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Rubrica di Emanuela Medi
 

I grandi formaggi del mondo: “Cheese”. La  manifestazione  di Slow Food fa ancora parlare di se

Lo riproponiamo perché l’evento  di settembre patrocinato  da Slow Food Italia  con  la partecipazione di “Triple A” ha avuto grande successo.” Triple A” è un  movimento che riunisce alcuni dei più importanti viticoltori biodinamici italiani. In occasione della manifestazione, Slow Food ha pubblicato un articolo sugli otto formaggi più “inusuali” che si potevano  assaggiare. Noi di VinoSano abbiamo provato ad accostarli ad alcuni vini “Triple A”.

Saudade de Cuco

Vastedda del Belice

Cominciamo con due formaggi freschi e molli, per i quali occorre un vino fresco, snello ma di buona alcolicità, come il Bourgogne Chardonnay di Pierre Morey, classico nel suo connubio di morbidezza e dinamismo, o come il vivace Trebbiolo di La Stoppa, blend di Barbera e Bonarda proposto sia in versione “ferma” che “frizzante”.

Marenica

Questo formaggio slovacco è sempre fresco, ma più complesso e saporito, specie se proposto nella versione affumicata. Quelli di Slow Food hanno provato  ad abbinarlo con le birre slovacche in un apposito seminario. Noi invece, proponiamo l’abbinamento con un vino della Loira: il Vouvray “Clos du Bourg” Sec del celebre Domaine Huet, che, data la sua morbidezza e le sue caratteristiche note fumè, ci sembra l’abbinamento ideale.

Cheddar

Per trovare l’abbinamento perfetto con questo particolare Cheddar dalla “crosta ricca di muffa”, occorrono numerosi tentativi empirici. Noi non possiamo far altro che suggerire due grandi Barbere morbide e strutturate: la Mounbè di Cascina degli Ulivi e la Barbera del Monferrato Superiore di Brezza.

Rogue River Blue

Toma del Brusc

Verde di Tcherni Vit

Sono i formaggi più saporiti della batteria. Per bilanciarne l’intensità, occorrono vini caratterizzati da un pronunciato residuo zuccherino. Perchè non provare, allora, un ottimo passito da Malvasia di Candia come il Vigna del Volta di La  Stoppa, piuttosto che il raro e ricercato Sciacchetrà di Possa, proveniente dai terrazzamenti delle Cinque Terre?

L’abbinamento “orange”

Per concludere, menzioniamo un’altra possibile variante: quella dei cosiddetti “orange wines”. Sono molti, difatti, i vini “arancioni” certificati “Triple A”. Molto interessante potrebbe essere l’abbinamento tra i formaggi e questi vini a metà tra bianco e rosso. Consigliamo, pertanto, di sperimentarli tutti, fiduciosi del fatto che non rimarrete delusi…

Raffaele Mosca, sommelier

 

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