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Rubrica di Emanuela Medi
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Ottobre 2019

Dai tempi dei fenici fino ai romani e oltre il vino veniva prodotto e conservato in un’anfora. Il materiale utilizzato era la terracotta, all’interno della quale i vini nascevano, si affinavano, venivano trasportati da una sponda all’altra del mare. Oggi si riscoprono antiche tradizioni che permettono ai vini moderni di essere assaporati come anticamente. Gli antichi ne facevano già buon uso ma solo recentemente l’utilizzo della terracotta per fare il vino è stato nuovamente riscoperto.  Per la porosità che caratterizza questo materiale, l’utilizzo della terracotta senza alcun rivestimento permette una intensa ossigenazione e il buon passaggio di ossigeno determina una maturazione ottimale dei vini rossi ma anche di quelli bianchi.  Molte le cantine che utilizzano questo materiale come ad esempio la terracotta della terra d’Impruneta che non ha problemi di metalli pesanti con il vino, sia a contatto con la terra sia con le giare ricoperte da c’era d’api o da resine di vetro. Ha una capacità di isolamento termico straordinaria e consente al vino di non subire sbalzi termici eccessivi durante la conservazione. Primi, dopo i Romani 2000 anni fa, e unici produttori dell’Isola d’Elba di vino rosso in terracotta, la  cantina Tresse ICT produce un vino ottenuto dopo un lungo

Il rapporto di Coldiretti presentato al Forum Internazionale dell’Agroalimentare in corso a Cernobbio, sembra confermare quanto i dazi Usa peseranno, a partire dal 18 ottobre, sui prodotti italiani, in particolare Parmigiano Reggiano e Grana Padano Tarocchi o brutte copie: in realtà questo settore ha avuto una crescita esponenziale negli Usa pari a 2,5 miliardi. Perché perdere questa gallina dalle uova d’oro con la mozzarella di bufala, il parmesan, la ricotta e via dicendo doppiati con nomi come il Romano Cheese, l’Asiago Cheese, o il Provolone Chees organic.  Tutti prodotti” apparecchiati” a Cernobbio su una tavola rappresentativa assieme alla Arrabbiata Sauce, il vino Chianti prodotto in California, i salami pregiati come il San Daniele, e il Classic Traditional Basilic Pesto ( ma dove lo trovano il pesto?).” Una pretesa inaccettabile- dice Ettore Prandini presidente di Coldiretti, un inganno per i consumatori e una concorrenza sleale” Tutti sperano nei benevoli rapporti tra il premier Conte e il presidente Trump, ma loro le lobby del formaggio americano, come altre certo non si fermano. E chi la perde la gallina dalle uova d’oro

La famiglia Ceretto non manca di idee e tutte buone! L’ultima creazione è il Cioccolato Gianduja Relanghe realizzato con il maitre  chocolatier Gabriele Mariolani . Raffinatezza e equilibrio   non mancano in questo pregiato cioccolato che coniuga la lavorazione artigianale delle migliori qualità del cacao con le nocciole piemontesi I.G.P Ma andiamo per gradi :da anni  Ceretto alla produzione vitivinicola affianca l’attività dolciaria con Relanghe - bottega dedicata alla valorizzazione della Nocciola Tonda Trilobata IGP”. Torroni, tartufi dolci e dragées le specialità tradizionali prodotte- dice Roberta Ceretto- cui oggi si aggiunge il Cioccolato Gianduja Relanghe , sapientemente calibrato e raffinato per dare il sapore unico del migliore cioccolato e della migliore nociola “.Un Made in Italy di tutto rispetto che alla territorialità piemontese delle nocciole aggiunge il profumo, la consistenza, la morbidezza, la burrosità , l’avvolgenza del cacao. Aria di feste? Meglio dire aria di cose buone!

