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Rubrica di Emanuela Medi
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Ottobre 2019

Due mesi intensi (dal 5 ottobre al 24 novembre 2019) per il tubero più famoso d’Italia. La Fiera Internazionale, la n.89,  già fa parlare di sé con un pieno di appassionati nel primo week end alla scoperta delle tante sfaccettature del tartufo, in una delle piazze più rinomate del mondo, ALBA. E già si parla di prezzi con quotazioni che vanno tra le 250-350 euro all’etto a seconda delle pezzature- in linea con il 2018- prezzi che si possono monitorare sul sito del Centro Nazionale Studi Tartufo www.tuber.it alla voce “ borsino del tartufo”.   Cosa c’è di meglio di uovo( meglio per noi se al tegamino) e tartufo, binomio  scelto per rappresentare l’equilibrio perfetto, con la” lamellata al tartufo” altro prezioso abbinamento che esprime la territorialità di Langhe, Roero e Monferrato. Di tutto  di più dagli eventi di tasting di Olio Evo, analisi sensoriali dell’olio di oliva 100% italiano, alle degustazioni del tartufo. Equilibrio perfetto tra arte e natura: parliamo della già pluri-citata pepita, un prezioso cofanetto  in ceramica della città di Limoges studiato dalla Maison Raynaud importante casa produttrice di ceramiche artistiche . Non potevano ovviamente mancare le bollicine dell’Alta Langa e uno spazio l’Alba Truffle Show per

“La mia acquisizione più tormentata- ricorda in una intervista a Vinosano lo scorso anno a Vinitaly, Elisabetta Gnudi Angelini- Altesino  . L’ho comprata nel 2002 e non me ne sono mai pentita perché mi ha dato grandi soddisfazioni tra le 100 top più premiate da Robert Parker e da Spectator. “ Ora un altro passo; l’acquisto di 1.6 ettari per un investimento di  2,4 milioni di euro fanno di Altesino uno dei miti del Brunello .Collocato su uno dei cru più famosi, Montosoli, supervisionata da Massimo Brancalente pupillo del maestro Vittorio  Fiore, enologo di fama internazionale assieme a Caparzo l’altra tenuta  situata nel versante nord di Montalcino   coprono circa 90 ettari vitati di cui 62 di Brunello e 25 si rosso.  Un’ azienda quella della Signora del Sangiovese, che ha e avrà molto da dire ai suoi competitor Gaia, Antinori, Casanova di Neri che hanno aumentato la loro presenza nel territorio del Brunello.

Settima edizione  del Festival Food&Book dall’11 al 13 ottobre a Montecatini Terme dedicata a tutti gli scrittori  e appassionati che scrivono di cibo ma anche cultura, tradizioni culinarie, ricette dalla vegana, al pesce dalle polpette , al piacere di mangiare senza sensi di colpa senza dimenticare i bambini e le diete: odio -amore. Tema di questa edizione” salute, sostenibilità e lotta allo spreco” e sarà questo il filo conduttore di  di cene da sogno firmate da importanti chef come Gennaro Esposito del Ristorante La Torre del Saracino a Vico Equense, Massimo Spigarolo dell’Antica Corte Pallavicina a Franco Aliberti del Ristorante Tre Cristi di Milano. Omaggio a Pellegrino Artusi cui saranno dedicato un libro e una commedia per celebrare i 200 anni dalla nascita Festival Food&Book: http://www.foodandbook.it/

La medicina tradizionale cinese applicata alla cura delle mucche. Tra i molti appuntamenti che riempiono il programma delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, che si terranno a Cremona Fiere dal 23 al 26 ottobre, c’è anche un workshop che colpirà sicuramente la curiosità degli allevatori, e non solo la loro. Dall’Università di Agricoltura di Beijing, in Cina, arriverà a Cremona il professor Kaijiun Guo, assieme al professor Zhang Guozu, professore di Scienze animali dell’università di Zhengzhou e a Yan Junliang, manager tecnico della Henan Kangxing Pahrmaceutical Co. Saranno loro a presentare ai partecipanti la medicina tradizionale cinese applicata alla cura delle bovine da latte. .In realtà in Europa l’agopuntura è utilizzata con le mucche da più di 50 anni. Presso l’Azienda Universitaria di Bologna (AUB) della Alma Mater Studiorum, con sede a Cariano è attivo il Centro Clinico Italiano Agopuntura Veterinaria. E l’agopuntura ha applicazione pratica in allevamento in particolare per patologie inerenti la sfera genitale  ma anche per disturbi gastro-enterici e patologie dismetaboliche. Qualità del latte e cambiamenti climatici: l’agopuntura potrà fornire risposte interessanti  

