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Rubrica di Emanuela Medi
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Maggio 2020

Le cantine della Franciacorta riaprono le porte ai visitatori: in piena sicurezza e nell’assoluto rispetto delle normative vigenti sarà possibile tornare a scoprire da vicino il nostro metodo e a degustare i nostri vini a diretto contatto con i produttori. Le visite in cantina si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni in materia di prevenzione e contenimento del rischio contagio Covid-19. Il visitatore dovrà essere dotato di propria mascherina e mantenere il distanziamento sia durante la visita guidata, sia durante la degustazione. Le modalità di accesso verranno indicate dalle cantine in fase di prenotazione e all’arrivo dei visitatori, che saranno tenuti a seguire le indicazioni ricevute. L'elenco delle Cantine aperte a partire a questo weekend, con le indicazioni per una visita in piena sicurezza è disponibile a questo link: https://www.franciacorta.net/it/news/2020/5/316_le-cantine-della-franciac

Millo gestiva le vite degli uomini da ere intere. Su questo pianeta aveva scelto una delle incarnazioni più elevate: il suo corpo flessibile e gradevole alla vista, veloce all'occorrenza , resistente e forte.. la forma migliore per vivere. Non che nel corso dei secoli non abbia conosciuto delle difficoltà: la più forte avvenne nel 1200 .. credendo che la sua congrega fosse collegata a forze avverse alla cultura dominante… furono massacrati a milioni.. la conseguenza fu che quando si sviluppò  la peste nera tramite i ratti… non c’erano più gatti per contenere lo sviluppo dei roditori.

E’ sempre più un bollettino di guerra: perdono tutti, ristoranti, bar, alberghi cantine, stabilimenti balneari.. per non parlare del turismo domestico tanto decantato ma già strozzato da mille regole. Non si sa più cosa inventarsi: l’enoturismo deve fare i conti anche con le molte cantine che preferiscono non aprire per le troppe regole all’interno, il turismo di montagna che non sa se si possono fare i pic nic e quante persone possono percorrere un sentiero, il turismo lento che diventerà lentissimo tanto da scoraggiare i più, gli stabilimenti balneari alle prese non più e soltanto con gli ombrelloni ma con tutti i certificati che attestano se si è parenti, amanti, amici o chissà chi, ora nel mirino dei cervelli degli stanziamenti , gli agriturismi la cui riapertura è stata fissata dal il 8 maggio ma già Ismea che a fare i conti è bravissima prevede una crisi senza precedenti per il 2020  di circa 970 milioni di euro, pari al 65% del fatturato. Questo è dovuto al crollo della domanda internazionale, con un 59% dei pernottamenti complessivi, che si traduce in mancati incassi stimabili in circa 700 milioni di euro.  Senza contare la mancanza della domanda interna con una perdita di circa 200 milioni di euro

Non poteva essere da meno il programma di Identità Golose  ricchissimo con la partecipazione di grandi chef: Philippe Léveillé, Christian e Manuel Costardi, Renato Bosco, Alfonso Caputo, Andrea Ribaldone con Enrico Marmo e molti altri ancora. Grandi professionisti che hanno dimostrato la volontà di reagire con fiducia ad un momento di straordinaria difficoltà.  Il nostro impegno è tornare ad accogliervi in piena sicurezza potendo contare su spazi ampi e sulla bella stagione che renderà ancor più gradevole scegliere un tavolo all’aria aperta, nel nostro dehors. Naturalmente vi aspettiamo anche a pranzo per gustare il menu estivo creato da Andrea Ribaldone e dal nostro resident chef Simone Maurelli con nuove e golose proposte studiate per l’asporto. Sarà un piacere tornare ad accogliervi in sicurezza, con un sorriso, in via Romagnosi 3! Abbiamo dovuto aspettare e pazientare, per lunghe settimane di lockdown, senza potervi accogliere nel nostro Hub. Ma ora, finalmente, ripartiamo con lo spirito che da sempre anima Identità Golose Milano e con la voglia di condividere serate piene di golosità. Ricominciamo, simbolicamente, proprio con il prestigioso ospite che aveva aperto il programma del secondo anno di via Romagnosi. Philippe Léveillé è un esponente della grande cucina francese che ha trovato in Italia una casa professionale e, poco dopo, anche familiare, grazie al legame instaurato con Daniela Piscini, già elegante e premurosa padrona di casa assieme al fratello Mauro. Così il Miramonti l’Altro di Concesio trova

