L’Oms e l’Onu hanno dichiarato guerra al diabete, al cancro e alle malattie cardiovascolari: i morti per queste malattie non trasmissibili dovranno diminuire di un terzo entro il 2030 e l’obiettivo dovrà essere raggiunto anche riducendo nella dieta l’apporto di grassi saturi, sale, zuccheri e alcol. Bollino nero e l’Olio di Oliva? Il “ made in taly” porta bandiera della dieta mediterranea da sempre considerata la più completa e sana per una corretta alimentazione, è a dir poco, perplessa.
Cosa dice l’OMS
Tutto nasce da un report del giugno scorso, ‘Time To Deliver’, in cui l’Oms presenta una serie di possibili raccomandazioni ai Paesi per ridurre l’impatto negativo dei cibi ricchi di sale, zuccheri e grassi saturi e migliorarne la regolamentazione. Non viene specificamente menzionata una maggiore tassazione come già avviene per alcol e tabacchi e come era accaduto con una precedente proposta riguardo alle bibite dolci e gassate, ma l’intenzione ci sarebbe. Il tema verrà affrontato il prossimo 27 settembre all’Onu a New York, in occasione della terza riunione convocata per valutare i progressi compiuti nella lotta alle malattie non trasmissibili.
Cosa dice la comunità scientifica italiana
“E’ un gravissimo errore tecnico- dice Giovanni Scapagnini direttore del Comitato Promotore ExpoSalus and Nutrition- l’idea di tassare prodotti della dieta mediterranea come l’olio di oliva oltretutto definito dall’UNESCO, prodotto intangibile, quando centinaia di studi scientifici hanno dimostrato che è proprio la dieta mediterranea in grado di ridurre le malattie cardiovascolari e aterosclerotiche. Lo dimostra- dice ancora il Prof Scapagnini- lo studio PREDIMED effettuato su 7mila persone , in cui vi è la netta verifica come Italiani, Spagnoli e Greci abbiano le migliori condizioni di salute. Se dovessi proporre una dieta prediligerei certamente i cereali, il pese, i legumi, la frutta e verdura fresca condita con olio di oliva”.
E i produttori?
L’industria alimentare italiana protesta e evidenzia, per voce dell’Assica, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, che “non esistono cibi buoni e cattivi quando viene incentivato un regime alimentare moderato e variegato, come del resto indica la stessa Dieta mediterranea”. In un twet il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia lamenta il rischio di avvisi di pericolo sulle confezioni su produzioni italiane: “Parmigiano, Prosciutto, pizza e olio nuocciono gravemente alla salute, come una sigaretta. OMS e ONU dichiarano guerra al diabete e alle malattie cardiovascolari con attacco strumentale e inaccettabile” Battaglia annunciata anche dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio che si chiede come Coca Cola e altri prodotti light facciano bene al contrario del Parmigiano
L’Oms precisa: nessun prodotto condannato
L’Oms frena gli allarmismi: “Le notizie di bollini neri su questo o quell’ alimento non sono corrette”, ha affermato Francesco Branca, direttore del dipartimento di nutrizione dell’Oms per la salute e lo sviluppo, reagendo a notizie di stampa. “L’Oms non criminalizza determinati cibi ma raccomanda politiche che promuovano un consumo parsimonioso degli alimenti che hanno alti contenuti di sodio, zuccheri o grassi saturi” “ Per questo motivo- precisa Branca- l’Oms chiede ai Governi di sviluppare politiche per un’adeguata informazione, a partire dalle scuole ma anche sul consumatore attraverso un’etichettatura dei prodotti che forniscano chiare informazioni sul loro contenuo”
Emanuela Medi, giornalista