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Rubrica di Emanuela Medi
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Giugno 2020

Si chiamano  SOLA( sustainable ,organic ,loww-alcohol ,alternativi)  la categoria emergente tra i  giovani  consumatori di vino :è uno degli aspetti più interessanti emersi  dal sondaggio realizzato a metà marzo da   Wine Intelligence, società inglese specializzata in indagini di mercato su un campione  di mille persone tra consumatori di vino e operatori In Italia su una popolazione adulta di 49,7 milioni, i consumatori di vino sono 34 milioni, di questi il 90% beve almeno una volta al mese( regolari) mentre i consumatori settimanali sono 27,9 milioni.  Ed è proprio la fascia di età tra i 18-34 anni quella più disposta ad esplorare stili diversi, anche se a  onor del vero da molti anni si è affermata la tendenza per il biologico e naturale, terminologia contestata da non pochi enologi . Ma quello che emerge con maggiore evidenza è l’aspetto salutistico, ambientale e sostenibile quest’ultimo legato ai valori culturali del vino e del luogo da cui proviene . Se quindi i vini senza solfiti hanno il più alto indice di opportunità, il biologico di riconoscibilità, è l’aspetto naturale  a prevalere “ Entrambe le categorie- afferma Pierpaolo Penco manager per l’Italia di Wine Intelligence- del biologico e del senza solfiti rappresentano una

Ben venga la ricerca e nel caso gli studi dell’Università di Teramo che a firma del Prof Francesco Calzarano  titolare del Corso di Laurea in Viticoltura ed enologia ha trovato una soluzione interessante per il mal d’esca, malattia che interessa un gran numero di viti su tutto il territorio nazionale. Foglie striate e carie bianche (un fungo che rende poroso e fragile il legno) hanno come conseguenza la minore produzione vinificabile e  la minore durata della pianta nel tempo con innegabili danni economici E’ proprio dal maggiore contenuto di calcio nelle foglie di viti malate asintomatiche rispetto le sane   che è partita l’osservazione del titolare Prof Calzarano per mettere a punto una miscela di fertilizzanti fogliari contenente calcio, magnesio ed estratti algali, questi ultimi utilizzati per immettere tutti gli elementi all’interno delle foglie."I risultati delle prime applicazioni effettuate in Abruzzo e in Emilia Romagna sono stati particolarmente incoraggianti". E’ quanto ha detto a AgroNotizie il Prof Calzarano. "In tutte le prove sperimentali le viti trattate con la miscela durante la stagione vegetativa, dalla fase tralcio 10 centimetri alla pre-chiusura grappolo, diminuivano significativamente la manifestazione dei sintomi sulla chioma  che, apparivano completamente sane  in grado di produrre  grappoli in quantità e qualità comparabili a quelli delle viti sane". E’ interessante

Non vuole essere solo un gioco di parole se la Cantina Ilatium  ha chiamato Forziello  un rosso IGT 2013 che  oltre a dare  emozioni e sensazioni piacevolmente  fruttate unisce un corpo e una profondità figlio della tradizione dell’Amarone. La Cantina Ilatium di Mezzane di Sotto possiede 44 ettari vitati di proprietà in provincia di Verona, suddivisi nei comuni di Mezzane, Illasi, Grezzana in Valpolicella allargata e San Pietro in Cariano nel territorio della Valpolicella classica .Il Forziello rosso IGT Fatto con tre dei vitigni autoctoni della Valpolicella quali Corvina, Casetta e Croatina divisi per le stesse percentuali, vendemmiati a mano e prodotti dai vigneti coltivati a guyot su un terreno calcareo-argilloso a Mezzane di Sotto e nella Valle d’Illasi a circa 250-350 metri sul livello del mare. Vendemmiato tra fine settembre e i primi di ottobre, le uve vengono fatte “appassire” nel fruttaio come si usa per il fratello maggiore l’Amarone al fine di ammorbidire i tannini, il periodo però è più breve di circa 40-50 giorni. L’affinamento viene fatto in botti di legno da 225-500 lt di quercia francese e americana di terzo passaggio per circa 12/15 mesi, seguono 9 mesi di affinamento in bottiglia. Forziello rosso IGT 2013 in degustazione