…dove anche un vino può parlare di magia… Visita alla Fattoria Mantellassi, a Magliano in Toscana, per ammirare i luoghi e degustare i suoi vini.  .Pronti a ripartire! La voglia di girare il mondo, di esplorare "l’altrove” ci ha fatto trascurare le bellezze del nostro Paese, date per scontate e talmente a portata di mano da farci dire “prima o poi ci andrò”.  Lo stop forzato di questi mesi e la chiusura momentanea delle frontiere diventa ora una reale possibilità di conoscere tanti luoghi che ci siamo persi.  La Maremma, ad esempio, è una terra tutta da scoprire. culla di cultura e di storia, ricca di borghi affascinanti e di una campagna dalla terra scura e dai colori inimitabili. Una meta straordinaria, un microcosmo perfetto dove mare, collina e montagna si fondono insieme. Insomma, un panorama perfetto per vivere una bella avventura. Ma la Maremma è anche un luogo di realtà produttive importanti legate in particolare al vino come la Fattoria Mantellassi, che si trova in un borgo in provincia di Grosseto, a Magliano in Toscana, una piccola perla che sorge su una collina ricoperta di ulivi e che fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, associazione che opera per la valorizzazione

Proprio DI TUTTO DI PIU! Oltre agli effetti diretti del virus, la pandemia  non ha risparmiato i fumatori che  per far fronte allo stress, hanno aumentato il loro consumo di tabacco.   C’era da aspettarselo visto che per far fronte all’ansia, la solitudine, le norme restrittive  gli italiani e non solo, sono  ingrassati( in media 2kg), hanno fatto maggiore  ricorso a ansiolitici e benzodiazepine per il sonno,  associato ad un impatto negativo sulla loro vita quotidiana.   In occasione della Giornata Mondiale senza tabacco indetta per  il 31 di Maggio ,una ricerca condotta da Nielsen in 5 Paesi( Usa, Regno Unito, Italia, Sudafrica e India), commissionata da Foundation for a Smoke Free World tra il 4-14 Aprile, ha evidenziato come oltre i due terzi degli intervistati ricorra al tabacco e alla nicotina come strumento principale contro l’ansia e di questi il 40% ne abbia aumentato il consumo. Se l’aumento maggiore( 43%) è stato in America,  il nostro paese non è tra i più virtuosi collocandosi al terzo posto( 29%), ma  il dato che rende ancora più negativo l’impatto del coronavirus sui fumatori sono  le percentuali  raddoppiate se si prendono in analisi gli intervistati che sono risultati positivi al COVID-19 o che vivono

Il Movimento Turismo del Vino (MTV) nazionale e regionale quest’anno propone un’iniziativa innovativa e al passo con i tempi denominata CANTINE APERTE “INSIEME”, un evento che porta come sempre a contatto il pubblico con le cantine e tutte le persone che lavorano il vino con racconti di produzione e di degustazione. Cantine aperte è un evento ormai storico, 25 anni all’attivo, quest’anno diventa “smart, online e social” in attesa di poter ospitare quanto prima appassionati nelle cantine; oggi i produttori si raccontano in due giornate densa di incontri. Il 30 e 31 maggio i wine lovers si uniranno per un brindisi social, dirette di degustazioni e un grande fine settimana all’insegna del vino, tutto sotto l’hashtag ufficiale di #CantineAperteInsieme. La presidente Valentina Togn Presidente di MTV Trentino-Alto Adige ha esplicitato durante la l’intervista per la presentazione dell’evento che “Abbiamo ideato un’edizione speciale di Cantine Aperte, online, visto che l’evento non si potrà svolgere nelle modalità tradizionali. Sarà comunque un modo di restare in contatto con gli enoturisti, portando uno degli appuntamenti più amati direttamente nelle loro case e continuando a lavorare per la ripresa del settore enoturistico, non appena sarà possibile.” Tra le regioni italiane la capofila dal punto di vista organizzativo dell’evento

