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Rubrica di Emanuela Medi
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Gennaio 2018

È appena iniziato il 2018 e tante sono le aspettative per il nuovo anno. Vediamo, grazie alle previsione dell’astrologo Massimo Giannone cosa ci riserva il futuro Per ogni segno zodiacale, secondo le caratteristiche del segno e delle previsioni dell’esperto sono stati consigliati i vini “propiziatori di buon auspicio”. La sintesi per molti segni nel 2018, può essere raccolta in una frase dello scrittore statunitense Theodor Seus Geise: “L’Amore è quando non riesci a dormire perché finalmente la  realtà è migliore dei tuoi sogni”. La Classifica Al 12’ posto, SAGITTARIO. Finalmente Saturno abbandona il segno. Nel lavoro sarà un anno all’insegna delle nuove avventure. Marte transita nel Vs segno nel mese di Febbraio e vi darà una grande energia sino a metà Marzo, bisogna approfittare di questa fase per fare operazioni finanziarie, firmare contratti e operare cambiamenti in ambito professionale. In amore l’uscita di Saturno suggerisce serenità di coppia, e si vivranno avventure entusiasmanti. I single saranno fortunati ad Aprile. Gli ASTRI CONSIGLIANO: Ratafià Abruzzese. Liquore a base di Montepulciano s’Abruzzo e amarene che veniva consumato in epoca medioevale per celebrare la ratificazione di un patto (da qui il nome che deriva dal latino” Una rata fiat”), per un anno che si prospetta ricco di

Quando è uscita la notizia questa ha fatto molto scalpore: solo recentemente alla pubblicazione dello studio su International Journal of Epidemiology  è stato possibile chiarire tutti gli elementi dello studio Molisani effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico IRCCS Neuromed di Pozzilli in Molise,  su una popolazione di 18mila persone adulte reclutate nello studio.

Vinitaly, Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, Londra, Cheese a Bra, Grecia, Bari, tante le tappe, tanti i momenti di successo per l’Istituto del Vermouth di Torino che dal Gennaio prossimo aumenterà il proprio numero di associati. Decisioni importanti saranno prese nel 2018 per la crescita della rinata denominazione “di Torino” a cominciare dal sistema di certificazione e controllo. Tanti i nuovi brand ed aziende in procinto di unirsi all’istituto per arricchire ulteriormente la sua immagine sul mercato Italiano ed Internazionale.

Il 2017 è stato un anno difficile per i vini Italiani. È quanto afferma Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, all’ultimo Consiglio Nazionale UIV per il 2017, che si è tenuto a Roma Sono diversi gli aspetti che giustificano le sue affermazioni: “Le aziende agricole italiane hanno risentito degli effetti dei cambiamenti climatici e della perdita della leadership negli  Stati Uniti. Oltre ciò, nel comparto dell’export perdiamo terreno, a causa di un sistema amministrativo e burocratico che ci toglie qualcosa in termini di competitività.  C’è bisogno del supporto delle istituzioni per creare nuovi impulsi in un settore che è radicato al territorio ma che deve essere proiettato in ambito globale con strategie specifiche”. Altra nota dolente di riguarda il sistema autorizzativo che regola l’aumento delle dimensioni di una azienda agricola. Abbona snocciola dei dati molto interessanti:  la superficie vitata media di una azienda vitivinicola in California è pari da 36 ettari, in Sudafrica a 30, 13,5 in Cile, 30 in Australia, a fronte di soli 1,8 ettari di superficie media in Italia.Urge dunque un cambiamento nella regolamentazione di un aspetto così cruciale per la competitività dei nostri vini nel mondo. Una buona notizia però arriva dal recente accordo di libero scambio commerciale tra Unione