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Rubrica di Emanuela Medi
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Torna la grande festa di Slow Food dedicata ai formaggi e alla biodiversità Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo, torna a Bra dal 15 al 18 settembre 2023. Organizzata da Slow Food e Città di Bra - da sempre la casa della Chiocciola - con il supporto della Regione Piemonte, l’edizione numero quattordici riunisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati intorno al claim Il sapore dei prati, per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute.

Lo storico volume nato da un'idea di Carlo Petrini sui cru Piemontesi torna in libreria con il sostegno della Banca di Alba. Stessa l'impostazione di anni fa con le mappe dei grandi cru da cui provengono quelli che poi sono diventati vini di pregio internazionale accompagnati dalle storie  di grandi personaggi e dalle etichette.L'Atlante rappresenta  un prezioso tassello della storia di quei luoghi rivissuti dalle testimonianze  di molti anziani. Non poteva mancare il tema dei cambiamenti climatici che Slow Food Editore ha affrontato sentendo il parere dei viticoltori.

Che il biologico stia vivendo un periodo di grande attualità non ci sono dubbi e sarà interessante la giornata all’insegna del biologico che si svolge a Milano sabato 4 febbraio Organizzata da FederBio, con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, Lipu, WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, AssoBio, Altromercato, Coalizione CambiamoAgricoltura, Cambia la Terra e Kyoto Club.

A Terra Madre Salone del Gusto che si è chiusa lunedi 26 con ben 350 mila passaggi e più di 3.000 delegati provenienti da 130 paesi, sono stati tanti i temi affrontati. Su tutti lo slogan di Carlo Petrini per un cibo buono pulito e giusto, perché la vera rivoluzione non è solo ambientale ma sociale nel segno della biodiversità e della difesa del modo di produrre cibo da parte dei paesi piu poveri.’ Una sostenibilità come dice il presidente di Slow Food che deve avere come perso la sostenibilità delle nostre vite a partire dal cibo”.

La negatività che ha contraddistinto il 2020 non è corrisposta a un’annata sfortunata per il vino, anzi: abbiamo avuto la possibilità di assaggiare grandi bottiglie, soprattutto nei bianchi che quest’anno spiccano dal punto di vista organolettico e qualitativo. In generale, è un’edizione ricca di ottime annate, con una sostanziosa crescita del Centro e Sud Italia che si attesta come una solida realtà nel panorama nazionale»  dice Giancarlo Gariglio, curatore della guida insieme a Fabio Giavedoni.  Due delle principali caratteristiche della guida 2022 :innanzitutto, la visita dei collaboratori alle cantine grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori presenti in tutta l’Italia che vanno tra  i filari e nelle cantine delle aziende recensite. A questo si aggiunga il ritorno del riconoscimento più identificativo della guida la Chiocciola ovvero il simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta i valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food.. Ad aggiudicarsela quest’anno sono 218 cantine, tra cui compaiono 23 novità..La regione che conta più chiocciole è il Piemonte, seguono la Toscana e il Veneto. Tra le novità il  QR Code e video per visitare 485 aziende con gli occhi dei collaboratori .Oltre al massimo riconoscimento che è la Chiocciola, vi sono

349: sono i Presìdi Slow Food italiani, il progetto con cui l’associazione della Chiocciola preserva dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi e dolci tradizionali. Certo non finisce qui ma è giusto pubblicarne i risultati presentati con L’Atlante gastronomico dei Presìdi Slow Food, il testo che racconta tutti e 349 i Presìdi attivati sul suolo italiano.  «Quella dei Presìdi Slow Food è un’avventura importante e ben riuscita - ha spiegato il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, nel corso della presentazione organizzata a Cheese 2021, a Bra fino a lunedi  20 settembre -. Negli ultimi cinquant’anni, l'elemento distintivo per quanto riguarda i prodotti alimentari è stato il prezzo: minore il costo, maggiore il successo sul mercato. Con i Presìdi, invece, - sottolinea il presidente di Slow Food-parliamo di valore: la qualità organolettica, le proprietà sulla salute, la tutela del territorio, il rispetto, il lavoro e il sapere di cui sono espressione, la valorizzazione di tutti i soggetti coinvolti lungo la filiera. Corrispondere il giusto compenso a un lavoro così importante è essenziale, perché senza una prospettiva economica per chi lavora la terra non vi può essere futuro». Dal primo Presidio, il cappone di Morozzo nel cuneese, sono

Non  poteva non avere ripercussioni la nuova Pac   dopo mesi di negoziati, il trilogo ha raggiunto il traguardo della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) dell'UE, che resterà in vigore fino al 2027 (entrata in vigore nel 2023). Decisamente contraria la posizione di Slow Food che negli ultimi anni  ha ripetutamente chiesto alle istituzioni europee di "realizzare una riforma, verde ed equa della politica agricola comune", nel quadro della più ampia ambizione per una transizione verso un'Unione europea più verde, in tutti i settori  evidenziando il malcontento per l'attuale PAC e chiedendo un migliore sostegno per i piccoli agricoltori agroecologici.   Il risultato del trilogo, che riflette per lo più la posizione del Consiglio, ha portato a una PAC che favorisce ancora l'agricoltura industriale inquinante e la monocoltura a scapito dell'agro-biodiversità. Esattamente il contrario di ciò che è necessario per affrontare le attuali crisi ambientali e sociali.  I  punti più critici sono rimasti invariati, aprendo la strada ad un altro ciclo di cinque anni di sostegno all'agricoltura industriale attraverso la spesa pubblica (1/3 del bilancio complessivo euro  Questi i principali punti critici: Nessun requisito per far sì che la PAC sia allineata con il Green Deal dell'UE in modo vincolante.Regole obbligatorie deboli per l'ambiente

Sfida comune per un cibo buono pulito e  giusto è il messaggio   politico che ancora una volta a partire dal Congresso Internazionale di Chengdu nel  2017, viene riproposto da Slow Food Italia in occasione del X Congresso che si svolgerà il 3 e 4 luglio a Genova. “L’assise che stiamo per celebrare-  dice Giorgia Canali a nome del Comitato  Esecutivo uscente- sarà forse diversa dai Congressi precedenti, per quello che stiamo vivendo, perché per la prima volta non tutti i delegati saranno in presenza, ma tanti di loro si collegheranno online. Eppure, questo appuntamento avrà in comune con gli altri Congressi l’impegno a far evolvere ulteriormente il percorso politico di Slow Food in Italia . È una sfida che ci richiama a un cambiamento urgente e profondo al tempo stesso, da affrontare insieme, consolidando e coltivando la rete delle attiviste e degli attivisti di Slow Food in Italia». A Genova sono presenti 251 delegati in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia, mentre altri 500 sono in collegamento online per questo appuntamento che consolida le basi politiche dell’associazione .La crisi con cui facciamo i conti oggi è sanitaria, economica, sociale, climatica, alimentare, culturale