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Rubrica di Emanuela Medi
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Giugno 2020

Evviva il Lambrusco, allegro, vivace e in questo caso evviva la birra per una estate che tutti vogliamo almeno serena ed è quanto propone  Cantine Ceci  pronta a regalarci due prodotti cui non manca un packaging accattivante e ..allegro Sono “Birra Di Parma Flower Edition” e “Bruno e le rose” le nuove creazioni firmate dalla cantina emiliana che accompagneranno la voglia  di ripartenza degli italiani nei prossimi mesi. “Birra di Parma Flower edition” come racconta il nome stesso, è un’edizione limitata dedicata alla natura e ai suoi colori. Fedele al suo stile raffinato e deciso questa bionda fresca e profumata, racchiude tutta la ricchezza di aromi e sensazioni che solo il nostro paese sa dare. Blanche Ale ad alta fermentazione non filtrata e non pastorizzata, all’aspetto si presenta dorata con schiuma bianca compatta e perlage fine; all’olfatto spicca la scorza d’arancia in primo piano, a cui seguono crosta di pane e cera d’api sul finale; al palato è fresca e dissetante con un iniziale sentore di scorza d’arancia seguìto da miele e malto a cui si aggiungono note di coriandolo per arrivare al finale piacevolmente fresco di zenzero e luppolo L’altra novità firmata Cantine Ceci è il rosé “Bruno e le rose”. Dopo il successo del

E’ il momento dei Consorzi  battistrada della ripresa agroalimentare del nostro pase e certamente non sono da meno i Consorzi di Tutela in rappresentanza di centinaia di soci di aziende vitivinicole. Una ripresa che non può prescindere dalla tecnologia e quindi dalla innovazione  E’ il caso  della Cantina Produttori di Valdobbiadene , tra le realtà più rappresentative della denominazione Prosecco Superiore DOCG, che ha installato  ed è entrato in funzione  in queste ultime settimane il secondo impianto fotovoltaico che fornisce energia pulita. Una tecnologia  volta a migliorare  la qualità delle uve dei 600 soci su 1000 ettari di vigneti, concentrati in gran parte nelle zone più pregiate dei disciplinari di produzione del Prosecco Superiore DOCG Il nuovo impianto composto da 1548 pannelli è installato sul tetto del nuovo polo logistico, inaugurato a maggio del 2018  con una potenza nominale di 495,36KWp e una produzione stimata annua di circa 520.000 KW/h. L’impianto realizzato da Upsolar renderà autosufficiente il polo logistico, alimentando il lavoro dell’avveniristico magazzino automatizzato, interrato fino a 14 metri di profondità per integrarsi nel territorio Patrimonio Unesco, e in grado di ospitare 7 mila pallet gestiti da 2 trasloelevatori e 5 navette. Il magazzino è una vera e propria cattedrale tecnologica, fiore all’occhiello

Molto della partita per rilanciare l’economia del Paese dipende dal turismo e più che mai come quest’anno le tante formule hanno nei piccoli comuni, nei borghi, nella riscoperta del territorio il loro punto di forza. Che poi si chiami turismo lento, turismo esperienziale o altro non importa perché se piccolo è bello certo all’Italia non mancano le offerte di grande visibilità.  Piu che mai di attualità il rapporto “ Piccoli Comuni e Cammini d’Italia”,  redatto dalla Fondazione Symbola guidata da Ermete Realacci insieme a Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia locale dell’Anci) che ha presentato un elenco di 44 itinerari identificati nel 2016 dal Ministero dei beni Culturali ,che nel tempo aumenteranno di numero disposti lungo circa 15.000 Km parte della Via Francigena più conosciuta come la Via dei Pellegrini che dal nord arrivavano a Roma per visitare i luoghi  santi.  Il percorso attraversa 1.435 comuni di cui 944 piccoli e incontra 2.000 beni culturali e 179 Dop/Igp, di cui l’86% nei piccoli Comuni che si caratterizzano per una popolazione inferiore a 5.000 abitanti . Un matrimonio di bellezza e di economia questo tra Cammini e Piccoli Comuni visto- come evidenzia Coldiretti- che il 92% dei prodotti Dop e Igp

