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Rubrica di Emanuela Medi

Le aziende si raccontano:

Casa Berucci-Massimi: La quarta generazione e l’arte agricola di Catone e Virgilio
  


Non è sicuramente l’unica famiglia nel vastissimo panorama vinicolo italiano, a vantare antiche origini ma certamente tra le poche, pochissime ad avere una discendenza che risale a Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore quindi depositaria dell’arte agricola di Catone e Virgilio. Le aziende si raccontano anche e soprattutto in una generazione che continua a produrre magnifiche bottiglie di cesanese. Ma iniziamo dalla storica Casa Massimi collocata nel rione Santa Lucia a Piglio, borgo medioevale importante polo turistico del Frusinate. Tra le mura bruciate più volte dalla guerra, appare una bellissima monofora di pietra, fa mostra di se l’antico montano (frantoio), i granai, l’orto, ”le carte di Francia” con la storia di Telemaco, la ricca collezione di testi e libri antichi: un vero e proprio archivio per le storie di tutti i giorni , la grande sala da pranzo  oltre alle famose stanze con parati del Settecento. Non c’è muro che non sia tappezzato di fotografie e ricordi, non c’è angolo in cui una sedia, un tavolo, una lampada non testimoniano i momenti, i gesti, le abitudini  delle tante persone che nei secoli hanno abitato e amato questo palazzo. Il bellissimo e recente restauro che ha interessato alcune sale non possono nascondere le tinture di alcune pareti scolorite, i pavimenti consumati, le strette strettissime scale che collegano ben nove piani! E tanto altro.. ma in questi affettuosi segni del tempo che passa si racchiude il segreto e la  cultura che i Berucci testimoniano e hanno voluto tramandare. Tenace custode e imperterrito parlatore Manfredi Berucci, magnifico e commovente quando illustra le rarità del Casato ma soprattutto quando da poeta-contadino illustra le specialità culinarie della casa:  il timballo di re Manfredi, il pollo al melograno, l’arrosto di capocollo affogato nel vino rosso una ricetta che risale a prima della scoperta dell’America. Ci è piaciuto il Piglio  con il convento e la Chiesa di san Lorenzo, la Rocca Medioevale del castello Orsini, ma soprattutto ci è piaciuta la quarta generazione: Francesco, Flavia, Paola e Maria Ernesta,  anima intraprendente e scattante del gruppo che con i suoi appuntamenti di cultura e musica ha rivitalizzato momenti conviviali dei fine settimana. 26 ettari, 20mila bottiglie del famoso cesanese.

Le aziende si raccontano, in questo caso abbiamo voluto raccontare quando la cultura del vino è veramente cultura!
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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.