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Rubrica di Emanuela Medi
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Marzo 2020

Viaggi da camera è un progetto online della Fondazione Nicola Trussardi che raccoglie e distribuisce quotidianamente immagini, video e testi, scelti da artisti invitati a raccontare il proprio spazio domestico e privato. Ogni giorno, dal 27 marzo 2020, verrà pubblicato un nuovo contributo sul sito web e i canali social della Fondazione. Ispirato al celebre romanzo settecentesco di Xavier De Maistre Viaggio intorno alla mia camera – scritto durante un soggiorno obbligato di 42 giorni in una stanza di Torino – Viaggi da camera invita gli artisti ad aprire le porte delle loro stanze reali e immaginarie. Negli anni molti artisti ci hanno insegnato a guardare gli spazi che ci circondano da nuovi punti di vista: da Giorgio Morandi, chiuso nel suo studio nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, a Marisa Merz, che nella sua casa di Torino ci spronava a guardare il mondo con gli occhi chiusi, che per lei erano "straordinariamente aperti", gli artisti hanno immaginato lo spazio domestico come un territorio aperto a infinite scoperte. In questi momenti di chiusura forzata in casa, Viaggi da camera stimola a intraprendere nuovi viaggi all’interno del perimetro della propria stanza, per provare a scoprire nuove mappe della fantasia e nuovi punti di fuga. Tra

Sempre in prima linea a raccogliere e fare propria la solidarietà le Donne del Vino hanno messo in campo un importante progetto di aiuto che si muove sull’asse Italia-Cina, i due paesi, fino ad oggi, più colpiti e per primi dalla pandemia. Da Whuan a Bergamo, da Shangai a Milano, da Ancona a Shenzhen un filo rosso le unisce con il progetto Ganbei il cui obiettivo è di raccogliere fondi per acquistare materiale sanitario in Cina sotto la supervisione di un team medico, sensibilizzando in particolar modo il settore vitivinicolo, importatori, ristoratori, Asia Pacific area managers, brokers, press e consumers cinesi. Raccogliere donazioni per sostenere il lavoro di Protezione Civile, Croce Rossa e Istituzioni sanitarie Italiane. L’Ambasciata Italiana in Cina che si occuperà del pagamento delle spedizioni. Ganbei è il termine cinese dei brindisi, come dire “cin cin”, “in alto i calici”. La promotrice del progetto è Erika Ribaldi, Donna del Vino, export manager sui mercati asiatici, che spiega in una lettera-appello: “con un gruppo di inossidabili colleghi in questi giorni abbiamo dato i natali a Project Ganbei. Ci rendiamo conto che il miglior modo per creare terreno fertile a una cooperazione produttiva, duratura tra due realtà lontane geograficamente eppure così vicine nel

Salcheto, in provincia di Siena, nel distretto del Vino Nobile, diviene azienda vinicola nel 1997 sotto la guida di Michele Manelli. Prende il nome dal ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano dove una vallata di salici contribuisce all’autonomia energetica e la sostenibilità dell’ambiente. Il salice è oggi il logo della nuova bottiglia, la Bordolese Toscanella che ricorda la tradizione del vino toscano ma in versione più leggera ed ecologica. L’azienda, il cui consulente enologo è Paolo Vagaggini, opera su circa 58 ettari a 450 metri slm, fra le più elevate della zona con vigne a conduzione biologica, secondo il protocollo Europeo. I terreni di origine pliocenica con composizione mista tufaceo-argillosa coltivati a Prugnolo Gentile, Canaiolo, Mammolo, Colorino, Trebbiano, Malvasia, Merlot, Cabernet Franc, Petit Verdot sono divisi in 4 appezzamenti: 28 ettari a Montepulciano intorno alla cantina denominata “Salcheto”;11 ettari destinati al Chianti nel vigneto “Poggio Piglia”, 11 ettari di “alberello” in Val d’Orcia denominati “La Bandita” e 8 ettari denominati Abbadia a Montefollonico (Torrita di Siena) per un totale di 380.000 bottiglie l’anno circa. I vini sono improntati alla bevibilità ed alla precisione aromatica con raccolte manuali e vinificazione senza solfiti e lieviti indigeni. L’interesse verso la sostenibilità ambientale e

