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Rubrica di Emanuela Medi

News: IL VINO BIOLOGICO È USCITO DALLA NICCHIA

IN EUROPA È SCELTO DAL 34,9% DEI WINE LOVER, CONQUISTANDO SEMPRE DI PIÙ GIOVANI E DONNE. A DIRLO IL SONDAGGIO DI SUDVINBIO, CHE TORNA CON IL SALONE MILLÉSIME BIO, A MONTPELLIER, DAL 25 AL 27 GENNAIO


Il vino biologico è uscito dalla nicchia, ed ormai veicola i consumi della Vecchia Europa, dove il 34,9% dei wine lover ha già bevuto almeno una volta una bottiglia di vino bio, una scelta sempre più popolare tra i più giovani e tra il pubblico femminile, come emerge dal sondaggio di Sudvinbio, l’associazione nata dai produttori bio della Languedoc-Roussillon nel 1991, ed oggi in prima fila nella promozione a livello europeo con il salone Millésime Bio (di scena a Montpellier dal 25 al 27 gennaio, www.millesime-bio.com).
A livello europeo, emerge un dato interessante dal sondaggio Sudvinbio: il Paese in cui il vino è più popolare non è la Francia, come si potrebbe facilmente ipotizzare, ma la Svezia, dove il 72,5% della popolazione beve ed apprezza il vino, mentre in Uk la percentuale è del 71% ed in Francia del 69,5%. I francesi, invece, sono i più attenti alla tracciabilità di ciò che mangiano e bevono, preoccupazione che accomuna l’87,1% dei cittadini d’Oltralpe su una media europea del 77,8%. Tornando alla penetrazione sui diversi mercati, il 51,2% degli svedesi consuma vino biologico, contro il 35,8% dei francesi, il 31,5% dei tedeschi ed il 21%degli inglesi, ma le percentuali sono ben diverse se si considerano solo i consumatori abituali, con i vini bio scelti abitualmente dal 40,4% dei francesi, dal 35,1% degli inglesi, dal 26,7% degli svedesi e dal 23% dei tedeschi.
Un altro aspetto interessante è la matrice “femminile” del mercato del vino bio, con le donne responsabili del 50,5% dei consumi totali, in un mercato ancora dominato dai consumi degli uomini: in Francia, ad esempio, le wine lover rappresentano il 44,3% del totale, percentuale che sale al 46,3% se si parla solo di consumi bio, con al top l Regno Unito, dove le donne sono protagoniste del 54,3% dei consumi di vino biologico. Consumo “rosa”, ma anche giovane, con il 23% dei consumatori europei di vini bio sotto i 35 anni, percentuale decisamente superiore a quella dei consumatori di vino abituali. Inoltre, il 59,6% dei bio lover considerano l’ambiente come una priorità, con i picchi di Francia e Svezia, e le eccezioni di Germania e Regno Unito, dove la scelta del vino bio è legata principalmente ad una questione di palato. E non è certo una sorpresa che i consumatori abituali di vini bio siano molto più attenti alle questioni ambientali della media europea, ma anche i più convinti dei benefici di una dieta a base di prodotti biologici, ed ovviamente i più disposti (86,9% la media europea) a pagare di più una bottiglia di vino bio. Quanto di più? In media, 1,20 euro. Un surplus che, in Francia, è il primo ostacolo all’acquisto per chi solitamente non compra vino biologico (indicato dal 34% dei francesi), mentre negli altri Paesi è la mancanza di informazioni a tenere lontani eventuali nuovi bio lover. 



(WineNews)
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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.