L’Astemia Pentita… meno male che si è pentita
Luigi Gorietti è mancato sabato 18 maggio: nulla lasciava presagire una morte così improvvisa e anche per questo il vuoto è ancor più lacerante.
Luigi Gorietti è mancato sabato 18 maggio: nulla lasciava presagire una morte così improvvisa e anche per questo il vuoto è ancor più lacerante.
“Ab ovo usque ad mala”, è il detto completo “ dall’uovo alla mela” inizialmente riferito al menu, che già dal tempo dei Romani termina con la frutta.
Siamo da poco entrati nella stagione dell’estate dove le giornate si fanno più calde, i preparativi per le vacanze sono agli “sgoccioli” e per qualcuno è già tempo di mettere in moto la macchina e partire per quelle destinazioni che, si spera, saranno capaci di regalare momenti di riposo e di serenità. Almeno questo è quello che si aspettano le persone che hanno deciso di trascorrere l’estate altrove o possono concedersi un periodo di vacanza fuori dalla città e dalla routine quotidiana. E per quelli che restano e resistono alla calicola urbana?
Sauvignon Blanc e Pinot Bianco. Due uve in quattro declinazioni: quelle che i 650 soci della più grande cantina cooperativa dell'Alto Adige, riescono ad ottenere mettendo insieme il "nec plus ultra" della loro produzione.
Va all’artista Giuseppe Battiston il Premio Casanova 2019, “per essere stato un formidabile ambasciatore del Friuli Venezia Giulia attraverso scelte e performance attoriali intense e appassionate.
“Non è vero che ci sia un ritorno massivo dei giovani verso l’agricoltura, un fenomeno non rilevabile da un punto statistico in quanto sono poche migliaia di persone- dice in questa lunga intervista Lucio Fumagalli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale- c’è invece un fenomeno estremamente importante che è la notevole crescita della percezione positiva rispetto alla attività dell’imprenditore agricolo la cui immagine non è più quella del contadino.”
CASTEL RINGBERG - Le foto raccontano, fissano e tramandano nel tempo la nostra storia e la storia di Elena Walch da me chiamata la “ Signora dei vini dell’Alto Adige” l’ho voluta raccontare in modo diverso : attraverso le immagini scattate mentre insieme abbiamo visitato alcuni dei suoi gioielli: a partire da quello che lei definisce un” castellotto” (nella foto) ricevuto nel 1927 dai nonni donato loro dagli Asburgo.
la Top 10 delle tendenze negli aperitivi più gettonate per l’estate 2019 secondo gli esperti: 1 Green cocktails: bevande a basso impatto ambientale, realizzate con prodotti biologici e salutari. 2 Cocktail instagrammabili: protagonisti sui social, vengono scelti per la loro estetica e il colore. 3 Low ABV: cocktail a bassa percentuale alcolica apprezzati da chi segue corrette abitudini alimentari. 4 Tequila cocktails: il liquore a base di agave è sempre più presente negli aperitivi in tutto il mondo. 5 Cocktail ibridi: rappresenta la commistione di due cocktail già esistenti. 6 Cocktail alla cannabis: cocktail analcolici sempre più amati dai millennials. 7 Cocktail al fungo: drink che rafforzano il sistema immunitario e contrastano il colesterolo. 8 Pink Gin: cocktail dal colore rosa che stanno conoscendo un vero e proprio boom. 9 Sparkling cocktails: anche per l’estate 2019 torneranno in voga i cocktail frizzanti. 10 Vintage cocktails: molto richiesti i drink che puntano su tradizione e ricette originali rivisitate.
Per rinfrescare le vostre serate estive o per un aperitivo homemade in compagnia dei vostri amici, Pellegrini, distributore di vini e distillati, vi propone il Summer Day Lemonade, un cocktail di facile realizzazione, a base di Koval Bourbon. Ingredienti: - 60 ml di Koval Bourbon - 120 ml di limonata fresca - Cubetti di ghiaccio - Una fettina di limone - Qualche foglia di menta Bicchiere: - Tumbler Procedimento: - Riempite un bicchiere tumbler con qualche cubetto di ghiaccio - Aggiungete il Koval Bourbon - Aggiungete la limonata fresca - Guarnite con una fettina di limone e qualche foglia di menta - Servite il cocktail
Marie Brizard, una francesina con classe e tanto pepe secondo una leggenda, soccorse un marinaio trovandolo in terra ammalato in una piazza di Bordeaux e lo portò in casa per curarlo. Per sdebitarsi, il marinaio le lasciò in dono una ricetta che divenne famosa con il nome di Anisette. Era il 1750 . Noi italiani lo chiamiamo semplicemente “anice” ma questo liquore è molto di più. La sua ricetta, unica, segreta e immutabile da oltre 250 anni, si avvale di un sottile assemblaggio di undici piante e spezie che danno come risultato un liquore elegante che, anche grazie alla doppia distillazione, dona al prodotto un bouquet raffinato e complesso di aromi, morbido, con un delicato equilibrio fra zucchero e alcool. E poi è rinfrescante, per merito dell’anice verde del bacino mediterraneo. I palati più raffinati la bevono pura e semplice o “on the rocks” con uno schizzo di limone fresco ma può essere anche utilizzato come ingrediente base per cocktail nuovi e rinfrescanti o in sostituzione dell’ormai strausato spritz. Io ad esempio l’ho degustata con succo di limone spremuto, mezza fetta di arancia, mezza fetta di limone e acqua tonica.