è sufficiente riprovare.
Emergenza: in casi estremi si spinge il turacciolo rotto con un cucchiaino, se la bottiglia è piena bisogna fare attenzione a non schizzare fuori il vino.
Mescere: se nel vino sono rimasti pezzetti di sughero è meglio mescerlo in una brocca o in un decanter, il cucchiaino aiuta a bloccare il tappo così che non ostruisca il collo della bottiglia. Si può usare anche della garza fermata sulla brocca o il decanter nel caso si voglia essere certi che non entrino pezzi di tappo nel vino che si versa.
(Articolo tratto da VinoVini)
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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.