Crisi nera anche per questo settore che privato degli  eventi in piazza, dei ritrovi musicali, dei momenti di aggregazione estivi, rischia di perdere centinaia di posti di lavoro. Un interessante report  del Gambero Rosso  indica che anche il Financial Times” prefigura la difficilissima estate di food truck e affini alle prese con le criticità di una somministrazione che complica, per la sua natura intrinseca, il rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale. “In Italia- riporta l’articolo - la situazione preoccupa non poco gli addetti ai lavori, che lamentano peraltro di essere stati lasciati indietro, dimenticati dalle istituzioni a fronte di perdite stimate in circa 200 milioni di euro negli ultimi due mesi e mezzo di paralisi. Legato alla tradizione gastronomica italiana in tutte le sue varianti regionali, il cibo di strada dà oggi lavoro a 25mila operatori: delle 180mila attività di commercio al dettaglio in area pubblica censite da UnionCamere, infatti, il 18,5% è specializzato nella somministrazione di cibo e bevande. Di queste, sono 3500 le attività su ruota registrate (i cosiddetti food truck e simili) e 20mila le realtà che possono disporre di un gazebo su strada, afferenti alla categoria degli ambulanti (ma con licenza di somministrazione itinerante, che, vedremo, complica le cose). Tutti, dall’inizio del

Che le cose non andavano bene era prevedibile ma la stima effettuata dall’Area Studi Mediobanca non lascia dubbi su note evidenti di pessimismo visto che oltre il 50% per esattezza il 63,5 delle aziende subiranno un consistente calo di vendite  per il 2020  superiore al 10% . Percentuale analoga di perdita delle vendite nelle esportazioni  per le quali si stima una contrazione tra i 700 milioni un miliardo, di euro.. Pesano ovviamente il lockdown e la quasi paralisi del settore Horeca. Un poco meglio le cooperative legate alla grande distribuzione e piangono di meno i produttori di vini spumanti che se pur prevedono perdite di fatturato e contrazione dell’export , pensano di rifarsi con  i mesi legati alle festività Meglio per il Prosecco che nonostante tutto tiene per una politica di comunicazione meno legata alla ricorrenza e più  per un  prodotto  da consumarsi a tutto Tornando alle perdite sulle esportazioni i produttori  subiranno e già stanno subendo il calo in linea con la caduta del commercio mondiale-stima della World  Trade Organization. E il tanto sperato mercato interno?  Abbiamo sempre detto che i canali alternativi alla GDO seppur interessanti non avrebbero mai compensato le vendite  tanto da ipotizzare una perdita di 500 milioni di euro fino

Quasi 1 consumatore su 3 (31,8%) ha aumentato i suoi consumi di birra durante il lockdown e l’online è stata la modalità d’acquisto preferita in quarantena. Il dato emerge da un sondaggio esclusivo realizzato dall’Associazione Le Donne della Birra tra il 23 aprile e l’11 maggio.   COMUNICATO STAMPADalle 650 interviste raccolte online presso un campione selezionato di consumatori ‘esigenti’ di birra (elevata la presenza di professionisti del settore) è emerso che 6 consumatori su 10 (61,5%) hanno fatto acquisti di birra affidandosi al web: il 22,5% facendo ricorso a piattaforme di e-commerce e il 39% direttamente dallo shop online dei vari birrifici, pub o beershop. A seguire il supermercato, scelto dal 43,2% del totale intervistati, mentre prima si fermava al 36,2%. Il tutto ovviando alla chiusura dei locali pubblici, prima nettamente preferiti dal nostro campione nel 77,9% dei casi Nel bicchiere soprattutto artigianali italianeIl lockdown ha spinto inevitabilmente a cambiare le proprie modalità di acquisto facendo ricorso in modo massiccio all’online. Oltre a rivelarsi una modalità pratica ed efficiente in periodo di quarantena, l’e-commerce ha avuto anche il vantaggio di far scoprire ai consumatori nuovi prodotti. Quasi 1 consumatore su 2 (45,4%) ha affermato di aver cambiato (in parte o totalmente) abitudini