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Rubrica di Emanuela Medi
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Febbraio 2020

Bionda, rossa e molto altro ancora. Da venerdì 28 febbraio fino a domenica 1 marzo torna, a grande richiesta da Eataly Roma, la Festa delle Birre Artigianali con più di 100 birre in degustazione. [caption id="attachment_14483" align="alignleft" width="328"] Fonte foto: eataly.net[/caption] Il terzo piano del punto vendita romano ospiterà le eccellenze produttive di Agrilab, Alta Quota, Baladin, Birra dell’Eremo, Birra Losa, Birra Oxiana, Birra Salento, Birranova, Birreria Eataly, Birrificio Decimoprimo, Birrificio del Doge, Birrificio Il Mastio, Birrificio Indipendente Elav, Birrificio Pontino, Brewfist, Cantaloop, Ecb, Evoque Brewing, Il Birrificio Cagliari, La Casa Di Cura, La Fucina, Maltovivo, Mastri Birrai Umbri e Rebels. Una grande festa nel corso della quale si potranno degustare le migliori etichette italiane e internazionali, incontrare i mastri birrai e approfondire le conoscenze sul mondo della birra.  IL FESTIVAL PRENDE IL VIA CON IL BALLO DELLE DEBUTTANTI La tre giorni dedicata alle birre artigianali si aprirà con il Ballo delle Debuttanti in programma venerdì 28 febbraio alle ore 18.00. Andrea Turco, ideatore e fondatore di Cronache di Birra, presenterà le birre inedite del 2020. Le novità del panorama birrario scenderanno in pista per la prima volta, un’occasione unica in Italia per assaggiare in anteprima tante specialità. Gli approfondimenti sul mondo della birra proseguiranno

Niente scuse per chi  si occupa di alimentazione a 360°( giornalista, ricercatore, imprenditore, foodblogger, influencer):  accrescere la cultura del cibo e sul cibo è una mission che esige etica, professionalità, curiosità ,una buona dose di umiltà e apertura mentale senza pregiudizi e schemi per il più semplice e prioritario degli obiettivi: l’utente che sia un giovane affermato, semplice pensionato, mamma di famiglia, informato su novità e tendenze. Insomma un mondo stimolante, dalle mille sfaccettature anche difficile. Non ci sono scuse per accrescere la proprie competenze, trasmetterle in un confronto serrato che ha avuto grande risonanza mediatica..Il prossimo appuntamento sarà sempre a Torino il 25-26-27 febbraio 2021 un Festival che riproporrà lo stesso schema di questa V edizione: come ha osservato Massimiliano Borgia ideatore  e direttore del Festival-“ non esiste in tutto il mondo una manifestazione che abbia questa formula mettendo in contatto per tre giorni giornalisti e professionisti della comunicazione con quelli della ricerca e della salute e della ricerca e uno spaccato del mondo produttivo”. 35 panel, 170 relatori, 20 laboratori per un totale di 500 presenze, oltre le 1200 di semplice partecipazione. Da non tralasciare il “ Festival parallelo” quello dedicato al b2b, incontro tra professionisti della comunicazione

Mai come quest’anno la TOSCANA o meglio il CHIANTI si è presentato in “ gran forma” con un evento Chianti Lovers 2020 che ha registrato una affluenza di tutto rispetto: non meno di quattromila visitatori nelle giornate delle anteprime. E i numeri danno ragione a questa denominazione che riscontra grande interesse nei giovani: un prodotto di qualità, facile nella beva e complesso nella degustazione, in sintonia con il mercato italiano ed estero. Si segnala pertanto una crescita, come rileva il presidente del Consorzio Aldo Busi al suo quarto mandato, nel 2019 del 6,3% in volume del 7% in valore, pari a circa 800 mila bottiglie   Il Consorzio Vino Chianti nasce nel 1927 e oggi aggrega più di 2.500 produttori, con 13.000 ettari di vigneti e 80 milioni di litri prodotti annualmente della denominazione Chianti DOCG. Sempre il Consorzio ha definito che l’annata 2019 di produzione enologica, in uscita in questo 2020 e in anteprima per la manifestazione, come una “grande annata” con molte promesse da mantenere nel bicchiere, che saranno tutte attese grazie alla salute delle piante, al clima favorevole e al lavoro meticoloso dell’uomo dell’anno passato. Per quanto riguarda la denominazione del Morellino, presente alla manifestazione, la passata vendemmia è stata

