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Rubrica di Emanuela Medi
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Maggio 2020

“Siamo l’isola del vino sostenibile, al centro del Mediterraneo“, ha detto non a caso il presidente di Assovini Alessio Planeta , nel presentare l’edizione digitale di Sicilia en Primeur 2020. E che la Sicilia abbia fatto del biologico e della sostenibilità una vera e propria scelta vitivinicola  lo dicono i numeri con il 34% della superficie pari circa a 100 mila ettari di vigneto bio italiano e un risparmio ogni anno di 750 tonnellate di rame per i trattamenti. “Nell’ambito della Doc Sicilia – ha  detto  Antonio Rallo, presidente del Consorzio Sicilia Doc – sono state prodotte 95 milioni bottiglie, il 19% in più rispetto al 2018, con  il  Nero d’Avola  in testa   col +27%, seguita dallo Zibibbo,  con il +17%”. “Ma quello che ci preme - sottolinea ancora il presidente della Doc- è il +11% della menzione Sicilia da parte delle Doc territoriali: un obiettivo che ci eravamo prefissati nel 2012, quando abbiamo dato vita alla Doc Sicilia”. Una produzione globale importante sui 430 milioni di litri, stabile nell’ultimo quinquennio. Una vendemmia di qualità- sostengono gli enologi della Doc con vini bianchi e rossi ricchi di profumi, corpo, struttura e non eccessivamente alcolici.. Annata eccezionale per Grillo , Catarrato e Nerello Mascalese al top per freschezza e acidità, senza tralasciare la grande

E’ il primo  super-archivio italiano dei dati clinici, diagnostici, terapeutici e dei campioni biologici relativi agli oltre 1500 pazienti COVID-19 ricoverati fino ad oggi nell'Ospedale San Gerardo di Monza e in quello di Desio e che verrà aggiornato costantemente nel tempo Il database pemetterà di descrivere la storia naturale della malattia, della sua evoluzione clinica e modalità di diffusione.  Allo stesso tempo è stata creata, su iniziativa di Andrea Biondi, professore ordinario del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, con l'Ospedale, una bio-banca per la raccolta del materiale biologico residuo derivante da tamponi e prelievi dei pazienti. Obiettivo della bio-banca è supportare la ricerca biologica e genetica per ricostruire la patogenesi della malattia, migliorare i test diagnostici, sviluppare nuovi farmaci. La bio banca ha già destato l’interesse di enti di ricerca internazionali tra cui lo statunitense National Institute of Health Tra i campi di indagine: l'identificazione dei fattori di rischio per la mortalità intra-ospedaliera , la valutazione d'impatto di un indice di fragilità , anomalie nel sistema della coagulazione , l'individuazione di determinanti genetici dell'infezione e l'identificazione di una relazione tra età, sesso e presenza di altre patologie e il rischio di insorgenza della malati

Sarà la rima piattaforma eventistica digitale dedicata al mondo del vino italiano il “ cuore” della manifestazione che collegherà10 sedi internazionali quali Londra, Monaco, Mosca, Pechino, Shanghai, Hong Kong, New York, San Francisco, Miami e Toronto, dove le aziende potranno presentare i loro prodotti ai mercati di riferimento direttamente dall’Italia con il supporto della tecnologia, superando così le limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19. MWW diventa la più innovativa manifestazione di sistema del mondo vitivinicolo. Forte dei numeri significativi conseguiti lo scorso anno (più di 300 eventi, oltre 300.000 partecipanti, 1.500 aziende coinvolte e più di 300 locali attivati in tutta la città),   torna la terza edizione della più grande manifestazione vinicola milanese, che si terrà dal 3 al’11 di ottobre prossimi. Un format di Federico Gordini prodotto dalla Format Division di SG Company con l’obiettivo, ancor più ambizioso, di fare del capoluogo lombardo, al pari di quanto già avvenuto per altre eccellenze come la moda e il design, un hub per la promozione della cultura del vino a livello internazionale “Se la realtà cambia,– dichiara Federico Gordini, Presidente di Milano Wine Week – dobbiamo cambiare anche noi . Durante il lockdown abbiamo deciso quindi di metterci in discussione modificando il