In Francia sono un piatto quotidiano, in Italia si consumano per lo più durante le feste natalizie. Considerate una leccornia in realtà il mercato offre una grande scelta di prezzi, pezzatura e produzione: le più famose le ostriche Gilllardeau ( le belon)  e le bretoni marennes dalla forma rotondeggiante le prime, triangolari le seconde, senza dimenticare quelle dalla forma allungata che i francesi dividono in spèciales e fines Ma è il gusto a fare la differenza: morbido le belon, più sapido e forte, le allungate. E se i francesi dettano legge, i primi  a considerarle un piatto raffinato furono i Romani che addirittura inventarono gli allevamenti , cultura ripresa dai vicini d’oltralpe che ben presto si sono resi conto del continuo e dannoso saccheggio dei banchi naturali. Raffinate e ecologiche si perché aiutano a ripristinare l’ecositema grazie alla loro capacità di filtrare l’acqua di mare. E ora veniamo a quello che maggiormente interessa: come aprirle e gustarle.  Se non volete rovinarvi irrimediabilmente le mani esiste un apposito coltello dalla lama corta e tozza che, inserito nel punto adatto, recide il muscolo e apre le due valve. Esistono poi le ostriche bucate e tappate da un leggero strato di cera che

Se emergenza è stato il sentimento e la parola più usata nella comunicazione dei Consorzi di Tutela DOP  e IGP durante la pandemia ,ora è il momento di invertire la rotta con una comunicazione  creativa ma soprattutto fattiva.  Se ne è parlato mercoledi 17 giugno in un webMeting organizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con oriGin  Italia, Feederdoc e i Consorzi di Tutela, in occasione del lancio del nuovo Portale. Mauro Rosati Direttore  della Fondazione Qualivita in apertura del WebMeeting, l’ha definita una grande forza d’urto: è il sistema delle Indicazioni Geografiche con numeri di tutto rispetto” Abbiamo contato – ha detto-554 siti ufficiali di indicazioni geografiche, 400 account ufficiali, 56 milioni di utenti che vengono raggiunti nel mondo attraverso la comunicazione digitale, 2,1 milioni di menzioni di utenti legate alle indicazioni geografiche  che si interfacciano nel mondo  quotidianamente ,ogni giorno  I milione di persone scrive in rete di indicazioni geografiche , 210 eventi nazionali che attirano milioni di persone legate ai Consorzi di Tutela oltre alla audience di settore.  Ma come  può essere utilizzata  al meglio questa grande forza e a cosa serve?” La Fondazione Qualivita lancia un decalogo anche  se le proposte non mancano da una  comunicazione di sistema

Contesta soprattutto la ristorazione che gìà impoverita dai mesi di chiusura e dalle infinite disposizioni vede nelle sagre un nemico  in più ai loro fragili guadagni. Lo sappiamo d’estate l’Italia vive di sagre  organizzate da infinite associazioni, Pro Loco, dagli stessi partiti che se per Coldiretti è una “ mossa” necessaria per dare impulso al turismo che  nonostante qualcuno dica che vi sono dati incoraggianti, appena 3,1 milioni di italiani fino ad oggi, hanno fatto una vacanza breve, meno della metà dello scorso anno. Ora secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”, e “un’opportunità importante soprattutto in quei territori dove si sta tornando alla normalità per sostenere la ripresa delle attività economiche ma anche per contribuire in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane”, secondo la Fipe, questo via libera potrebbe essere un colpo di grazie definitivo a tante imprese della ristorazione, in un momento come questo, in cui le istituzioni dovrebbero stare a fianco di chi svolge un servizio per la comunità,”. Secondo la Fipe/Confrcomercio, nella normalità, ogni anno in Italia ci sono 42.000 sagre, concentrate soprattutto in estate, che muovono un giro d’affari di 900 milioni di euro. Ma, di queste, solo

