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Rubrica di Emanuela Medi
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Degustazioni di 96 referenze alla spina e oltre 100 in bottiglia, formazione con 3 masterclass di Università della Birra, e consulenza: lunedì 11 settembre, dalle 12.00 alle 21.00, allo Stadio Olimpico di Roma. L’evento è organizzato da Partesa azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., dedica all’universo brassicolo.

Il mondo della  birra è in movimento visto che  Guinness noto produttore irlandese di birra del gruppo Diageo, ha annunciato l’intenzione di introdurre veicoli a emissioni zero a partire da questa estate. L’obiettivo è convertire il 70%  entro la fine del 2025 ed il 100% entro la fine del decennio. «Vogliamo svolgere un ruolo chiave per il trasporto sostenibile nel settore commerciale in Irlanda. Il nostro è un impegno a lungo termine per la nostra gente, i nostri prodotti e il nostro pianeta. non ci accontenteremo mai di perseguire un futuro migliore e più sostenibile per tutti», dichiara Barry O’ Sullivan, Managing Director di Diageo Ireland. L’iniziativa di Guinness rientra nel più ampio piano  di Diageo per la sostenibilità “Society 2030: Spirit of Progress“. L’azienda si impegna a raggiungere le zero emissioni nette di carbonio nelle sue operazioni dirette e una riduzione delle emissioni indirette del 50% entro il 2030. E veniamo a un altro importante birrificio Heineken  che rivende  Hibu ai soci fondatori Tommaso Norsa e Raimondo Cetani. Hibu fu acquisito nel 2017 da Dibevit Improt Srl, società controllata da Heineken Italia dedita all’import di birre speciali la cui chiusura è avvenuta lo scorso 1 gennaio 2022 tramite fusione per incorporazione

E’ in ripresa il mondo della Birra Artigianale Italiana: dopo un calo di produzione dell’8,4% e dei consumi dell’11,4% , i birrifici artigianali che fino al 2020 erano circa 1000  sono in crescita . Dopo più di un anno di stop per la pandemia, tornano gli eventi , dal MicroBo Beer Festival di Bologna al Beer Bubbles di Palermo, ora  anche il concorso per le migliori birre artigianali italiane con il Premio Cerevisia  un evento  che vuole trasmettere un forte segnale di ripresa puntando a sostenere, valorizzare e promuovere il settore brassicolo italiano.  Il premio è stato istituito dal Banab, Banco nazionale di assaggio delle birre, nato il 30 aprile del 2013 per volontà della Camera di commercio di Perugia oggi dell’Umbria, della Regione, del Cerb, Centro di ricerca per l’eccellenza della birra dell’Università degli Studi, del Comune di Deruta e di AssoBirra, associazione dei birrai e dei maltatori. Premio Cerevisia: il Concorso prevede per le birre ottenute da impianti produttivi di proprietà un premio Eccellenza, per la prima birra classificata in assoluto e premi in base all’area geografica (nord, centro, sud e isole). Per le birre invece ottenute da impianti produttivi di proprietà e non, si conferiscono premi per stili da

A fare da apripista l’export  soprattutto in mercati come Germania  + 10% e Usa +32% dove il made in Italy spopola anche per il vino e il cibo con le vendite in forte ripresa nel 2021.  Occhio al Belgio fortissimo produttore di birre che tallona l’Italia da un secondo non molto distante posto. Lo rivelano i dati di un’indagine presentata da Coldiretti in occasione di Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione  che si è svolta in questi giorni a Parma e che ha preso in esame il fenomeno delle birre artigianali .Di queste- rileva l’indagine circa un terzo si ottengono da aziende che trasformano direttamente i prodotti agricoli a dimostrazione che sono sempre di più, infatti, le persone che decidono di scommettere sulla propria passione e aprire un birrificio artigianale. “Si tratta di realtà molto spesso realizzate da giovani con profonde innovazioni che – precisa la Coldiretti – vanno dalla certificazione dell’origine a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole con  una produzione di specialità altamente distintive”. E Le ultime tendenze sulla birra – emerse da un recente studio promosso da Assobirra – dimostrano che il 70% degli intervistati mostra interesse per eventi a tema birra più locali. Ama, inoltre, visitare

