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Rubrica di Emanuela Medi
 

Sesso, peso e altezza non influiscono sui tempi di smaltimento dell’alcool

Certo il modo migliore per smaltire l’alcool prima di mettersi a guidare è non bere affatto! Ma molti sono i fai da te: bere grandi quantità di caffè , fidarsi del tempo trascorso dall’ultimo drink, assumere molta acqua, mangiare in abbondanza dopo i bicchieri di troppo, pensare che la donna è più a rischio.. Niente di tutto questo: intanto va sfatato il pregiudizio che genere, peso e altezza influiscano sui tempi sia di assimilazione del’alcool che di smaltimento dello stesso.

Alcuni test effettuati dal Centro di Ricerche TRLTransport  Research Laboratory) inglese hanno dimostrato  la non influenza di queste variabili. In particolare un test effettuato su due donne che andavano a dormire con lo stesso grado alcoolemico, la mattina avevano differenti valori: una il doppio dell’altra! Una indagine effettuata da Direct Line , compagnia di assicurazione anglosassone, su 2mila soggetti ha rilevato che il 77 per cento di questi sostiene che la donna è più a rischio e che basta una nottata di buon sonno per essere a posto. Nulla di tutto ciò è vero!

Ma in troppi vogliono dimenticare la mortalità e la disabilità degli incidenti stradali causati dall’alcool. Sempre TRL ha stimato che entro il 2020 i morti saranno circa 2 milioni e l’OMS indica negli incidenti stradali la prima causa di morte tra i 15-19 anni e la seconda tra i 20-24 anni.  Non ci deve certo consolare l’ultimo rapporto ACI-ISTAT che mostra che tra gli anni 2010-2012 nel nostro paese, vi è stata una diminuzione degli incidenti pari al 29% sia per quanto riguarda la mortalità che il numero dei feriti. Tuttavia sulle nostre strade si verificano ogni giorno 512 incidenti con 10 mori e 725 feriti. Analizzando nel dettaglio  l’indice di mortalità e quello di gravità, questi risultano maggiori nelle giornate del sabato e della domenica, nelle strade extraurbane statali, regionali e provinciali oltreché nei mesi di luglio e agosto mentre agosto e settembre nelle strade urbane. Il picco di incidentalità stradale si verifica tra le 7 e le 8 del mattino e le 18 e le 19 quando sono più frequenti gli spostamenti, mentre la mortalità è tra le 3-6 del mattino.

La distrazione è la prima causa di incidente seguita dalla mancata osservazione della segnaletica e dalla velocità elevata. Certamente l’alcool gioca un ruolo importante  nella incidentalità stradale ma meno dell’alta velocità. La fascia di età a più alta mortalità è tra i 20-24 anni. E’ anche bene sottolineare l’impatto negativo dell’alcol sulle capacità individuali: rallenta il tempo di reazione della coordinazione , della capacità di seguire una traiettoria e di giudicare la velocità,. Anche la vista si offusca con una riduzione del campo visivo, specie se il guidatore è stressato dalla luce dei fari della macchina che sopraggiunge dalla direzione opposta.

Emanuela Medi – giornalista

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