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Autore Emanuela Medi

MARIANGELA GROSOLI CONFERMATA PRESIDENTE DEL CONSORZIO ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP “Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni a livello globale – ha affermato Mariangela Grosoli – la conferma della fiducia del Consiglio alla mia Presidenza è per me un attestato di stima di grande valore. Ogni attività condotta dal Consorzio in merito a tutela, promozione e valorizzazione della denominazione, nonché di informazione al consumatore continuerà a rappresentare una priorità, soprattutto per combattere i sempre più frequenti fenomeni di contraffazione e di Italian Sounding”. Il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena è uno dei più rappresentativi a livello nazionale, stabilmente nella Top 5 delle Indicazioni Geografiche più significative del Made in Italy agroalimentare, il primo in assoluto se si parla di esportazioni, con oltre il 92% del prodotto certificato esportato in circa 120 Paesi di tutto il mondo. Nel corso dell’ultimo anno, esso ha segnato un traguardo storico, quello dei cento milioni di litri certificati, equivalenti ad un +11% a volume della produzione rispetto all’anno precedente. NIZZA È BARBERA, TORNA LA «ROSSA PIEMONTESE» Il 7 e 8 Maggio Nizza Monferrato si trasforma in una grande capitale del vino: 64 produttori , 300 etichette in degustazione di Barbera d'Asti docg e Nizza docg

Non poteva essere più che ponderoso il rapporto OIV( Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino)  sui consumi globali del vino 2021 a firma del presidente Luigi Moio presentato in questi giorni a Parigi. Nel mare magnum dei dati cerchiamo di dare i più significativi : nel 2021 la produzione globale di vino è arrivata a 260 milioni di ettolitri(-1%)  rispetto il 2020, la superficie vitata complessiva di 7,1 milioni di ettari, i consumi globali hanno raggiunto i 236 milioni di ettolitri . le esportazioni sono cresciute a 111,6 milioni di ettolitri, per un giro d’affari di 34,3 miliardi di euro. Francia, Italia e Spagna raggiungono il 47% della produzione vinicola mondiale, con una crescita della sola Italia  sul 2020 (+2% e (+3%)  rispetto gli ultimi 5v anni. La Francia, invece, è andata malissimo con la peggiore campagna degli anni 2000, causa le gelate di aprile che hanno segnato un calo del 19% sul 2020 e del 14% sugli  ultimi 5 anni. Male anche la Spagna: -14% sul 2020 e -8% sugli ultimi 5 anni. Cali anche in Germania  e Ungheria  a causa delle gelate primaverili mentre. per tutti gli altri Paesi comunitari si sono avute buone  crescite  come il Portogallo a 7,3 milioni di ettolitri (+14%), Romania a 4,5 milioni di ettolitri (+16%), Austria a 2,5 milioni di ettolitri (+3%) e Grecia a 2,4 milioni di ettolitri (+6%). Bene anche la Russia che nel 2021 ha prodotto 4,5 milioni di ettolitri di vino (+2%), la Georgia 2,1 milioni di ettolitri (un record, +17% sul

A partire da maggio 2022, sul sito di Tannico la più grande enoteca online, sarà possibile acquistare i più blasonati e importanti vini degli Château di Bordeaux ancora in barrique cioè En Primeur. Un sistema di vendita vendite, ancora poco conosciute in Italia, nato nel XVIII secolo tra i commercianti di Bordeaux che prevede l’acquisto di vino 18-24 mesi prima che venga imbottigliato, quando è ancora in affinamento in botte. Un meccanismo ben noto ai grandi appassionati di vino e a chi colleziona e investe in questo mercato. L’acquisto En Primeur permette quindi di garantirsi in anticipo la disponibilità di alcuni dei vini più ricercati al mondo, ma anche la possibilità di acquistarli a un prezzo competitivo rispetto al loro valore al momento dell’ingresso sul mercato - due o tre anni dopo - rappresentando un’importante opportunità di investimento. Originariamente e per oltre 200 anni, la vendita En Primeur è stata riservata solamente ai commercianti di vino inglesi. anni Soltanto a partire dagli Ottanta, si è deciso di aprire la Place de Bordeaux anche ai clienti privati. Ed è così che Tannico, il primo e-commerce italiano che permette ai clienti di acquistare En Primeur,  sarà a Bordeaux per selezionare il meglio della produzione