Non è facile un tale scivolone per la bevanda  da sempre sinonimo di convivialità e  compagna irrinunciabile di piatti come la pizza ma i meno sono tanti e difficili pr il comparto birraio italiano.   A dirlo sono i dati dell’Annual Report 2020 di AssoBirra: la produzione nazionale di birra si è attestata a 15.829.000 ettolitri, calando dell’8,4% rispetto al 2019 (quando aveva raggiunto i 17.288.000 ettolitri) e i consumi – colpiti dalle restrizioni imposte nel fuori casa – hanno segnato un calo dell’11,4% (18.784.000 ettolitri nei confronti di un 2019 che aveva superato la quota dei 21 milioni di ettolitri). Anche l’export, dopo anni di crescita, subisce un calo – seppur più contenuto – del 4,8% con volumi esportati pari a 3,3 milioni di ettolitri riconfermandosi comunque significativo nei Paesi a forte tradizione birraria, a dimostrazione della qualità della birra italiana. Tra i principali Paesi importatori troviamo ancora in pole position il Regno Unito (47,3%); gli USA (7,3%) e l’Australia (7%). Di contro si segnala un calo dell’import del nel 2020 la produzione nazionale di birra ha visto un calo dell’8,4%, accompagnato da una netta flessione dei consumi pari all’11,4% e da una più contenuta diminuzione dell’export che ha segnato

Cosa fare a Pasquetta? Quest’anno, in mancanza di gite fuori porta e picnic all’aperto, gli italiani troveranno – come sempre fanno – le soluzioni più adatte per trascorrere le festività pasquali come si meritano e in totale sicurezza. Un pranzo in veranda, una tavola imbandita di buon cibo… e cos’altro?  Una birra, un calice di vino o una Weiss artigianale e senza glutine. La birra artigianale, servita proprio durante il pranzo di Pasquetta, ha tradizioni longeve: dalle abbazie belghe, dove venivano preparate birre corpose per sopperire al digiuno imposto dalla Quaresima, l’abitudine è giunta anche in Italia con le doverose rivisitazioni. Il suggerimento sull’abbinamento perfetto per la Pasqua arriva da Claudio Gritti, mastro birraio e fondatore di Gritz, l’unico birrificio in Italia nonché uno dei pochissimi al mondo specializzato nella produzione totalmente senza glutine da processo “gluten removed”. In accompagnamento a piatti di arrosto e cacciagione come l’agnello, tipico di queste giornate, la Weiss può rivelarsi l’ideale, magari affiancata da salse e contorni di verdure assortite. Senza dimenticare il dessert. «Per le festività pasquali proponiamo la Weiss della Barbara» racconta Claudio Gritti «perché ha un sapore equilibrato, che ben si sposa con le tipiche pietanze della nostra tradizione gastronomica. È perfetta per i salati,

Anno record  il 2019 per il mondo della birra   con  un aumento della produzione rispetto al 2018 (+5%) per il terzo anno consecutivo, a cui è seguita una crescita dei consumi interni (+2,6%) e un boom dell’export (+13%). Sono le stime di Assobirra che evidenzia   anche  un aumento dell’occupazione in Italia, con oltre 3.300 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente tra addetti diretti e indiretti per un totale di oltre 144.000 occupati lungo tutta la filiera. Un comparto dunque che genera posti di lavoro in grado di supportare la ripartenza post pandemia  I DATI: Nel 2019, la produzione di birra in Italia è passata da 16.421.000 a 17.247.000 ettolitri, in linea con il trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto la produzione aumentare i volumi del 35% e stabilizzarsi al 9° posto in EuropaÈ record storico, , sui  consumi  interni che  hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% rispetto al 2018, con un  consumo  pro-capite, giunto a quota 34,6 litri (era 33,6 litri nel 2018).  ma il vero  exploit riguarda l’export. Dopo il grande balzo del 2018, anno in cui il valore aveva raggiunto +6,6% sul 2017, i

Anno record  il 2019 per il mondo della birra   con  un aumento della produzione rispetto al 2018 (+5%) per il terzo anno consecutivo, a cui è seguita una crescita dei consumi interni (+2,6%) e un boom dell’export (+13%). Sono le stime di Assobirra che evidenzia   anche  un aumento dell’occupazione in Italia, con oltre 3.300 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente tra addetti diretti e indiretti per un totale di oltre 144.000 occupati lungo tutta la filiera. Un comparto dunque che genera posti di lavoro in grado di supportare la ripartenza post pandemia  I DATI: Nel 2019, la produzione di birra in Italia è passata da 16.421.000 a 17.247.000 ettolitri, in linea con il trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto la produzione aumentare i volumi del 35% e stabilizzarsi al 9° posto in EuropaÈ record storico, , sui  consumi  interni che  hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% rispetto al 2018, con un  consumo  pro-capite, giunto a quota 34,6 litri (era 33,6 litri nel 2018).  ma il vero  exploit riguarda l’export. Dopo il grande balzo del 2018, anno in cui il valore aveva raggiunto +6,6% sul 2017, i