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Rubrica di Emanuela Medi
 

APPIUS 2014:  il vino da sogno di Hans Terzer che sa di Borgogna

“Appius 2014 è un poco diverso dai precedenti, assomiglia più a un vino bianco della Borgogna che a un vino bianco italiano per la sua spiccata acidità”- esordisce così Hans Terzer, il wine maker più famoso del’Alto Adige, alla presentazione di Appius 2014, appuntamento che segna l’inizio del  Merano WineFestival.

Nato  da una cuvee  di uve selezionatissime provenienti dalle migliori vigne della cantina di San Michele Appiano, ha avuto un anno difficile segnato da piogge che hanno ceduto il passo a una stagione calda che ha regalato uve quasi perfette”. Sono soddisfatto- dice Terzer- quasi fiero  di aver vinto questa sfida contro il mal tempo perché il 2014 dove si è lavorato molto bene in vigna, ci ha poi ricompensato con degli splendidi vini bianchi prodotti con uve mature, sane e nonostante l’abbondanza dei raccolti in tutt’Italia noi abbiamo mantenuto lo stesso standard: non siamo andati oltre gli 90 quintali per ettaro.

appius 2014

Questo Appius formato per il 65% da Chardonnay, 8% da Pinot Bianco, 15% Pinot Grigio e 12% di Sauvignon (ricordo che tutti gli Appius hanno gli stessi 4 vitigni solo varia ogni anno la percentuale) è meno tradizionale degli altri : fine, fragrante da una parte ma anche molto piacevole a bersi, un vino che rispecchia l’annata difficile, un poco Borgognone come il Mersault caratterizzato dalla spiccata  acidità che non hanno i nostri vini. Affinamento di un anno in barriques/ tonneaux, assemblaggio, tre anni sui lieviti in contenitori di acciaio inox, poi l’imbottigliamento.

Giallo paglierino brillante con riflessi verdolini, caratterizzato da una bella freschezza e mineralità. Al naso profumi di fico, miele di acacia e frutta bianca come pere Williams, cui segue la frutta tropicale arricchita da sentori di anice e menta con un finale di vaniglia. Armonioso, persistente, dall’ottimo equilibrio tra le delle varie componenti.”Io scelgo  uve- specifica il direttore della Cantina di San Michele Appiano che quest’anno ha fatto il pieno di premi e importanti riconoscimenti- non provengono mai da una stessa vigna, ma dalle vigne, le migliori, dei 340 soci che aderiscono alla cantina, dove prevale il lavoro di squadra”.

Appius  un progetto di qualità ma anche commerciale” E’ il vino del regalo importante , che si vende benissimo (tranne una piccola percentuale che teniamo) come tutta la nostra linea sia quella di base che  la più costosa il Sanct Valentin. Sopratutto in Italia: Roma- dice sorridendo Terzer ci fa un bel regalo, compra 1 milione 200 mila bottiglie l’anno fino ad arrivare a 1 milione 700 mila bottiglie compresa la provincia! Segue Milano anche  Firenze. Solo un 30% va all’estero in America e in Germania. La Cina? Vogliono il brand non il buon vino!”.

Appius 2014  dal design elegante in onore della musica: ideata da Life Circle di Bolzano  vi è impressa  la raffigurazione degli ipertoni , i suoni più nobili che uno strumento può produrre la cui  somma di tempo crea un’armonia perfetta come l’Appius 2014 dall’assemblaggio di uve perfette.

Emanuela Medi giornalista, sommelier

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