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Rubrica di Emanuela Medi
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Autore Emanuela Medi

È una crisi lenta  che sta  sta alterando il clima della la regione e non può essere ignorato . Ma partiamo da un dato vito  il clima oceanico ha sempre mitigato il riscaldamento in atto  ma ora non è più sufficiente visto che il suo ritmo dal 2010 si è accelerato. Originariamente gli effetti sembravano positivi. Le annate sono diventate più regolari, con meno disastri (l'ultimo è stato il 2013).  Ma il cambiamento  si è caratterizzato per eventi meteorologici violenti - gelate, grandinate, temporali, pioggia al raccolto, estati secche  tutti elementi che- sono diventati più frequenti "Questi eventi causano un'enorme pressione sulle viti con muffa e stress, mentre i coltivatori faticano a tenere il passo", afferma Stéphane Derenoncourt, un consulente che lavora con i castelli di Bordeaux. Fonte: Wikipedia - Autore Domenico-de-ga Effetti sul vino rosso Forse l'effetto più evidente sul vino rosso delle ultime annate è stato il livello alcolico, in particolare dal 2016. È passato dal tradizionale 13% o 13,5% di alcol in volume (abv) al 14% e persino al 15%. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda il Merlot , ancora la varietà più coltivata a Bordeaux. I cloni non hanno aiutato. "La maggior parte dei cloni di Merlot sono sbagliati, sviluppati per frutta e zucchero", afferma

E’ possibile una carta di identità del vino rosso? L’ha disegnata una  ricerca enologica che ha visto la partecipazione di sei  Università italiane( Torino, Bologna ,Padova, Trento, Verona , Napoli Federico II e la Fondazione Edmund Mach) che ha dato risposte interessanti con lo scopo  di offrire ai produttori e a quanti sono del  settore  tutti i parametri fondamentali di 11 rossi monovarietali prodotti in Italia  definendone le caratteristiche come acidità, pH, colore contenuti di sostanze,  in correlazione con altri elementi organolettici come astringenza, sapidità, aromi. Gli  11 vitigni  sono: Aglianico, Cannonau, Corvina, Montepulciano, Nebbiolo, Nerello Mascalese, Raboso Piave, Primitivo, Sagrantino, Sangiovese e Teroldego presi in esame in questo studio finanziato dal ministero della Ricerca nell’ambito dei PRIN, i progetti di rilevante interesse nazionale. Che cosa ne è emerso? Alcolicità  : il Primitivo è il rosso con il contenuto alcolico più elevato del gruppo, mentre la Corvina è il meno alcolico. In media i nostri vini rossi  sono” robusti” con  un valore del 13,9% in volume. Estratto secco, questi variano notevolmente per i singoli vitigni, tranne che per Nebbiolo, Teroldego e Sangiovese.  Acidità titolabile elevata nel Raboso Piave, Aglianico e Primitivo e altri meno come Cannonau, Corvina o Sagrantino. Tannini e antociani. Per la prima classe di valori, è il Sagrantino  ad avere i

Nozzole Chianti Classico DOCG 2019 e l’anteprima dell’annata 2020 Nozzole è la moderna espressione di Sangiovese in purezza nella denominazione Chianti Classico DOCG della Tenuta di Nozzole dove, in un ecosistema unico di macchia mediterranea, nelle colline di Greve in Chianti, si rivela in tutta la sua potenzialità ed eleganza. In degustazione. Colore rosso rubino. All’olfatto piccoli frutti rossi, ciliegia sotto spirito, note speziate. Gusto: ampio, armonioso,  tannini eleganti che ben accompagnano la corposità del vino La Forra Chianti Classico Riserva DOCG 2018 Un vigneto che, da un crinale, degrada in una gola; intorno, solo boschi e laghi. È qui, nella Tenuta di Nozzole, a Greve in Chianti, che nasce uno dei cru storici delle Tenute Folonari, la cui prima vendemmia risale al 1980. La Forra Chianti Classico Riserva DOCG è un vino in cui, la scienza viticola ed enologica, vengono applicate sapientemente; un esempio di come la tradizione, intesa come percorso storico del vino, sia stata presa in mano dall’innovazione. Per questo La Forra, da 40 anni resta l’espressione perfetta dello storico territorio di Greve, capitale del Chianti Classico fiorentino. In degustazione: colore rosso rubino  . All’olfatto, aromi di marasca sotto spirito, frutti rossi maturi, scorza di agrumi, cacao e incenso. Al palato, decisamente  ricco,