Dal Vesper Martini di James Bond al Margarita di Jack Kerouac, 70 drink fotografati assieme alle pagine d’autore che li hanno resi celebri  Il 16 ottobre Petunia Ollister torna in libreria per Slow Food Editore con il libro formato Instagram sui cocktail protagonisti della letteratura degli ultimi due secoli. A due anni da Colazioni d’autore, Petunia Ollister – l’instagrammer editoriale che, con un format di successo nato e sviluppato sui social, promuove la lettura – torna in libreria con Cocktail d’autore, per i tipi di Slow Food Editore, con il suo gusto garbato che mescola la passione per i libri ai piaceri del palato, con un’abbondante spruzzata di talento visuale. Come le colazioni del libro precedente, i cocktail sono il pretesto per comunicare un repertorio di scrittori e scrittrici, di personaggi e immaginari che hanno fatto la storia. Qui le prime pagine del libro Il viaggio prevede 70 tappe: a ogni copertina ritratta corrisponde la ricetta di un drink, citato nelle pagine del libro che lo accompagna, ispirato dalle sue atmosfere o dalla biografia del suo autore. Di ogni cocktail sono poi illustrate la ricetta e la preparazione curata da professionisti della mixologia. Dal Martini con «tre parti di Gordon’s, una di vodka e mezza di Kina Lillet» amato dal più cool degli agenti segreti allo Scotch

“Durante il percorso della mia carriera- dice Pino Cuttaia chef bistellato e ideatore del progetto Nummari- ho capito come la Sicilia sia il frutto delle contaminazioni dei popoli che hanno vissuto questa terra e i miei viaggi mi hanno portato a capire che il territorio sul quale vivo è simile a quello di tutti i paesi del Mediterraneo” Da qui il progetto che per la prima volta ha affrontato temi che stanno a cuore a tutta la comunità del Mediterraneo, primo fra tutti il mare da sostenere e difendere-  Tre giorni di incontri a Licata ( AG) per un documento volto a educare , sensibilizzare le nuove generazioni ai valori del Mediterraneo e la cucina come punto di incontro

Tecniche come la meditazione per migliorare la qualità della propria esistenza è un vero e proprio boom. Basti pensare che, secondo un’indagine americana pubblicata dalla CNBC, questa disciplina viene praticata da oltre il 14% della popolazione, quasi 20 milioni di persone, e che, secondo quanto riferito dal Global Wellness Summit 2019, il mercato della meditazione vale oggi solo negli USA 1,2 miliardi di dollari, cifra destinata a toccare quota 2 miliardi nel 2022.  A contribuire alla popolarità del trend ci sono anche numerose celebrities,: da David Lynch, che ha affermato di meditare almeno due volte al giorno, a Oprah Winfrey, che ne ha fatto un vero e proprio stile di vita, da Michael Jordan a Clint Eastwood, fino ad arrivare a Will Smith, che ha costruito uno spazio appositamente dedicato alla meditazione tra le mura domestiche, e alla campionessa di tennis Bianca Andreescu, reduce dal successo contro Serena Williams. Benessere psico-fisico riconosciuto dal mondo scientifico anche per chi  ha un tumore: minori i sintomi di ansia e stress , riduzione dei livelli di cortisolo nel sangue, conosciuto anche come ormone dello stress. E ancora, secondo una ricerca della Harvard University pubblicata su Washington Post, la meditazione migliora l’attività della corteccia cerebrale

La prevenzione  è il cardine per la riduzione del rischio di molte malattie, meglio se ricorrendo alla alimentazione grande alleato della nostra salute.  Gli autori della ricerca pubblicata sulla rivista Nutr Food Res. hanno valutato ben 96 metanalisi ( gruppi di studi) scelte per qualità tra tutte quelle condotte fino a Novembre 2018. Risultati: per quanto riguarda il cuore il tè verde, per un consumo di due-tre tazze al giorno, protegge dal rischio di infarto e ictus, fatali e non fatali, ma anche di malattia ischemica cardiaca cioè infarto improvviso. Due tazze al giorno di tè migliorano la salute mentale e una riduzione fino al 20% della malattia di Parkinson. Gli effetti sono dovuti all’apporto di polifenoli (potenti antiossidanti) come la tea flavina, la tearubicina (tè nero)e l’epigallocatechina (tè verde)  Il rischio di mortalità totale per tutte le cause  è del 4% per ogni tazza di tè verde consumata in più al giorno, del 3% per il tè nero. A beneficiare di questa bevanda sono anche i tumori: tre tazze al giorno per qualsiasi tè riducono tra il 14-38% il rischio del tumore del fegato, cavo orale, polmonare, gastrico e dei tumori come la leucemia e il glioma. Niente invece per