È una ricetta poverella legata al ricordo di una storia d’amore appassionata svelata da un’espressione, un gesto, una frase raccolti anzi quasi spiati in una sera magica che eravamo andati a guardare i pescatori che rientravano. Ancora mi emoziona quando riaffiora. Ero ragazzina e Teresa, che vendeva il pesce in una botteguccia poco lontana dalla spiaggia di Cetara, mi  spiegava  inesperta di come a Livorno la sua mamma faceva il brodo di sassi. Teresa era sposata con uno di Cetara, ruvido irsuto abbronzato come un saraceno e pazzo pazzo di lei. Lei veniva dalla costa toscana, bionda delicata bella come la Venere del Botticelli. E non si capiva come c’era capitata sulla spiaggia di Cetara a scapuzziare le alici con le altre mogli e mamme e ragazzini, secondo un’abitudine antica che non s’usa più perché di alici, che n’era pieno il mare, non ce n’è più tante da occupare famiglie intere a lavorare pure la notte. Arrivavano le Cianciole e l’odore del pescato riempiva la spiaggia e tutto il paese fino a sotto la montagna. Grida e risate rimbalzavano dalla spiaggia ai vicoli, alle case in attesa, alle lampare, alla luna. “Puzzo di pesce” si schermiva Teresa civettuola tirando su

Vuole essere un segnale simbolico di vicinanza a tutti i suoi clienti del canale HORECA la decisione  del Gruppo piacentino  di regalare 6.000  bottiglie della Limited Edition de Il Gutturnio e de Il Poggiarello che insieme a L’Ortigo fa parte della famiglia deGLI Spaghi . In particolare Il Poggiarello porterà sul collarino tricolore: #Noi ci siamo Da lunedi 18  i rappresentanti commerciali di F&P riprenderanno la loro attività direttamente “ sul campo” per tornare alla normalità totale dell’HORECA, per il momento iniziata con il delivery e con il take away. Non solo ,con l’iniziativa” Siamo gente che non molla, ci rialzeremo “il Gruppo ha lanciato una raccolta per cerare un Fondo per il Commercio al fine di sostenere le piccole attività piacentine in difficoltà. La raccolta si racconta nelle T-Shirt prodotte.

“Siamo sicuramente in grado di assorbire il contraccolpo del lockdown che ci sta insegnando molte cose a partire da nuove modalità di vendita”  Non vede proprio nero Alessandro Vella Direttore Generale della Cantina Produttori Valdobbiadene, territorio vocato alla produzione del Prosecco Superiore DOCG, cui aderiscono 600 soci dalla lungimirante mentalità associativa (è stata fondata nel 1952 da 129 soci viticoltori), capacità produttiva (13 circa milioni di bottiglie nel 2019) che tra tecnologia, innovazione e sostenibilità ha speso negli ultimi 20 anni, ben 40 milioni di euro  “ In questi giorni con il Consorzio-dice Alessandro Vella- stiamo discutendo  cosa è più opportuno: vendemmia verde, rese più basse, valutazioni commerciali in termine di nuovi canali di  vendita a fronte di un possibile calo di consumi”. Parliamo di produzione chiedo, come è andato il 2019 per la vostra Cantina ”. E’ stato un raccolto scarso causa le condizioni climatiche con piogge e molto caldo in estate, per cui l’uva raccolta è stata di 122 mila quintali a fronte di un potenziale 160 mila   che potremo raggiungere con la vendemmia del 2020. Andremo quindi incontro a un possibile pareggio ma avendo lavorato bene con prodotti di qualità,  un export che ha premiato il Prosecco DOCG, investimenti

Secondo l’indagine  dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor realizzata ad Aprile su un campione di 1000 consumatori di vino , solo il 23% degli italiani( in prevalenza donne del sud che hanno perso il posto di lavoro) andrà meno al ristorante, a fronte di un 58% che non cambierà nulla, fatte salve le norme di sicurezza. Non manca un 10% che spenderà di più per effetto” rivalsa” in beni voluttuari, come il vino. Ma  gli occhi sono puntati su HORECA” che con la riapertura del 18 maggio,  un canale che vale 6,5 miliardi di euro l’anno,  tra i più penalizzati dall’emergenza- come osserva il direttore generale di Veronafiere Alberto Mantovani- possa ri prendere il proprio cammino, visto che vino, accoglienza  e ristorazione sono il primo fattore distintivo del nostro paese nel mondo, con una media di 18 mila buyer italiani dell’Horeca dei quali 2/3 legati  alla  ristorazione” Per il responsabile dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini: “Il ruolo della ristorazione e gli effetti del lockdown sulle vendite di vino – sia in Italia che all’estero – sono anche desumibili dalle giacenze a fine aprile di quest’anno, che evidenziano le penalizzazioni subite da alcune blasonate denominazioni che trovano nell’horeca il principale canale di commercializzazione.