Cibo fresco e sano: gli agricoltori non si sono tirati indietro per assicurare alle famiglie italiane il meglio della produzione in tempo di Coronavirus ,ma c’è un’altra emergenza l’improvviso abbassamento della temperatura che ha provocato gelate e nevicate nei campi coltivati. "Una situazione di  difficoltà a macchia di leopardo lungo la penisola – afferma Coldiretti – con i danni più gravi che si registrano in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto". A farne le spese peschi, albicocchi e mandorli che, vista l'alta temperatura delle settimane scorse presentavano già i frutticini ma anche ciliegi e susini già in fiore. Uguale sorte anche per le gemme pronte intrappolate dal ghiaccio tra i filari di pere, mele e kiwi, mentre "si contano gravi danni nei campi per le primizie di stagione come carciofi, asparagi, bietole e cicorie" evidenzia Coldiretti In Lombardia Il gelo a meno sei gradi centigradi ha colpito i frutteti  di kiwi, pesche, mele e susine senza risparmiare, nel basso mantovano, i prodotti in serra come fragole e meloni. in Emilia Romagna" La conta dei danni è già iniziata – informa Coldiretti Emilia Romagna – anche se è presto per una stima che sarà comunque di diversi milioni di euro". A Modena i più colpiti sono i ciliegi e i susini, seguono peri e meli. Mentre nel bolognese si sono riscontrati

#viaggionelvino Facciamo nostro l’invito di Luigi Moio, vicepresidente OIV a intraprendere un viaggio, non proprio virtuale, per l’Italia nel vino, in tempo di crisi. Per questo abbiamo creato un nuovo hashtag al fine di segnalare alcune etichette che il nostro Raffaele Mosca Master Sommelier  ha  gustato andando alla ricerca di qualche bottiglia in vendita online o  “ ripescata “ nella memoria dei suoi non pochi viaggi. Proprio come Moio ci suggerisce ,Raffaele Mosca è andato oltre la semplice descrizione gustolfativa, per descrivere il vitigno, il territorio, la storia che il vino racconta.. EPOMEO ROSSO 2017 -CRATECA Non solo sole, vento, calette isolate, acque cristalline e sorgenti termali, ma anche sentieri tra le macchie, allevamenti e terrazzamenti che s’arrampicano su di un monte, l’Epomeo, che con i suoi 789 metri d’altitudine costituisce la vetta delle isole Flegree. Chi conosce bene Ischia, sa che l’isola offre questo doppio scenario, che la tradizione marinara convive da sempre con quella pastorale e che i vini rossi rappresentano una parte consistente della produzione enologica locale. Per l’Ischia Rosso c’è anche una DOC apposita, ma l’altisonante Igt che prende il nome proprio dal monte offre vini altrettanto interessanti.  DEGUSTAZIONE Molto buono è l’Epomeo Rosso di Crateca, boutique winery che ha

“Passano i giorni, cresce la consapevolezza e la prudenza, ma senza panico e soprattutto – afferma Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza – i giovani stanno dimostrando di “reggere” l’isolamento forzato molto meglio di quanto ci saremmo potuti immaginare. L’impegno da parte delle scuole nel garantire in qualche modo la prosecuzione dell’attività didattica attraverso le piattaforme online, ma anche una maturità complessiva nell’affrontare l’emergenza ci stanno restituendo l’immagine di un’adolescenza più che confortante. La generazione “nata nell’ovatta” che, come quella dei loro genitori, non aveva mai dovuto affrontare emergenze vere, alla prova dei fatti sta dando un’ottima prova di sé.  Questi i nuovi dati: Il timore - Isolando le risposte arrivate tra il 5° e l’8° giorno dall’inizio dell’indagine, il timore aumenta – rispetto ai primi quattro giorni della rilevazione: gli “abbastanza preoccupati” sommati ai “molto preoccupati” passano dal 63,9% al 70,8%, ed il dato rimane pressoché costante anche nei successivi quattro giorni, se ci riferiamo alle risposte arrivate tra l’8° e il 12° giorno di rilevazione (70,6%).Il timore, comunque, aumenta con l’età del campione (molto preoccupato l’11,9% dei 14-16enni, il 13,3% dei 17-19enni e il 31,5% degli over 19enni) e in base al genere (molto preoccupato il 18,3% delle femmine vs l’8,3%

“Siamo aperti a un evento in autunno- dice il dg  VeronaFiere Giovanni Mantovani-. Una decisione presa di concerto con le rappresentanze delle imprese unanimamente convinte che Vinitaly è lo strumento per la promozione del vino italiano nel mondo. Veronafiere investirà di più sugli eventi di fine anno in Cina, Russia, Brasile e Usa appena le condizioni lo permetteranno”. Vinitaly rilancia  con la proposta di un evento che spezzi la sosta forzata per dare supporto al business a sevizio delle aziende , senza dimenticare l’estero su cui si concentreranno importanti investimenti. “La parola d’ordine- sottolinea Mantovani- dovranno essere business e comunicazione, è questo quello che vogliono i produttori ed è ciò che vuole il mercato. “Intanto confermate la “ Milano Wine   Week” ( 3-11 ottobre) e il “ Merano Wine Festival” ( 6-10 novembre)

