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Rubrica di Emanuela Medi
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Settembre 2019

Lo scorso luglio l’andata, un viaggio tra i sapori della cucina della Sicilia occidentale ospiti nella capitale del Barocco siciliano. A settembre il ritorno al ristorante una stella Michelin I Pupi, a Bagheria che ospita la seconda tappa di “Bagheria – Noto, andata e ritorno”. Lo chef padrone di casa, Tony Lo Coco aprirà la sua cucina all’estero e al talento di Marco Baglieri del Ristorante “Crocifisso” di Noto, per mettere insieme cultura, tradizioni e gusto del continente Sicilia.  Domenica 8 settembre, a partire dalle 20, in via del Cavaliere a Bagheria si celebrerà l’unione delle tradizioni gastronomiche e delle sperimentazioni che quotidianamente si sviluppano nelle cucine dei due chef. “Condividere la cucina con un collega è sempre interessante e stimolante -  afferma Tony Lo Coco – e lo diventa ancora di più quando ci si confronta con tradizioni gastronomiche in parte diverse. Fare incontrare le nostre cucine vuol dire creare un racconto nuovo che scopriremo insieme ai nostri ospiti”. I piatti degli chef saranno abbinati ai vini dell’azienda Tasca D’Almerita Per maggiori info è possibile scrivere a info@ipupiristorante.it .

Ancora pochi giorni per l’invio dei campioni( fino al 30 Settembre)dei due vitigni internazionali: Merlot e Cabernet Sauvignon. Il concorso che si svolge secondo le regole dell’OIV( Organizzazione Internazionale della vite e dell’olio,) è organizzato dal Consorzio di Tutela Valcacepio con il sostegno dei vignaioli Bergmaschi e la supervisione del Centro Studi Assaggiatori di Brescia e dell’Università Cattolica di Piacenza. L’appuntamento è per il 17-19 Ottobre e la degustazione si svolgerà alla Fiera di Treviglio(BG) negli stessi giorni di B2CHEESE. Appuntamento quindi dei più prestigiosi per conoscere il meglio del Merlot e del Cabernet Sauvignon in blend , in purezza o in incroci, cui assegnare le medaglie d’oro dopo una selezione- lo scorso anno -di ben 85 giurati di 31 nazioni.

Non solo raffinatezza ed eleganza all’hotel Mandarin Oriental, di Milano ma anche e soprattutto la certezza oltre che dell’alta cucina di Antonio Guida, due stelle Michelin  di prodotti ittici che non fanno discutere. Anche SETA altro ristorante del lussuoso Hotel  ha accettato la proposta del fornitore certificato Mazara Fish, storico  distributore del Mercato Ittico di Milano- a certificarsi Fiend oof the Sea per cercare prodotti ittici certificati sostenibili. e a dare  un supporto fattivo per la sua adesione al progetto Sustainable Restaurants, che seleziona e premia i punti di ristorazione che utilizzano prodotti ittici certificati Friend of the Sea,,organizzazione standard di certificazione internazionale per la pesca e l’acquacoltura sostenibili.   IL MANDARIN SETA ha voluto cosi dare prova di scendere in campo contro lo sfruttamento delle specie ittiche, ma anche dei lavoratori, e di appoggiare metodi di pesca selettiva nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Ad oggi, sono oltre 400 i ristoranti elencati nel progetto Sustainable Restaurants. La lista completa, suddivisa per città, è disponibile scaricando l’App Sustainable Restaurants su Play Store ed Apple Store.

Certo che di incontri, manifestazioni,  degustazioni, giurie , premi ne segnaleremo tante forse troppe ma le eccellenze nel nostro paese sono molte e perché non citarle soprattutto quando sono prodotti importanti frutto di lavoro e passione. Iniziamo da questa triplice alleanza ASTI DOCG, CHIANTI DOCG e PROVOLONE LALPADANA DOP che si incontrano  per fare conoscere al grande pubblico il mondo delle Indicazioni geografiche del Food and Wine. 10 appuntamenti dal 17 settembre presso il Ristorante il Violino in Via Siccardo 3 a Cremona, alle ore 18.. “E’ il primo anno in cui, grazie alla possibilità offerta dal MIPAFT con il finanziamento di un progetto di promozione delle DOP del territorio piemontese (Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg), toscano (Consorzio Chianti Docg) e lombardo (Consorzio Tutela Provolone Valpadana), si avrà la possibilità di degustare e conoscere, nelle loro principali peculiarità, questi tre importanti prodotti del wine e food, conosciuti non solo a livello nazionale, ma che hanno conquistato il palato di consumatori internazionali. – ha dichiarato Romano Dogliotti, Presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG -    Saranno organizzati momenti di degustazione attraverso i quali alcuni professionisti del settore enogastronomico guideranno gli ospiti in un mondo di gusti e profumi tipici