“Il fatto che il caffè espresso e i caffè siano protagonisti di tanti libri è testimonianza del valore sociale e culturale di una bevanda protagonista della vita quotidiana degli italiani- dice Giorgio Caballini di Sassoferrato Presidente del Consorzio  Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale “ Non solo bar dove viene consumata la bevanda più amata degli italiani ma Il nostro paese e non solo il nostro  è costellato dalla presenza  di caffè storici, caffè letterari  dove da sempre scrittori, giornalisti, lettori,   ma anche persone di tutte le età, donne, uomini amano incontrarsi in luoghi confortevoli, dove la cultura non è  nozionismo ma scambio di idee accessibile e tangibile. E quale luogo ideale per questo binomio caffe e cultura se non il Salone Internazionale del Libro di Torino( 14-17 Maggio, in live streaming) dove, non è un caso  ci sia sempre stato uno spazio intitolato “Caffè Letterario”  E’ così che il Consorzio di tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale vuole omaggiare il Salone del Libro e il caffè espresso italiano. Caffè Pirona a Trieste Il debutto fu segnato  nel 2018 con “Nuvola Lavazza. Cultura d’impresa e trasformazioni della città”, un libro che racconta l’impegno della famiglia Lavazza per lo sviluppo culturale ed economico della società

Per favore non paliamo di assembramenti ma capiterà con il caldo di bere un bicchiere di vino, la sera, in piacevole compagnia: due,tre..ben distanziati! Sete, tanta sete la mattina dopo. E’ questo l’effetto più visibile e immediato della disidratazione che avviene quando si è bevuto molto. L’alcool infatti è un potente diuretico che porta a urinare più del normale con conseguente perdita di molti nutrienti essenziali come vitamine e sali minerali. La disidratazione causata dall’alcool può anche aumentare l’acidità nello stomaco e nell’intestino, causare bruciori alla gola e alla bocca dello stomaco.Attenzione ai diabetici in quanto molto alcool può portare a produrre troppa insulina con conseguente calo di zuccheri nel sangue. Bere alcool ma non di giorno – raccomandano gli esperti – meglio la sera facendo attenzione a mantenere il corpo sempre idratato con assunzioni frequenti di acqua che può aiutare a minimizzare l’effetto di alcool nel corpo.E le temperature? Vini bianchi:ne troppo caldi ne ghiacciati. La regola per i vini giovani e secchi la temperatura di servizio varia dai 6 agli 8 gradi C salendo a 10-12 per quelli prodotti con metodo Charmat.I vini rossi vanno serviti più caldi dei bianchi che hanno maggiore acidità e ovviamente meno

L’azienda Agricola Montalbera nasce nei primi del Novecento ed affonda le radici nei territori di Langa e Monferrato. La famiglia Morando si occupa di vino da sei generazioni e possiede 175 ettari di vigneto a Castiglione Falletto (CN) specializzati a Nebbiolo, a Castiglione Tinella (CN) per il Moscato e Castagnole Monferrato (AT) dove si coltiva il Ruchè, ovvero il 60% della produzione. I terreni sono collinari e disposti in maniera circolare ed il suolo è prevalentemente argilloso- calcareo con esposizioni variabili. Monferrato 82 ettari di vigneto specializzato a Ruchè, Barbera e Grignolino. Età delle vigne compresa fra i 7 e 30 anni con allevamento a guyot basso e raccolta manuale. Il fondovalle è coltivato da nocciola piemontese. Castiglione Tinella - Langa 15 ettari di vigneto in un unico appezzamento a 408 m.s.l specializzato in Moscato d’Asti, Barbera e Chardonnay.  Questo è il luogo di origine dell’azienda, dove si produce il Moscato d’Asti DOCG San Carlo che prende il nome dall’antica chiesetta di San Carlo, a pochi metri dalla casa natale di Enrico Riccardo Morando, il capostipite della famiglia. Negli anni ottanta vengono acquisiti nuovi terreni prevalentemente a Ruchè, vitigno originario dell’Alta Savoia e diffuso negli anni ’70 dal parroco Don Cauda. Autoctono dell’astigiano, nel Monferrato trova massima espressione,