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Rubrica di Emanuela Medi
 

Enogastronomia: A tavola con i porcini e i tartufi, parlando inglese, meglio gallese.

E’ vero ci siamo un poco innamorati della Valceno e dei suoi prodotti, e allora quale posto migliore se non un ristorante per gustarli nella loro ricchezza di sapori e odori?  IL Ristorante “Le due spade” collocato nella parte più antica di Bardi – antichissimo borgo della Valceno – e precisamente nella Piazza del Grano  in ricordo degli antichi granai del Castello, ha un odore e un carattere inconfondibile: i porcini e il tartufo della zona e la parlata inglese, meglio gallese. Ce lo spiega Massimo Berzolla, proprietario del locale, cuoco autodidatta nato a New York  con lunghissimo soggiorno in Inghilterra e ora a Bardi.
“ A partire della metà dell’Ottocento – dice-  inizia l’epopea della emigrazione, la Valceno non è da meno: in molti si trasferiscono in America e in Inghilterra, precisamente nel Galles. Io nasco a New York da madre la cui famiglia era emigrata nel Galles e da padre con genitori praticamente americani. Moltissimi dei figli, nipoti, pronipoti tornano a Bardi e non solo d’estate, costituendo una colonia in gran parte inglese e ovviamente parlano inglese, meglio gallese.”
Il menu  cede il posto d’onore ai tartufi della zona bianchi e neri e ai porcini. I secondi non sono da meno:  sublimi  i funghi porcini fritti. Ma la tradizione antica resiste con un  piatto storico: i crucetti o crusetti.
Non si conosce bene l’origine di questo piatto che rientra nella tradizione culinaria della Liguria e della Lunigiana piuttosto che di quella della Pianura Padana. La sua caratteristica risiede nello stampo su cui ogni famiglia di Bardi incideva e ancora incide il  nome.

La ricetta? Sfoglia tirata non troppo sottile su cui, con l’apposito stampo- si ricavano I dischetti di pasta che riportano -impresso dallo stampo- il nome indicato. Nella tradizione Bardigiana, i crusetti si condiscono con il ragù stracotto, in Liguria con il pesto, nel Bedonise con ragù di lepre. Al ristorante “Le due spade” non potevano mancare i bei vini locali dai vini locali quali la Barbera rosso, il Gutturno rosso frizzante da vitigno autoctono dei colli Piacentini e il Lambrusco Parmense.
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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.