Se nella città di Roma operavano veri e propri panifici di produzione industriale a Pompei esistevano, anche se su scala ridotta, numerosi forni perfettamente attrezzati. E con lo studio di queste antiche panetterie gestite da modesti lavoratori e con gli affreschi nelle case delle persone comuni che possiamo comprendere gli orizzonti nuovi che e storia dell’arte a lungo considerate scienze separate, possono aprire lavorando insieme.  Antico Pane ritrovato a Pompei Attraverso lo studio di oggetti di vita quotidiana appartenuti a uomini e donne comuni, l’archeologia ha contribuito a rendere la storia una disciplina molto più concreta e capace di farci comprendere davvero la vita degli antichi padri, permettendoci di ricostruire anche  microstorie di uomini e donne del passato. Poiché le scienze storiche sono volte ad indagare il tempo passato non solo attraverso lo studio di documenti scritti, atti ufficiali e fonti politico-militari, ma anche con tutto ciò che l’archeologia può ritrovare. Come sottolineato anche da Bandinelli, gli storici ed archeologi “non possono fare a meno gli uni dagli altri”. Grazie allo studio dei forni rinvenuti nella città vesuviana sappiamo come si svolgeva l’attività quotidiana dei panifici dell’epoca antica negli aspetti più minuziosi. Laddove normalmente l’opificio si divideva su due livelli, era guarnito di

L'Anag, Associazione nazionale assaggiatori grappa ed acquaviti, ha confermato la selezione del 37° Premio Alambicco d’Oro  il 14 giugno a Bellaria Igea Marina (Rimini) dove assaggiatori provenienti da tutto il mondo  hanno valutato i campioni di grappe, acquaviti d’uva e Brandy in gara. I risultati saranno resi noti in luglio, con l’assegnazione delle medaglie Best Gold, Gold e Silver e dei due premi speciali che da alcuni anni accompagnano il concorso: quello riservato alla distilleria che avrà ottenuto il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie ricevute da prodotti propri e da quelli distillati per conto terzi; e “Il vestito della grappa”, riservato alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma . .Le categorie del Premio Alambicco d’Oro 2020 sono state ancora nove, con prodotti in arrivo da distillerie e aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” ottenute con le loro vinacce, da distillerie esterne. Le grappe sono state divise nelle categorie: giovani; giovani aromatiche (provenienti da vitigni aromatici); giovani ed aromatiche che hanno subìto permanenza in legno e aromatizzate. Quattro, invece, le categorie per le acquaviti d’uva: giovani; giovani aromatiche (provenienti da vitigni aromatici); giovani che hanno subìto permanenza in legno e aromatiche che hanno subìto permanenza in legno. Il concorso conta

50 milioni di euro quanto destinato a quei produttori di vino per la distillazione di vini generici per smaltire il surplus di scorte in cantina. Il via libera è  della Conferenza Stato Regioni al decreto delle Politiche Agricole relativa alle misure di crisi per la campagna 2019/2020. Esclusi i vini Dop e Igp, l’aiuto è fissato per i produttori a 2,75 euro per per centuale in volume di alcole per ettolitro, in pratica 30 euro / ettolitro nel caso di vini tra 11/12 gradi. “ Ricavi talmente insufficienti che non ricoprono i  costi di spesa” : è la lamentela più frequente. Eppure la giacenza c’è: secondo i dati di Cantina Italia il nostro paese detiene in giacenza 9,4 milioni  di ettolitri di vino da tavola pari al 20% del totale nazionale con tre regioni  Emilia Romagna, Piemonte e  Puglia  in testa con le giacenze maggiori di vino da tavola.. Per molti operatori non si tratta di giacenze ma di vino invenduto che sarà ritirato entro l’anno. Per altri potrebbe rivelarsi un autogol  in quanto le quote sono troppo basse e potrebbero avere l’effetto inverso. Distillazione di crisi allora per chi? probabilmente per le non poche imprese che stoccano vino sfuso per darlo

Quinta tappa: i dipinti delle lunette lato est ed angolo sud del Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze saranno restaurate da RIGONI ASIAGO che con questo ulteriore intervento conferma la sua  particolare attenzione  alla salvaguardia del patrimonio artistico italiano. Un tempo i grandi mecenati si identificavano nelle illustri e nobili casate, oggi e per fortuna sono spesso le grandi aziende e industrie a cogliere il valore dei tanti beni culturali che senza il loro intervento andrebbero perduti. E pensare che l’Italia detiene il più grande patrimonio artistico del mondo!  la famosa azienda veneta leader nella produzione biologica di miele,confetture e creme di nocciola,  dopo  aver sostenuto nel 2015 l’importante intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del prestigioso  Palazzo di Brera a Milano), nel 2016/2017, il restauro dell’originale della statua di San Teodoro (il primo Patrono di Venezia) in Palazzo Ducale, nel 2018 il restauro della fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia a Roma, nel 2019 il restauro della Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone a Matera ,ha deciso di proseguire il percorso della valorizzazione dei beni culturali con Firenze. Un intervento particolarmente significativo per la città che assume anche il significato concreto di