Non poteva esserci rubrica  in grado di raccogliere il DI TUTTO DI PIU’ di offerta gastronomica di questa prima decade di maggio Che le spezie siano diventate  grandi protagoniste  di una cucina sempre più utilizzata dagli italiani lo dicono i numeri: 20 milioni di famiglie utilizzano– peperoncino, pepe, camomilla, origano, curcuma.. Spices&Herbs Global Expo  a Macfrut 2022( 4-6 maggio al Rimini Expo Center) la grande novità del primo salone in Europa dedicato a spezie, erbe officinali e aromatiche organizzato in collaborazione con Cannamela, Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e il partner tecnico la rivista Erboristeria Domani,  Le famiglie che utilizzano questa tipologia di prodotti sono cresciute, diventando quasi 20 milioni, con un consumo aumentato del+13,4% e una frequenza di acquisto anch’essa crescente (Fonte Gfk). In Italia il mercato delle spezie vale 100 milioni di euro nella grande distribuzione (Fonte Cannamela), mentre il valore della produzione di erbe officinali e aromatiche è stimato intorno ai 235 milioni di euro (Fonte Fippo, riferito alla sola materia prima di trasformazione). Curiosità le prime tre spezie più consumate sono pepe, peperoncino e noce moscata. Volete una chicca_? Gli aperitivi aromatici.  A realizzare speciali mixology sono due giovani barman Emanuele Fontana e Alex Toti insieme alla storica erboristeria liquoreria Sarandrea di Collepardo che presentano Italianbiodiversity tema di mercoledì 4, attraverso i profumi e i sapori delle essenze della flora selvatica italiana. E ancora uno Show cooking. organizzato da Cannamela insieme

“Tre punti fermi ci devono guidare in questo processo di riforma che prende il via da una proposta UE- ha detto Stefano  Patuanelli ministro dello Sviluppo Economico: il mantenimento del legame con il territorio, il rafforzamento del sistema di tutela e il potenziamento del ruolo dei Consorzi di tutela che. -sottolinea il ministro- devono essere in prima linea, per garantire non solo azioni di tutela e promozione ma acquisire anche nuove competenze in termini di controllo dell’offerta e di commercializzazione delle produzioni. La riforma è complessa – ha detto-ma tutte le componenti della filiera e tutte le istituzioni coinvolte devono fare sistema, nessuno è autonomo e ha la bacchetta magica. Imitazioni e storpiature come Prosek, Balsamic, Bolgeri e altre che fanno danni economici ma anche territoriali alle eccellenze italiane non devono più succedere: la normativa di tutela europea, e fuori dall’Europa, va potenziata anche all’interno dello stesso Stato italiano.”    Necessità dettata dalla origine delle prime norme oramai datate, ma soprattutto dal fatto che la UE in 60 anni (trattato di Roma 1960) ha investito e speso molti danari comunitari e ha emanato norme su norme, prima delegate agli Stati soprattutto per Docg Doc Igt, poi centralizzate in un sistema europeo che ha puntato a armonizzare

“ I Cru del Monferrato Casalese”   E’ sempre  intensa la valorizzazione del Consorzio di tutela dei vini Colline del Monferrato Casalese che ha presentato sabato 23  aprile la prima carta” I Cru del Monferrato Casalese” curata dal divulgatore scientifico Alessandro Masnaghetti Un importante traguardo per il Consorzio di tutela delle dominazioni Grignolino del Monferrato Casalese doc, Barbera del Monferrato Superiore docg, Gabiano doc e Rubino di Cantavenna doc che, potrà con maggiore visibilità,  promuovere  a livello mondiale i vini e il territorio del Monferrato casalese (anche dal punto di vista enoturistico e non solo), caratterizzato da vigneti impiantati su sedimenti marini dalla storia milionaria.  La Carta è stata realizzata grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, della Città di Casale Monferrato e del Consorzio.   Ma le attività di promozione sono tante e vivaci lungo lo stivale come la  Rete del Pinot bianco nel Collio annunciata a  a Vinitaly. Sette le  Cantine del Friuli Venezia Giulia : Castello di Spessa, Livon, Pascolo, Russiz Superiore, Schiopetto, Toros e Venica & Venica, a cui in futuro si aggiungeranno altri nomi.. Con 13.504 ettari vitati per un totale che sfiora i 7 milioni di