Senza soste le anteprime, di scena Anteprima Sagrantino 2016 con la nuova annata di Montefalco Sagrantino Docg . Il 24 e 25 febbraio 2020 Montefalco (Perugia) vede protagonista il vino rosso simbolo dell’Umbria nell’ambito dell’evento promosso dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, in due giorni di tasting, eventi in cantina, Masterclass e altre iniziative in programma. L’obiettivo è di fornire  una panoramica complessiva sulla nuova annata ma anche sulle capacità evolutive del Montefalco Sagrantino Docg. Ma non solo: quest’anno, oltre ai Montefalco Sagrantino Docg 2016 secco e passito, si  trovano in assaggio anche Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva, Montefalco Bianco Doc, Montefalco Grechetto Doc, Spoleto Trebbiano Spoletino Doc e gli altri bianchi delle cantine partecipanti.  importati come Antonelli e Caprai, Lungarotti e Di Filippo, Perticaia e Romanelli, Scacciadiavoli e Tabarrini,, Tenute Lunelli,-Tenuta Castelbuono e Terre della Custodia. Viene presentata la nuova immagine dei produttori del Consorzio e dell’annata 2016 con l’etichetta celebrativa scelta attraverso il concorso “ Etichetta d’autore”. La valutazione dell’annata 2016 è affidata alla commissione presieduta da DoctorWine Daniele Cernilli  e dal sommelier stellato Matteo Zappile..Per la prima volta il giudizio viene espresso in centesimi, sistema che approfondisce i singoli parametri cui si affianca la valutazione tradizionale in stelle, mentre il 10% del giudizio sull’annata è espresso dagli operatori del settore

Sbaglia di grosso chi ancora non crede nella capacità mediatica della comunicazione. È bastata girare la “ C” del Chianti per creare un nuovo messaggio rivolto ai giovani in sintonia con il mercato e le nuove tendenze. Strategia di marketing confermata dal Giovanni Busi presidente del Consorzio al” Chianti Lovers”, anteprima dell’annata 2019( cuidedichiamo un ampio servizio su vinosano.com martedi 25 febbraio) legata alla forte crescita del Chianti con un fatturato in aumento nel 2019 del 6,3% in volume e e 7,3% in valore Ma rimaniamo nel Chianti che a sorprese e eventi diversificati non fa che stupire: Festival del Potatore e della Vite il 29 febbraio nei vigne di Borgo San Felice, promosso da Marco Simonit e Pierpaolo Sirch ideatori del metodo Simon&Sirch esportato con successo nel mondo per rendere le viti più forti e longeve. E ancora storico compleanno all’Osteria di Passignano, nata nel 2000, in uno dei borghi più affascinanti del Chianti Classico accanto alla Abazia medievale di Badia a Passsignano che ospiterà fino al 30 ottobre cene con chef stellati in collaborazione con Dario Cecchini della nota macelleria Cecchini per la Charity Dinner per il completamento del restauro del complesso monastico e dell’affresco del Ghirlandaio