Si chiama “Simposio” lo studio finanziato  da Regione Veneto per ridurre i solfiti nel vino effettuato dal Consorzio di Soave e i Dipartimenti di Biotecnologie e di Informatica dell’Università di Verona. Il sistema Simposio vuole essere uno strumento importante per aiutare gli enologi  durante le fasi di vinificazione per ottenere vini più sani, attraverso una migliore gestione dei  tanto temuti solfiti ovvero l’anidride solforosa (SO2)- E’ quindi un grande progetto di viticoltura sostenibile, di tutela del paesaggio e di innovazione che il Consorzio di Soave sta portando avanti assieme ad altri progetti delle Università di Padova, venezia e Verona. Ma in cosa consiste :“Grazie allo “Sviluppo di una architettura portatile per l’implementazione di modelli previsionali della shelf-life del vino Soave, sarà possibile prevedere la capacità di resistenza agli stress della conservazione e del trasporto del nettare, gestendo meglio l’impiego della solforosa in cantina- precisa il Consorzio-  Una modalità importante intrapresa per rendere il Soave uno dei vini bianchi più adatti all’affinamento in bottiglia, utile per la valorizzazione dei 33 cru riconosciuti recentemente dall’Unione Europea” Consorzio di Soave: www.ilsoave.com

“Potrebbe essere un’occasione unica per conoscere l’Italia del vino - afferma Luigi Moio Vicepresidente OIV - bere una bottiglia piemontese, toscana, campana, siciliana, e così via di tutte le nostre belle regioni italiane,  in questi giorni di crisi , offre l’opportunità di fare un viaggio virtuale per sapere qualcosa di più del territorio da cui proviene quel vino,  le caratteristiche pedoclimatiche e geografiche, l’azienda, il lavoro in vigna e in cantina.  Tutti elementi - continua il professore - che si trovano in un vino tali da differenziarlo da un altro prodotto: questa è la nostra grande ricchezza, la biodiversità data dalla grande varietà dei vitigni autoctoni di cui il nostro paese è un unicum e dalla straordinaria variabilità pedoclimatica della nostra meravigliosa penisola. E poi se il vino, la cui storia è da sempre legata all’uomo, è convivialità, benessere fisico e psichico perché negarlo? ”Assolutamente, ma non c’è il rischio, stando molto più in casa, di andare oltre al tanto raccomandato consumo consapevole, chiedo”. Andiamo per ordine dice Luigi Moio: l’OMS (organizzazione mondiale  della Sanità) in accordo con altre organizzazioni internazionali indica in 2/3 bicchieri standard la dose giornaliera consigliata per l’uomo e 1/2 bicchieri standard per la donna. Per bicchiere

Il 17° Trofeo Consorzio Vini di Romagna - Master del Sangiovese 2020, andato in scena il 23 Febbraio scorso a Casa Spadoni di Faenza nell’ambito di “Vini ad Arte”, ha visto trionfare il fiorentino Davide D’Alterio. Il sommelier toscano si è imposto nel corso di un’esuberante prova finale precedendo la parmense Maura Gigatti e, parimerito al terzo posto, due romagnoli: il faentino Riccardo Ravaioli e il ravennate Marco Saiani. I quattro Sommelier A.I.S. finalisti di questo 2020 erano emersi – da un pool di 12 partecipanti provenienti da Toscana ed Emilia-Romagna, le due regioni più significative per il Sangiovese - dalle prove scritte svolte in mattinata. Nel corso del pomeriggio è andata in scena la prova finale, che ha visto come di consueto la presenza di un nutrito pubblico rimasto favorevolmente impressionato e affascinato dalla preparazione e dalla maestria nei gesti dei finalisti.  Dalla prova finale è dunque emersa tutta la bravura e la professionalità di Davide D’Alterio, classe 1988. Sommelier dal 2010, attualmente lavora alla nota Enoteca Pinchiorri di Firenze (tre stelle Michelin). Non è un frequentatore abituale dei Concorsi, ma il suo amore e la sua passione per il Sangiovese, in tutte le sue sfumature, l’hanno portato a conquistare questo