  FOLONARI INVESTE A BOLGHERI E SBARAGLIA CON GALLICO “In un momento difficile come questo -dice Giovanni Folonari – non ci tiriamo indietro ed abbiamo ancora di più investito. Prova ne è Campo al Mare a Bolgheri diventato un Brand conosciuto dove vogliamo lavorare valorizzando i monovitigni per la fascia alta.  Abbiamo vitigni bordolesi ma volevamo creare un vino nuovo Petit Verdot in purezza, non facile a farsi. In futuro anche un Cabernet Franc  sempre in purezza. Vini moderni per una la realtà come Bolgheri che piaccia anche ai giovani. " Folonari investe non solo in qualità con l’acquisto di altri 9 ettari che vanno ad aggiungersi ai 30 della tenuta Campo al Mare.  Bàcco 2020 ELETTO MIGLIOR CARIGNANO DELLA GUIDA 5STARWINE  Bàcco2020 alla sua prima uscita è piaciuto ai giudici di “5StarWines– Thebook2023”, la guida Vinitaly, con 93 punti classificandosi come miglior Carignano d’Italia.  Solo 4mila bottiglie di Bàcco, in edizione limitata, che raccontano la storia millenaria della Sardegna del vino. Le uve Carignano arrivano da piccoli conferitori del Sulcis selezionati dalla cantina gallurese per l’elevata qualità dei grappoli. Vigne vecchie di oltre 40 anni coltivate a piede franco nella baia di Porto Pino. L’affinamento ha avuto luogo, in due fasi: 12 mesi in

Se è vero- come confermato da numerosi studi internazionali che  il consumo moderato di alcol risulta essere più protettivo per la salute rispetto agli astemi, le nuove tendenze  in fatto di consumi di vino indicano un calo a livello globale del 3%.   Una protezione  che riguarda non solo le malattie  cardiovascolari e più in generale  le malattie metaboliche-diabete mellito in testa-  ma anche la mortalità per tutte le cause che risulta inferiore per chi beve ai pasti il famoso bicchiere di vino al giorno per le donne, due per gli  uomini.  Trend in ascesa per la domanda di prodotti analcolici e a basso contenuto di alcol    confermato dai giovani ma anche e soprattutto dai non più giovanissimi almeno in Inghilterra come detto da  Wine Intelligence che  indica nel 56% dei wine drinker  costituito dagli over 55 (con ben il 36% di over 65, in crescita di 14 punti percentuali negli ultimi 10 anni) e solo il 15% è under 34 (la fascia 18-24 anni non va oltre il 5%).  Complice la pandemia visto che tradizionalmente i consumi di vino in Uk sono legati a convivialità in molti luoghi dai centri commerciali ai pub ai ristoranti. Entra in gioco e non da poco l’interesse per 

E’ nato ufficialmente a Vinitaly il Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa, finalmente dicono gli estimatori a tutela di uno dei grandi prodotti Made in Italy perché più italiano di lui ne esistono ben pochi. Perché ha mantenuto nel tempo una sua identità costante forse troppo costante- anche se dopo l’impatto negativo dei consumi causato dalla pandemia, che ha portato a un calo del 20% in volume nel 2020 rispetto il 2019. La corsa al rialzo per fortuna c’è stata con un +13% sul 2020 di consumi di spiriti trainata sia dalle vendite in GDO che sono cresciuti di oltre il 20%. Da una ricerca Nomisma, come avvenuto per altre bevande, anche la grappa ha iniziato a ritagliarsi un proprio spazio nell’online in particolare giovani e donne. MA la prima verifica che deve affrontare il consorzio è l’immagine ancora troppo ancorata alla tradizione che lo indica un ottimo dopo pasto, peggio ancora per digerire, amato dagli over sessanta. I conti anche se tornano e di poco nei consumi chiedono molto di più. A Vinitaly abbiamo incontrato Francesco Montalbano direttore generale delle distillerie Deta che chiama in gioco la mixology: ” La grappa è ancorata a una immagine di vecchio stampo,