Fronte comune delle imprese del turismo
Ne parliamo da giorni e giorni ma è senza fine la crisi per l’intero comparto turistico. L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha letteralmente devastato una delle filiere più importanti per l’economia italiana, fatta da oltre 300.000 imprese che danno lavoro a circa 1,5 milioni di persone, di cui oltre due terzi dipendenti, per un valore aggiunto pari a circa 90 miliardi di euro. Le regole del distanziamento sociale e il drastico calo di flussi turistici, sia nazionale che estero, hanno generato perdite di fatturato insostenibili per tutti gli attori coinvolti, dalla ristorazione alle strutture ricettive, e alle agenzie di viaggio. Ecco perché Fipe-Confcommercio e le altre principali associazioni di categoria del settore turistico, Federalberghi, Fiavet e Faita, insieme alle più importanti sigle sindacali, FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS, hanno deciso di fare fronte comune per chiedere al Governo il sostegno necessario a tenere in vita il comparto, finora supportato con risorse che potrebbero rivelarsi non sufficienti. “Le nostre imprese, così come tutte quelle coinvolte nella filiera turistica, vivono una situazione drammatica senza precedenti - dichiara Il presidente della Fipe-Confcommercio – Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, Lino Enrico Stoppani, - Siamo ormai a metà luglio e lo stato di profonda crisi perdura, intaccando