Ciò che è importante in una sana alimentazione è adeguare, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, l'assunzione di cibo alle esigenze del corpo nelle diverse fasce di età: giovani e anziani presentano infatti differenti fabbisogni nutrizionali, che vanno assecondati per avere ricadute positive sullo stato e sul rendimento dell'organismo.
“ Un corpo giovane è differente da un corpo anziano”, dice Marika Dello Russo, nutrizionista dell'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Cnr. “Con l'avanzare dell'età si spendono meno energie, diminuisce la massa magra e, quindi, il fabbisogno calorico: un anziano ha bisogno di circa 500 kilocalorie (kcal) al giorno in meno rispetto a un giovane - pressappoco l'equivalente di un pasto completo. Esistono poi differenze a livello interindividuale: il dispendio energetico giornaliero potrebbe infatti mantenersi alto in un anziano con un buon livello di attività fisica ed essere invece basso in un giovane sedentario”.
Oltre all'apporto energetico, nelle diverse età mutano anche le necessità a livello qualitativo, legate al fabbisogno in nutrienti. “Il fabbisogno di proteine, ad esempio, alto nella fase di crescita, si riduce in età adulta, per poi aumentare nuovamente nell'anziano, che ne ha necessità per sostenere e preservare il più possibile la massa muscolare in declino. Se nel