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Rubrica di Emanuela Medi
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Aprile 2020

“ab ovo usque ad mala”,” dall’uovo alla frutta” è l’espressione di Quinto Orazio Flacco poeta romano della fine del primo secolo A.C che  descrive così il probabile menu degli antichi romani. Ma perché? Come dice Giovanni Ballarini accademico della Cucina Italiana” uovo e mela sono entrambi alimenti sferici e la sfera è la figura della perfezione.. e se  gli alimenti di origine animale aprono da sempre il rito dei cibi, la frutta lo chiude in una sequenza incredibile di sapori”. Nel mondo mediterraneo fin dall’antichità, la frutta è un cibo pregiato e ambito, mangiata a tutti gli stadi della maturazione. Al primo posto vi erano i fichi freschi, conservati o fermentati e poiché le credenze popolari allora come oggi accompagnano spesso gli alimenti, il fico bianco era di buon augurio, quello nero di cattivo .Vengono in sequenza gli alberi da frutto di buon auspicio, il nocciolo, il sorbo, il pero, il corniolo, la vite, in particolare il melo meglio le mele i cui semi attecchiscono molto bene nel terreno mediterraneo dandone molteplici varietà( mela rossa, rotonda, pesca, bitorzoluta). Un eredità non trascurabile se pensiamo che l’Italia produce 2. 000.000  di tonnellate di mele l’anno da cui ne deriva un reddito

Quali sono le  interazioni che stanno promuovendo il crescente interesse per il connubio vino-paesaggio? Senza dubbio, l’agire secolare del viticoltore che  ha costruito i paesaggi viticoli di cui oggi disponiamo, ma è anche vero che la contemplazione di un vigneto inserito in un bel contesto paesaggistico genera emozioni che si trasmettono in modo inconscio fino alla qualità percepita del vino. L’immagine obiettiva della fisicità del paesaggio, arricchita dalla scenografia del momento (colori, luminosità, volumi ecc.), porta a una percezione visiva che viene elaborata, immediatamente memorizzata e facilmente recuperata al momento dell’assaggio. La vista non è più soltanto un organo di percezione, ma diventa un elemento di giudizio in stretto collegamento con il gusto e con l’olfatto, il tutto trae però origine dal soggetto visivo, in questo caso il vigneto e il suo contorno. La solida relazione tra vino e paesaggio e, anche se spesso questa è inconsapevole, diventa  comunque di forte potere suggestivo e di sicuro vantaggio per il mondo vitivinicolo. Se la potenzialità espressiva di un bel paesaggio è elevata e in grado di guidare positivamente il degustatore, allora ciò si tramuta anche in un valore aggiunto conferito al vino e il suo surplus sarà pari alle emozioni che riesce a

L’ha definita FILIERA DELLA VITA, Teresa Bellanova Ministro delle  Politiche Agricole  il lavoro di imprese , coltivatori, distributori, associazioni che hanno garantito la filiera alimentare nel momento di crisi profonda del nostro paese causa il codivid-19 .Tema centrale  del discorso tenuto al Parlamento giovedì 16 le misure da adottare per rilanciare il comparto agroalimentare in particolare agricolo: una priorità che deve accomunare le politiche dei paesi della comunità europea. Nello specifico Teresa Bellanova ha detto” Le associazioni ci parlano di una carenza di manodopera stagionale tra le 270 e le 350mila unità. Sappiamo che migliaia di lavoratori stranieri, soprattutto dell’est, finora occupati nelle nostre campagne come stagionali, hanno fatto rientro nei loro Paesi .Nel nostro settore agricolo- ha specificato il ministro -trovano occupazione oltre 346 mila lavoratrici e lavoratori di ben 155 Paesi diversi che, con oltre 30 milioni di giornate lavorative ,rappresentano il 26,2% del totale del lavoro necessario per le nostre campagne. Una buona metà di costoro rappresentano una realtà ben integrata. Allo stesso tempo molti lavoratori invisibili, i cosiddetti irregolari-circa 600 mila- sono sottopagati e sfruttati, alla mercè di quella criminalità che chiamiamo caporalato  Per me mafia . Di costoro se ne deva fare carico lo stato

