Lo studio pubblicato su British Journal Nutrition.
Ma chi sono questi flavonoidi tanto importanti da essere associati a una riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare e per i tumori?
Lo spiega bene uno studio il Nurse’s Health Study II, che ha monitorato con cadenza biennale 93.145 infermiere, di età compresa tra i 25 e 42 anni. Ma andiamo per ordine: protagonisti i flavonoidi, polifenoli vegetali contenuti in frutta, verdura e bevande di derivazione vegetale come il tè e il caffè, che hanno molte importanti funzioni. Infatti una alimentazione ricca di flavonoidi stabilizza una molecola, l’ossido nitrico, che funge da vasodilatatore naturale, riduce la dannosissima aggregazione piastrinica oltre che inattivare quel processo chiamato carcinogenesi ovvero morte cellulare. Bene molti studi hanno dimostrato che il consumo regolare di alimenti ricchi di flavonoidi è associato a una riduzione della mortalità per tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 o per tutte le cause. La conferma nel già citato studio Nurse’s Health Study II che valutando l’associazione tra la frequenza di consumo dei citati alimenti, ha dimostrato, nei 18 anni di monitoraggio quanto segue:
- Rispetto alle non consumatrici di tè e vino rosso, le infermiere che sceglievano queste bevande per più di una volta la settimana, presentavano una più alta riduzione di mortalità per tutte le cause.
- Le donne che mettevano più di frequente nel piatto fragole e mirtilli avevano una maggiore riduzione del rischio di mortalità per tumore rispetto alle non consumatrici.
- Il consumo frequente di peperoni, invece, si associava alla riduzione del rischio di mortalità per cause diverse da quelle oncologiche.