Probabilmente qualcosa è cambiato perché se la quarantena ha spinto gli italiani a cucinare di più,  è la ricerca di nuove ricette  la novità più interessante. Giallozafferano.it il web più consultato, seguito da Cucchiaio.it. Ma il più alto tasso di crescita, +25%, lo registrano i siti di consegna cibo, primo su tutti Justeat.it Secondo l’indagine effettuata da SEMrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità on line, gli utenti che si sono collegati a siti di cucina sono aumentati in media del 22% a marzo e dell’11% ad aprile, mentre il numero di sessioni complessive è cresciuto del 19% a marzo e del 10% ad aprile. Il sito più consultato in assoluto è stato Giallozafferano.it, con 66 milioni di visite a marzo e 73 milioni ad aprile. Per quanto riguarda le variazioni percentuali, invece, a marzo Cookist.it è il sito che ha registrato il maggior tasso di crescita (+29% di visite, +34% di utenti unici), mentre ad aprile a registrare il maggior incremento è Giallozafferano.it (+17% di visite, +22% di utenti unici), ma segnano ottimi risultati anche Cookist.it (+15% di visite) e Lacucinaitaliana.it (+12% di utenti unici). L’unico sito a perdere un po’ di terreno nel mese di aprile è Cookaround,

Il piano Colao (102 proposte per favorire la ripresa economica del paese in 121 pagine dal titolo «Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022», redatto dal comitato di esperti voluto dal Governo e guidato dal manager Vittorio Colao, ribattezzato appunto “piano Colao”), dimentica l’agricoltura, E’ quanto fa notare con giusta dovizia di particolari e considerazioni Slow Food, di cui riportiamo importanti passaggi .. Come l’intervento, pienamente condiviso, di Cinzia Scaffidi, giornalista docente dell’Università di Scienze gastronomiche, che qualche giorno fa sul suo blog  (www.blog.cinziascaffidi.com) e poi su il manifesto ben inquadra le lacune del piano di supposto rilancio del nostro Paese. Con l’augurio che prima della sua attuazione abbia l’attenta revisione che necessit  «Qualche giorno fa, sul mio blog, fingevo di scrivere a Vittorio Colao, immaginando che il Piano Colao fosse la sua tesi e io la sua relatrice. Gli dicevo, in sostanza, di lavorarci ancora un po’ su. Due sono le cose che più colpiscono, negativamente, di questo lavoro corale, che ha messo intorno a un tavolo (virtuale) tante preziose energie e tanta effettiva sapienza. La prima è la mancanza assoluta dell’analisi del problema. Com’è possibile che l’economia globale fosse così malferma, così poco reale e solida da far andar giù come birilli i bilanci di

Bottega non perde tempo e con  il nuovo Prosecco Rosè si presenta a tutto titolo nel  disciplinare di produzione della Doc Prosecco che prevede l’introduzione della tipologia Rosè : è la proposta del comitato tecnico del Ministero delle politiche agricole e forestali  la cui pubblicazione è attesa a giorni sulla Gazzetta Ufficiale. E a fare da battistrada , dopo la pubblicazione , a giorni, sulla gazzetta Ufficiale, la nuova tipologia di prosecco  Doc firmata Bottega , cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV), che  presenta in anteprima il nuovo Prosecco Doc Rosé,  disponibile dal primo ottobre sul mercato italiano. Il nuovo vino spumante, che mantiene inalterata la freschezza e la versatilità del Prosecco, verrà prodotto con un uvaggio di Glera (85%) e di Pinot Nero (15%). Le uve del noto vitigno internazionale contribuiranno a regalare a questo Prosecco il caratteristico colore rosato, un perlage più consistente e una maggiore complessità aromatica. L’innovativa versione rosé, di cui si parla ormai da alcuni anni, rappresenta una novità importante per il mondo del Prosecco Doc e degli spumanti. A questo proposito il comitato tecnico del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha formulato la proposta di modifica del disciplinare di produzione della Doc Prosecco che

Isola del Mediterraneo, la Sicilia, che non sfugge ad occhi esperti e appassionati per il fermento viticolo degli ultimi decenni; molte infatti le cantine locali e non, che dai primi anni Novanta, ponendo l’accento su terroir e zonazione, hanno investito sull’area dell’Etna, creando “un’isola nell’isola”. Denominazione tra le più antiche d’Italia, riconosciuta nel 1968, si estende a semicerchio, per 700 ettari attorno al vulcano, chiamato dagli etnei “a muntagna”.