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Rubrica di Emanuela Medi
 

Arriva il caldo e qualche bicchiere di troppo…la sera

Per favore non paliamo di assembramenti ma capiterà con il caldo di bere un bicchiere di vino, la sera, in piacevole compagnia: due,tre..ben distanziati! Sete, tanta sete la mattina dopo. E’ questo l’effetto più visibile e immediato della disidratazione che avviene quando si è bevuto molto.

L’alcool infatti è un potente diuretico che porta a urinare più del normale con conseguente perdita di molti nutrienti essenziali come vitamine e sali minerali. La disidratazione causata dall’alcool può anche aumentare l’acidità nello stomaco e nell’intestino, causare bruciori alla gola e alla bocca dello stomaco.Attenzione ai diabetici in quanto molto alcool può portare a produrre troppa insulina con conseguente calo di zuccheri nel sangue. Bere alcool ma non di giorno – raccomandano gli esperti – meglio la sera facendo attenzione a mantenere il corpo sempre idratato con assunzioni frequenti di acqua che può aiutare a minimizzare l’effetto di alcool nel corpo.E le temperature? Vini bianchi:ne troppo caldi ne ghiacciati. La regola per i vini giovani e secchi la temperatura di servizio varia dai 6 agli 8 gradi C salendo a 10-12 per quelli prodotti con metodo Charmat.I vini rossi vanno serviti più caldi dei bianchi che hanno maggiore acidità e ovviamente meno tannini Tra i 14.-16 gradi C per i rossi giovani e poco tannici fino 18 per quelli più corposi. Ma si sta diffondendo il piacere di bere i rossi con temperature inferiori specie quelli leggermente frizzantiGli spumanti: è il loro momento! Dolci rossi a una temperatura fra i 10-12 gradi C se aromatici fino a 14 per quelli più tannici.. Tra gli 8-10 per gli spumanti Metodo Classico Italiano e 12 per quelli da lungo affinamento in modo da favorire gli aromi che si sono sviluppati grazie al lungo affinamentoIn alternativa?Meglio la birra a bassa gradazione alcolica, tipo le messicane. Dissetano di più rispetto le scure o al doppio malto. Lo stesso discorso vale per il vino: meglio evitare quello ad alta gradazione. Più elegante lo champagne che da un tocco di maggior effetto all’atmosfera. Se siete un poco a corti di soldi il prosecco è perfetto. Superalcolici sempre con ghiaccio evitando di berli lisci, troppo alcool. Al rum molto dolce e certo non dissetante, meglio preferire il mojito senza esagerare: è sempre pieno di zucchero di canna e la disidratazione è dietro l’angolo. Allora? Meglio un long drink tipo vodka e lemon: sono più freschi, dissetanti e l’alcool è diluito dalla presenza dell’analcolico.

Martin Kieran Rocchi, Master Sommelier

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.