Con 12 etichette premiate in rappresentanza delle migliori produzioni di tutt’Italia nelle due categorie: olii extravergine e extrvergine DOP E IGT, si è conclusa la XXVII EDIZIONE dell’Ercole Olivario Categoria e.v.o. Dop Fruttato Leggero 1° Classificato - Il Notturno Di San Francesco – Dop Umbria dell’Azienda Agraria Simona Ciarletti, di Manciano di Trevi (Pg), Umbria Categoria e.v.o. Dop Fruttato Medio 1° Classificato - Agrestis Nettaribleo - Dop Monti Iblei della Agrestis Società Cooperativa Agricola di Buccheri (Siracusa), Sicilia 2° Classificato - Titone – Dop Valli Trapanesi dell’Azienda Agricola Biologica Titone di Trapani, Sicilia 3° Classificato - Trappèto di Caprafico Dop Colline Teatine dell’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Chieti), Abruzzo Categoria e.v.o. Dop Fruttato Intenso 1° Classificato - Olio Iannotta – Dop Colline Pontine dell’Azienda Agricola Iannotta Lucia di Sonnino (Latina), Lazio 2° Classificato - Letizia - Dop Monti Iblei dell’Azienda Rollo di Ragusa, Sicilia Categoria Extravergine Fruttato Medio 1° Classificato - Tenute Librandi delle Tenute Librandi di Vaccarizzo Albanese (Cosenza), Calabria 2° Classificato - Teti Colline Salernitane dell’Azienda Torretta Srl di Battaglia (Salerno), Campania 3° Classificato - Torchia dell’Oleificio Torchia di Tiriolo (Catanzaro), Calabria Categoria Extravergine Fruttato Intenso 1° Classificato - Mater Olea Elegante dell’Azienda Mater Olea S.R.L. di Prossedi (Latina), Lazio 2° Classificato - Profumi di Castro dell’Azienda Agricola Adriatica Vivai di Fasano (Brindisi),

La processione La ricetta Rosalia per il battesimo del picciriddu di Agatina la sorella, si era incaricata di preparare ogni cosa. Agatina aveva già tre masculi agitati come puledri da domare e quest’ultimo nato da allattare. Avevano deciso tutti di famiglia di fare il battesimo proprio nel giorno della processione di Santa Maria delle Grazie, lì all’Isola delle Femmine. Il parroco aveva acconsentito con difficoltà per via delle funzioni religiose di quei giorni. Ma poi si fece persuaso per l’insistenza di Rosalia, che poi pure mezzo parente era per parte di madre. A lei nessuno mai poteva negare niente. Ci sapeva fare. A tutti gli pareva portasse buono avere la benedizione della Madonnina il giorno della processione quando la portavano a braccio col manto prezioso e la corona. Questa Madonna proteggeva i pescatori. Dicevano gli anziani che la statua era stata trovata davanti alla porta della casa di uno di loro. E naturalmente ciascuno vantava che era stata proprio la casa dei suoi antenati. Con casette e barche sulla spiaggia tutti vivevano lì da sempre e tutti pescatori erano stati, fuori dello zio emigrato in America dove aveva orgogliosamente aperto un ristorante. Rosalia tutta casa accunzava con fantasie di reti

Un bicchiere di vino è salvifico per la salute, può servire anche a controllare i problemi di obesità, frenando l'accumulo di grassi nel fegato e nell'organismo, trattenendo la glicemia bassa presente nel sangue, aiutando anche coloro che hanno un alto livello di colesterolo. Ma, secondo numerosi studi psicologici, è stato anche una fenomenale alimentatore di positività e di ottimismo, importantissimi in una fase così delicata come è stata quella dell’emergenza coronavirus. Non è un caso che secondo la ricerca realizzata dall’Associazione “Donne e qualità della vita”, guidata dalla dottoressa Serenella Salomoni in collaborazione con il movimento “Io sto con il made in Italy” presieduto da Klaus Davi (giornalista, opinionista), al di là degli studi scientifici sulle  capacità protettive del vino ,resta il fatto che questo prodotto abbia una fondamentale funzione terapeutica a livello psicologico. Nei mesi di lockdown forzato gli italiani, pur gravati dalle difficili condizioni economiche, hanno comunque continuato a bere e acquistare vino, nonostante tutto. Secondo gli esperti che hanno condotto lo studio, realizzato su 625 italiani, uomini e donne tra i 25 e 65 anni, il vino continua a essere un toccasana importantissimo per il fisico e per la mente: in primis, per il 65% del campione,