10mila ettari, per un valore di almeno 130 milioni di euro, il terzo bando della Banca nazionale delle terre agricole, dedicato a chi vuole avviare un'impresa nei campi, anche con l’obiettivo di avviare un ricambio generazionale. Presentato nel corso del convegno 'Seminiamo il futuro' organizzato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare) al Maxxi, a Roma il bando è cominciato il 19 febbraio scorso e durerà fino al 19 aprile; in questi due mesi sarà possibile inviare le manifestazioni di interesse per l'acquisto di uno o più appezzamenti.. In sostanza come ha rilevato la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, si tratta di avviare un nuova riforma fondiaria del Paese con agevolazione per gli under 41 che potranno pagare a rate per un periodo fino a trenta.Oltre la metà dei terreni si trovano in regioni del Sud Italia: Sicilia (22%), Basilicata (21%) e Puglia (9%), il 23% sono al Centro soprattutto in Umbria (10%) e Toscana (9%). La superficie media è di 26 ettari, più del triplo della media italiana. Tutti i terreni possono produrre redditi fin da subito e senza investimenti onerosi. La Banca nazionale delle terre agricole è nata nel 2016 per agevolare l'incontro tra domanda

Nel cervello dei mammiferi, in particolare nell’ippocampo ( parte del cervello deputato alla memoria e funzioni cognitive), vengono prodotti nell’arco di tutta la vita nuovi neuroni. Questo processo denominato neurogenesi è indispensabile per la formazione della memoria episodica, come hanno dimostrato recenti ricerche: i nuovi neuroni dell’ippocampo vengono generati a partire da cellule staminali e durante l’invecchiamento ha luogo un calo progressivo di entrambi, che è all’origine di una drastica riduzione della memoria episodica. L’idrossitirosolo, composto naturalmente presente nell’olio extravergine di oliva, ha forti capacità antiossidanti e protettive sulle cellule, ed è noto che diversi fattori, tra i quali la dieta, sono in grado di stimolare la neurogenesi adulta. Un team di studiosi, guidati da Felice Tirone in collaborazione con Laura Micheli, Giorgio D’Andrea e Manuela Ceccarelli dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc), ha ora dimostrato in un modello animale anziano che l’idrossitirosolo riduce il processo di invecchiamento neurale. Lo studio è pubblicato sulla rivista internazionale Faseb Journal. “L’assunzione orale di idrossitisolo per un mese conserva in vita i nuovi neuroni prodotti durante tale periodo, sia nell’adulto che ancor più nell’anziano, nel quale stimola anche la proliferazione delle cellule staminali, dalle quali vengono generati i neuroni”,

Belgio primo paese al mondo per libertà di ricerca scientifica e il diritto all'autodeterminazione individuale, secondi U.S.A, sul podio Olanda, seguono Canada, Sud Africa, Svezia, Cina, Australia, Spagna, India, Francia, Danimarca, Nuova Zelanda, Islanda e Grecia. Italia 23esima, molto indietro i Paesi africani. La classifica elaborata per l’Associazione Luca Coscioni dal prof. Andrea Boggio, dirigente dell’associazione e docente della Bryan University di Boston - si basa su dati messi a disposizione da organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale, UNESCO, OECD, ed il World Economic Forum e su dati raccolti dall'associazione stessa e verrà presentata al VI Congresso Mondiale che si terrà ad Addis Abeba ( Etiopia) il 24-25 febbraio. Questi dati confluiscono in indicatori che misurano vari aspetti del diritto alla scienza: l'investimento pubblico in ricerca ed in educazione terziaria (università); il numero di pubblicazioni e di ricercatori; la qualità di università e centri di ricerca; l'impatto della produzione scientifica; il numero di persone che conseguono un dottorato di ricerca; il numero di donne scienziato; le competenze scientifiche degli studenti di scuola superiore Uno spiraglio ora arriva dalle Nazione Unite, che all'inizio di marzo approveranno un "Commento generale" di interpretazione del diritto umano alla scienza, che include la libertà per gli scienziati di

Sul suolo italico centro-settentrionale, tra i primi a coltivare il vino furono gli Etruschi mentre al Sud i colonizzatori Greci della Magna Graecia  diffondevano l’uso della vitis vinifera lungo il bacino del Mare Nostrum. I Romani raffinarono le tecniche di produzioni: introdussero l’uso delle botti e diramarono le coltivazioni enologiche soprattutto dopo le vittorie nel periodo repubblicano su Sanniti e Punici.