Che la cannabis, al di la delle tante e controverse ideologie, sia un pianta dalle molte e riconosciute attività, non ci sono dubbi e certamente vinosano.com non è sito adatto per discuterne. Interessante è per noi riportare, come nel libro, la sua  lunga storia di riconoscimento giuridico, economico e sociale. La prefazione del libro  è a cura di Raphael Mechoulam, leggendario scopritore del THC e considerato a livello internazionale come il padre della ricerca su cannabis e cannabinoidi.   Storia L’importanza economica attribuita alla Cannabis è testimoniata già nel 1600 quando, divenuta parte fondamentale del sistema economico del New England, del sud del Maryland e della Virginia per i suoi infiniti utilizzi, i contadini non solo erano stati obbligati a destinare parte della propria produzione, ma gli fu anche permesso di utilizzarla come metodo di pagamento delle imposte.  Ancora prima, nel 1533 in Inghilterra, Enrico VIII stabilì con una legge che per ogni 60 acri di terra i contadini dovessero contemplare un quarto di acro coltivato a canapa o lino, indispensabili per produrre attrezzature destinate alle navi della marina inglese.  Con la sua nota “teoria della cospirazione” espressa nel libro The Emperor wears no clothes, Jack  Herer  ha tracciato un quadro potenziale di quanto avvenuto dopo: agli inizi del 20esimo secolo i ricchi imprenditori americani identificarono la canapa ad uso industriale come una minaccia  che potesse sostituire alcune delle

La fascia premium, con un saldo positivo del 5% sui fatturati dei primi 10 player, è quella che cresce di più, seguita del segmento commerciale, cresciuto del 2% e dal segmento spumante dove i primi cinque specialisti registrano una crescita più contenuta (+1%).  Letti ora, i dati del 2019 presi in esame dallo studio Pambianco, sembrano quasi un ricordo. Se per il 2020 è impossibile fare previsioni, è infatti ormai certo che il giro d’affari del vino italiano sarà destinato a una contrazione piuttosto rilevante per le società più legate alla ristorazione e al canale horeca in generale, mentre chi opera nella distribuzione moderna dovrebbe riuscire a reggere l’urto. Ciò non toglie che l’ultimo anno sia stato positivo in termini generali, con il record storico dell’export italiano pari a 6,4 miliardi, e che questo si rifletta anche fra i leader di comparto. Secondo l’analisi di Pambianco sui fatturati dei primi dieci gruppi del vino tricolore (dati di pre consuntivo), la crescita è stata del 2% per le realtà di fascia commerciale e del 5% in ambito premium. Cantine Riunite & Civ si conferma leader assoluto con 624 milioni di ricavi, otto in più del 2018; il motore è stato rappresentato dalla

A conferma di un settore pesantemente colpito lo evidenziano i dati: 28 miliardi la perdita di fatturato prevista per il 2020, 50.000 le imprese a rischio chiusura, 300.000 i posti di lavoro “ in forse”. La Fipe ( Federazione Italiana Pubblici Esercizi) non molla a sostegno di un comparto fondamentale per il nostro paese. A corredo della riapertura di bar e ristoranti ( difficile per molte  piccole e medie aziende soprattutto a conduzione familiare) si prospettano nuove strade come il delivery e l’asporto. E sul take away autorizzato in Germania ,Francia, Gran Bretagna, Olanda e Scandinavia la Fipe lancia l’ennesima proposta al governo: consentire ai ristoratori italiani di vendere piatti pronti da asporto ai clienti, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento, esattamente come accade nella maggior parte dei Paesi europei.  Perché in Italia dovrebbe, al contrario, rimanere proibito?  “L’Italia ha mostrato agli altri Paesi come reagire in maniera efficace al Covid-19 dal punto di vista sanitario – commenta il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani – ma sulla fase 2, quella della ripartenza del mondo economico e produttivo, siamo ancora indietro.. È il momento di reagire , consentendo tra l’altro anche ai bar, ai ristoranti e agli

Una recente ricerca coreana ha esaminato la correlazione tra il consumo di alcool e la presenza nel cervello della beta-amiloide, una proteina che sembra avere un effetto tossico sui neuroni cerebrali e che potrebbe essere coinvolta nello sviluppo delle demenze e della malattia di Alzheimer.  Lo studio in questione fa parte di un progetto molto più ampio, finalizzato a identificare i determinanti di comparsa e di progressione del declino cognitivo. La popolazione oggetto di questo specifico studio era costituita da circa 400 soggetti, con un’età media di 71 anni, privi di segni di demenza al momento dell’indagine.  Gli autori, impiegando una combinazione di tecniche di imaging piuttosto raffinata (PET+MRI), hanno rilevato una significativa presenza cerebrale della beta-amiloide nel 35% dei soggetti che dichiaravano di non avere mai consumato alcolici e nel 19% di quelli che avevano invece dichiarato di consumare alcool moderatamente (da 1 a 13 drink settimanali): una differenza rilevante, e statisticamente significativa. Tale differenza risultava invece minore, e non più significativa sul piano statistico, confrontando gli astemi con i consumatori di più di 14 drink settimanali; è probabile che in  questo gruppo fossero presenti anche consumatori eccessivi, che potrebbero aver influenzato negativamente il risultato finale del confronto. “Nonostante sul reale ruolo della

