A tavola con i porcini e i tartufi, parlando Inglese, meglio Gallese.
E’ vero ci siamo un poco innamorati della Valceno e dei suoi prodotti, e allora quale posto migliore se non un ristorante per gustarli nella loro ricchezza di sapori e odori?
E’ vero ci siamo un poco innamorati della Valceno e dei suoi prodotti, e allora quale posto migliore se non un ristorante per gustarli nella loro ricchezza di sapori e odori?
Un modo unico al mondo per vivere un luogo unico al mondo è percorrere le pendici dell’Etna, il vulcano più grande d’Europa, a bordo dell’automotrice a scartamento ridotto della Ferrovia Circumetnea che lambisce l’anello inferiore del Parco dell’Etna, patrimonio Unesco.
Mi presento: rosso rubino scarico tendente al granato. Spalla acida, tannini eleganti,setosi, buona mineralità da pietra lavica e grafite. Notevole corredo aromatico fatto di note fruttate e balsamiche, ma anche speziate.
Il Chianti Classico sta avendo un ottimo riscontro sui mercati, gode di ottima salute, con un fatturato “di distretto” che supera i 700 milioni di euro, un valore di imbottigliamento pari a 400 milioni, ed ha appena lanciato sul mercato due ottime annate, la 2016 e la 2015 con la Riserva e la Gran Selezione: quest’ultime hanno impressionato la critica per ariosità degli aromi, complessità e progressione polposa in bocca.
Un vino classico con tutte le caratteristiche della piacevolezza La tipologia e la particolare attenzione nella lavorazione (fermentazione in vasche di acciaio breve macerazione sulle bucce, affinamento in botti di slavonia e successivamente in bottiglia), conferisce a questo vino dal terreno calcareo pietroso, una struttura complessa e equilibrata. Il colore rosso rubino intenso, tende al granato invecchiando. Minerale, sapido con tannini scorrevoli, dalle note di prugna e ciliegia matura, con un tocco di tostato, liquirizia, si abbina con i piatti tipici abruzzesi; carni alla brace e primi piatti robusti. Gradevole la persistenza che non affatica il palato. Pecorino Villa Torri IGT Grande ascesa del pecorino che si conferma vino di grande qualità e aspettative non deluse. Gradazione alcolica 14,00% vol, colore brillante giallo paglierino con riflessi dorati, vinificato in purezza, diraspatura e criomacerazione , pressatura soffice. Fermentazione e affinamento in acciaio e successivamente in bottiglia. Dalle note tecniche passiamo all’esame gusto-olfattivo: fruttato, leggermente agrumato ,ma anche erbaceo( erba tagliata e erbe di campo). Note minerali e sapide( siamo a 14 km dal mare). E’ elegante ed equilibrato con finale molto persistente da abbinarsi oviamente ai piatti di pesce ma anche alle carni bianche. Perfetto per tutte le stagioni, anche come simpatico apertivo! Montepulciano D’Abruzzo
Il 7 febbraio scorso la scuola media di Castiglione Olona (VA) ha fatto da apripista alla 3a edizione del progetto “Il Bere Consapevole” promosso dalla Consulta Nazionale del Vino Italiano. Quest’anno, ad essere formato, sarà anche il pubblico giovanissimo delle scuole medie.
Tra le sponde del Piave e le colline trevigiane, la famiglia Facchin con il suo capostipite Antonio, inizia, nel 1870, la coltivazione di quei terreni, trasmettendo, di padre in figlio, l’ antica passione per la vite ed il vino.
Ma siamo sicuri di conoscere l’origine, la storia di tanti nostri prodotti? Prendiamo il pesto: alla genovese, alla piemontese, anche di altre regioni. Ed è esatto chiamarlo: pesto alla genovese?
“I popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando impararono a coltivare l’olio e la vite.”
Chiamai un medico, che dopo avermi visitato Scrisse sulla ricetta” Monton Rotschild, 95”. Era un vino da prendere un bicchiere al pasto. E aggiunse ” Se non otterrete alcun effetto prendetene un secondo, ed eventualmente un terzo”. Dopo qualche giorno mi sentivo allegro, ringiovanito, pieno di brio e genialità.