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Rubrica di Emanuela Medi

Agosto 2019

L’orzo di Nastro Azzurro Sardegna proviene dalle zone di Villamar e Villasor, in provincia di Cagliari, grazie al coinvolgimento di oltre 30 agricoltori locali che hanno partecipato attivamente all’ideazione e all’avvio del progetto per la coltivazione di orzo da birra. Il progetto, avviato come pilota nel 2018, ha visto il coinvolgimento diretto di un giovane produttore locale – Francesco Matta – che insieme a Nastro Azzurro ha avviato la coltivazione sui terreni di Villasor con un primo raccolto di oltre 3000 quintali. Quest’anno, a seguito del successo registrato, il progetto ha coinvolto altri produttori locali, e la zona di Villamar, raggiungendo gli oltre 250 ettari coltivati per un raccolto di circa 7.000 quintali. L’orzo, di ottima qualità traveler, cresciuto sotto il sole della Sardegna, è stato curato durante tutta la fase di crescita grazie alla passione degli agricoltori facenti parte del progetto. Nastro Azzurro Sardegna è una lager di colore giallo paglierino, dal gusto secco e rinfrescante con una delicata nota amara data da luppoli finemente aromatici. Sull’etichetta è raffigurato il nuraghe per identificare e richiamare il legame con la Sardegna e con il territorio.

Consumare un pasto mentre si lavora al computer   riduce il senso di sazietà mentre aumentano i livelli di stress post-prandiali che invece sono significativamente più bassi tra chi mangia lontano dallo schermo del PC. Non cambia, invece, la quantità di calorie assunta durante il pasto. Sono questi i risultati di uno studio condotto in Nuova Zelanda su giovani adulti (maschi e femmine) normopeso in due condizioni: lontano dalla postazione di lavoro oppure mentre portavano a termine  un compito davanti al computer. In entrambi i casi è stata proposta una pizza standard (formaggio e prosciutto). Il dato relativo allo stress è risultato il più evidente: in assenza di lavoro, i livelli di stress si riducevano di quasi due terzi durante l’assunzione della pizza, mentre erano quasi raddoppiati dopo lo stesso pasto, consumato davanti al computer. Anche il senso di fame si è rilevato significativamente maggiore in chi utilizza il pc rispetto a quello rilevato lontano dallo schermo, e la stessa percezione della piacevolezza del cibo, risulta  ridotta dall’impegno. lavorativo. Gli Autori, nelle conclusioni, tengono però a sottolineare  che nelle persone in sovrappeso si modificano anche le  quantità di calorie aumentate  in entrambi i sessi se il pasto veniva consumato senza allontanarsi dal PC. Fonte: NFI - Nutrition Foundation

Si è concluso domenica 28 luglio l’annuale premio Leivi dedicato agli oli extravergini, con particolare attenzione al DOP Riviera Ligure. La categoria riservata proprio alla specifica espressione della territorialità olivicola ligure, in questo caso DOP Riviera Ligure sottomenzione Riviera di Levante, ha visto vincitore il Frantoio Lucchi & Guastalli, di Santo Stefano Magra, con la loro Razzola in purezza. Il premio Leivi esiste dal 1995, porta il nome di una delle prime località olivicole del Genovesato, area citata in tal senso già in pieno Medioevo. Piace il premio alla Razzola dell’estremo Levante ligure per la consueta professionalità con cui Lucchi & Guastalli hanno lavorato ad un olio dotato di equilibrio e carattere. Commenta Francesco Bruzzo, della Camera di Commercio di Genova: “Il primo Leivi è oggi una realtà molto ambita, il riconoscimento a Levante non sorprende, dato che è emerso un olio di assoluta qualità.Il bello dell’olio è che si tratta di un prodotto vivo e in questo caso si parla di olio DOP Riviera Ligure-Riviera di Levante che non è e non può essere mai un prodotto standardizzato.