DAL 6 AL 13 OTTOBRE L’ASSOCIAZIONE SARÀ ALL’EVENTO MILANESE CON UN CALENDARIO RICCO DI EVENTI: UN’ASTA DI BOTTIGLIE, UNA DEGUSTAZIONE NELLA VIGNA DI LEONARDO, L’USCITA DE «IL PANETTONE E L’ARTE DEL VINO» E L’ANTEPRIMA IN CORSO BUENOS AIRES DELLA VERA STRADA DEL VINO OLIMPICA 2026 Le Donne del Vino partecipano alla Milano Wine Week, decine di eventi dal 6 al 13 ottobre in centro città. Raccogliendo l’invito del vulcanico presidente Federico Gordini, l’Associazione nazionale guidata da Donatella Cinelli Colombini, ha tantissimi appuntamenti in calendario. Uno su tutti è un assaggio di quella che sarà, nel 2026, la vera Strada del vino olimpica Milano-Cortina, idea geniale di Gordini «che riproporrà un percorso attraverso i territori del vino, facendo tappa nelle cantine da Milano a Cortina, luogo delle Olimpiadi invernali, e crea un nuovo tipo di turismo del vino legato agli sport invernali». Un’idea che troverà un’anticipazione domenica 13 settembre, in Corso Buenos Aires quando cantine lombarde, venete e del Trentino Alto Adige offriranno i loro vini in assaggio all’interno dei negozi della celebre arteria milanese che, per un giorno, si trasformerà nella prefigurazione della Strada olimpica Milano-Cortina 2026. Il ricavato della giornata andrà all’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) «Un appuntamento a cui non potevamo

Proibitivi per i costi, unici per profumi e sapori e dalla provenienza geografia non proprio vicina: il lusso lo impone e ogni tanto ci piace saperlo e sorridere. Eccoli Hida-Wagyu, manzo giapponese da 1.000 dollari il kg. Allevato con fieno di riso e mangimi rigorosamente vegetali la sua caratteristica è nella percentuale di grasso  interno alla fibra riscontrabile a occhio nudo. Maggiore è la presenza di grasso nelle fibre più è pregiato e salutare il pezzo. Miele Elvish venduto a 45.000  euro il kg. Nemmeno a dirlo, proviene dal nord-est della Turchia, da una grotta scavata a 1800 metri di profondità. Ma di cosa sa? oltre che di miele ovviamente spicca il sapore di sali minerali della grotta da cui viene estratto e che giustificano le 5000 euro al kg di oggi Tartufo bianco di Alba, il tubero che arriva a costare fini a 160.406 dollari il kg, il prezzo record per un tartufo di 1,51 Kg venduto all’asta. Il suo pregio? Nessuno è mai riuscito a coltivare questo tubero al di fuori della zona, dalla polpa interna gallastra e dal sapore leggermente piccante che può ricordare il formaggio grana. Anche noi tra i lussuosi! Melone Yubari King, costa 20.00 euro il pezzo. Certo

C’è tutto: Trebbiano in purezza biodinamico fermentato in anfore di terracotta! Dalla Toscana rossa, un bianco dalla complessa vinificazione e fermentazione in anfore di terracotta: è l’ultima etichetta in produzione limitata il “ Tinnari vendemmia 2017”. Un angolo di Toscana- Vinci- che non si pensava potesse produrre un bianco fresco, minerale e di struttura vissuto in un anfora di terracotta Toscana. Ma  la tenacia tipica dei sardi arriva in questa regione, a Vinci, con Sandro Falzari dirigente di azienda e  Clementina raffinata pittrice nel 1991 quando decidono di lasciare l’isola per stabilirsi in campagna. 15,15 ettari di terra in collina a circa 60 metri sul livello del mare, su terreni calcarei, di medio impasto e con una buona percentuale di argilla che arriva fino al 40% e con presenza di scheletro dato dal nicchio nome toscano di una conchiglia fossile marina che appare bianca. Si perché questa è terra che viene dal mare e ne porta i caratteri nei vini  E poi olivi, vigna e alberi. Roberto e Sergio gestiscono l’azienda a conduzione quindi familiare, con mansioni integrate: Roberto cura l’agriturismo ricavato da un ex fienile, Sergio è concentrato su tutto ciò che riguarda il vino dalla potatura delle vigne