Fluidità, souplesse, prevaricazione di ogni stereotipo varietale. Parlare del Bolgheri Superiore Le Gonnare di Fabio Motta come di un piccolo Masseto può sembrare retorico e un po' esagerato, ma che catturi il "genius loci" bolgherese non può negarlo nessuno.  Fabio, origini varesine, laurea in scienze agricole a Milano e una lunga esperienza alla corte di Michele Satta, di cui poi ha sposato la figlia, rappresenta il volto nuovo di un territorio che, dopo l’exploit degli anni 90' e dei primi duemila, si è un po' fossilizzato. Nel 2010 ha preso in affitto quattro ettari piantati a Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese, e ha cominciato a produrre il Bolgheri Rosso Pievi. Nel 2012 ha acquistato il vigneto Le Gonnare, dal quale trae l'omonimo vino a base Merlot con un una piccola percentuale di Syrah, vitigno tanto caro al suo maestro nonché suocero.  A distinguere il suo approccio da quello di molti suoi vicini è la ricerca della "trasparenza del legno" e la rinuncia a qualunque sotterfugio enologico. La fermentazione di Le Gonnare avviene in tini troncoconici senza l'aggiunta di lieviti, l'affinamento ha luogo in barrique perlopiù usate e l'utilizzo della solforosa è ridotto al minimo. Il risultato è un vino che evoca visioni carducciane. Il

Attraverso questo Osservatorio, Nomisma vuole aiutare le imprese nel momento della ripresa attraverso un monitoraggio continuativo sulle domande  e le trasformazioni in atto  e dimensionare gli effetti dell'economia legata all’isolamento a causa del Coronavirus, con l’obiettivo di definire azioni prioritarie per retail, industria e istituzioni A titolo esemplificativo alcuni dei punti messi a fuoco dall’Osservatorio Nomisma dedicato al lockdown. Spesa alimentare, salute e tempo libero: La prima rilevazione effettuata mette in luce che il 74% degli italiani ritiene giusto (anche se tardivo) il “blocco” nazionale e il 41% si aspetta un ritorno alle prime forme di normalità a maggio, per il 27% degli italiani, invece, bisognerà attendere giugno. L’Osservatorio, evidenzia, inoltre, che nelle ultime tre settimane solo il 14% è stato di buon umore, mentre il 43% ha vissuto alti e bassi a causa della situazione di incertezza e dell’isolamento. Il 41% si è detto preoccupato soprattutto per la salute dei propri cari. Lunga conservazione, ingredienti e multipack: come cambia il carrello Uno sguardo al carrello della spesa alimentare ha messo in luce che il lockdown ha inciso in modo determinante sulle preferenze degli italiani. In crescita gli acquisti di prodotti ed ingredienti: il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver dato più spazio a farine e lieviti,. Stesso

In relazione all’emergenza Covid-19 la Fondazione Edmund Mach e l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari di Trento hanno sottoscritto e reso operativo un accordo di collaborazione tecnologica con il quale l’ente di San Michele contribuisce a potenziare la capacità produttiva giornaliera diagnostica sui tamponi. Il protocollo, firmato dai direttori Mario Del Grosso Destreri e Paolo Bordon, si affianca alla collaborazione già iniziata nelle scorse settimane, concretizzatasi con la fornitura da parte di FEM di dispositivi tecnologici che consentono di velocizzare l’estrazione dell’ Rna del virus dai tamponi. L’attività analitica che verrà svolta a San Michele, vede coinvolti ricercatori, tecnologi e tecnici, per effettuare le analisi in stretto raccordo con il Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Ospedale S. Chiara. Un vero e proprio sforzo collettivo del Centro Ricerca e Innovazione FEM che analizzerà l’RNA estratto presso APSS per confermare la positività o la negatività dei tamponi che verranno restituiti alla stessa Azienda Sanitaria per la validazione finale dei risultati del test. “Nell’arco di pochi giorni - spiega il direttore generale, Mario Del Grosso Destreri- sono stati compiuti in FEM notevoli sforzi per convertire tecnologie e tecniche finalizzate ad attività di ricerca in ambiti differenti e metterle a servizio dell’emergenza che il territorio