Lo voglio proprio vedere se a un fallo non dato , un gol sospirato, una sgambetto di troppo non volano piatti e bicchieri! Certo che se lo aspettano, fa parte del gioco, i proprietari,i commensali,camerieri, sommelier, che servono a a tavola  durante una partita  e sono dolori se il tavolo è quello sbagliato . , meglio qualche bicchiere rotto in più., che perdere! E’ ripartito il campionato con la Juventus da anni imbattibile e con una folta schiera di inseguitrici pronti a scalzarla.. ..aspettiamo. Ma cosa c’è di nuovo negli stadi? C’è che almeno i più importanti hanno veri e propri ristoranti di livello, skybox e skylomqgue con vista privilegiata e chef di alto livello. Ad inaugurare la tendenza, ormai diversi anni fa, è stato il Real Madrid, che, al Santiago Bernabeu,  che aprì il Puerta 57, nell’anello superiore dello stadio: un business, arrivato  anche in Italia, con il Chianti Classico che nel 2014 dette vita alla partnership con la Fiorentina da cui scaturì il Crystal Lounge Gallo Nero: cucina toscana, vini esclusivamente Chianti Classico e tifo viola. Lazio, Sampdoria  e la fiorentina si servono per  l’hospitality da  Infront, che la scorsa stagione portò al Franchi, all’Olimpico ed al Ferraris i piatti

“E’ un pasticcio fortunato come il Prosecco, speriamo NO.. scandali, ma tutti sanno che l’Amarone è almeno per metà del Salento e pochi sanno da dove arriva l’altra metà” Non sono parole tenere quelle dette a Vinosano  dall’enologo Donato Lanati attualmente in Traccia a inseguire le tracce dei vitigni primordiali. TERREGIUNTE il vino meglio il blend tra vini prodotti in Regioni diverse (non è certamente il primo), sigla un accordo non da poco tra il giornalista ora produttore a Manduria Bruno Vespa, “ Mr Amarona” Sandro Boscaini  , auspici gli enologi Cotarella e Dal Cin  sotto la sponda politica di Zaia ed Emiliano, che faccia parlare molto di se meraviglia  soprattutto per il modo come è stato presentato . Parliamo di comunicazione nei confronti della quale si sono risentiti un poco tutti a partire dai consorzi interessati Valpolicella e Primitivo di Manduria. Andrebbe ricordato- come spiegano autorevoli enologi- che se si mescolano due vini a Denominazione di Origine, una DOC e una DOCG si ottiene semplicemente un vino nel caso rosso  perché non vi è nessuna indicazione geografica. Dalle attuali norme è infatti vietato fare menzione di zone o vini a DO quando si parla di vini senza riferimento geografico e

Un rito antichissimo quello della vendemmia addirittura risalente a 10.000 anni  a.c.  nelle zone della Mezzaluna Fertile, una cerimonia religiosa di ringraziamento agli dei che  a Roma  veniva chiamata” Vinalia Rustica” il 19 di Agosto in onore di  Giove che dava ufficialmente il via alla vendemmia cui partecipava la famiglia o la cerchia famigliare dando così un carattere sociale e conviviale all’evento. Certo con l’introduzione di strumenti meccanici il momento della vendemmia ha perduto parte del suo valore festivo pur tuttavia in molte zone d’Italia si continua l’usanza di raccogliete le uve per mantenere proprio il valore sociale che si cela dietro questa attività A partire da ViniMilo, l’edizione n. 39 della storica festa pre-vendemmia dedicata alle produzioni vinicole d’eccellenza made in Etna, che dal 23 agosto all’8 settembre,  riunisce a Milo  i grandi produttori di tutto il territorio, con sconfinamenti in tutta Italia, Europa e territori vulcanici. Ventuno fra cene a tema, degustazioni di vini e spumanti dell’Etna, formaggi di pascolo e olii Dop siciliani, oltre a tavole rotonde (fra cui enoturismo, sviluppo sostenibile, vigneti “eroici” e confronto fra territori Unesco Etna e Val d’Orcia, in Toscana; due weekend dedicati al grande pubblico, con lo street food siciliano e le