Bilancio 2021 tutto sommato positivo per il vino Made in Tuscany  la cui fotografia è stata tracciata dalla ricerca Ismea, presentata a Firenze in occasione di “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana” promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. A dare il via alla settimana delle degustazioni, quest’anno una testimonial d’eccezione: Gianna Nannini, cantante e viticoltrice toscana. PRODUZIONE. Secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7% in meno rispetto all’anno precedente: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni. La Toscana rappresenta una parte importante della produzione di vini DOP: con 1,3 milioni di ettolitri di vino DOP imbottigliato, nel 2020 la Toscana ha rappresentato l’8% del totale italiano, (16,5 milioni di ettolitri). La quota toscana sale all’11% in termini di valore del prodotto imbottigliato. Le prime elaborazioni sui dati 2021, peraltro, danno un’indicazione molto positiva perché il prodotto imbottigliato è cresciuto nelle DOP dell’8% circa rispetto al 2020 attestandosi sopra 1,4 milioni di ettolitri. Il Chianti da solo rappresenta circa la

Sembra fantascienza, eppure è già realtà: è possibile creare e ricreare ricette gastronomiche a distanza, grazie ad una stampante tridimensionale che, finalizzata alla lavorazione del cibo, viene fornita degli ingredienti per realizzare i piatti per i quali ha ricevuto la ricetta via. E’ successo con la TIRAMISU e tutto inizia con una telefonata alla Tiramisù World Cup giunta dalla Spagna, e più precisamente da Barcellona, dove la Natural Machines ha da tempo messo a punto Foodini, il macchinario in grado di “stampare” tridimensionalmente il cibo. E per creare il Tiramisù perfetto, ha chiesto l’aiuto alla TWC (www.tiramisuworldcup.com), la rassegna che da anni valuta centinaia di ricette preparate dai propri partecipanti e campioni della “sfida più golosa dell’anno”. https://youtu.be/QsMWDHyazBw Ma  come funziona? I piatti, che vengono realizzati con prodotti freschi, sono completamente commestibili e in grado di riprodurre il sapore della ricetta originale:«I puristi potrebbero rimanere quantomeno “scettici” dinanzi a questa nuova tecnologia, ma la realtà è che la stampa in 3D del cibo è un nuovo apparecchio in cucina: si sta diffondendo sempre più ed è un fenomeno da tenere d’occhio - ha raccontato Francesco Redi (organizzatore della Tiramisù World Cup), di ritorno da Barcellona, dove è stato a vedere (ed assaggiare) i risultati

Ritorna a Torino il prestigioso corredo da tavola in argento commissionato da Carlo Alberto a Charles-Nicolas Odiot per la Sala da Pranzo del Palazzo Reale, ora nelle collezioni del Palazzo del Quirinale. Dal 17 marzo al 17 luglio la Sala da Pranzo del Palazzo Reale ospita un inedito allestimento incentrato sul fastoso corredo da tavola in argento realizzato a Parigi per il re Carlo Alberto da Charles-Nicolas Odiot. Commissionato nel 1833 e trasferito al Quirinale tra il 1873 e il 1874, comprende oggi 1832 elementi ed è annoverato tra le maggiori committenze delle corti europee dell’epoca. ll servizio, ammirato per l’eccellente qualità all’Expositions des Produits de l’Industrie di Parigi nel 1834, segna l’evoluzione dei modelli decorativi dell’oreficeria verso un eclettismo di gusto inglese, con forme arrotondate che si adattavano alle esigenze della nascente meccanizzazione industriale. Sono esposti 164 esemplari in prestito temporaneo dal Palazzo del Quirinale, tra cui una grande zuppiera ovale, legumiere, casseroles à entremets, salsiere, oliere, saliere e mostardiere, cucchiai per la senape, sottobottiglie, posateria per dodici persone, piatti da portata, cloches, vassoi, zuccheriere, caffettiere, lattiere, teiere e una fontaine à eau chaude con il suo fornello. La mise en table del Palazzo Reale di Torino è impreziosita da cristalli e porcellane delle collezioni dei Musei Reali e presenta un

Concept decisamente unico quello di Feminalise: sono infatti esclusivamente donne professioniste in campo enologico o enofile esperte a giudicare i prodotti in gara. Il contest cui partecipano 600 degustatrici, che si terrà nei giorni 6, 7 e 8 Aprile 2022 presso il Parc Floral di Parigi,  è diviso in sei sessioni di assaggio con oltre 4.700 prodotti  per un totale di 14 nazioni rappresentate.  Dice il fondatore Didier Martin. “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quasi il 70% delle donne sono decision maker quando si tratta di acquistare un vino, ed è proprio per questo che, dopo diversi anni di esperienza commerciale nelle più importanti aree vinicole della Borgogna, ho pensato di proporre un concorso differente, in grado di valorizzare il ruolo della donna nel mercato enologico con una giuria 100% femminile”. .Piccole e grandi tenute sono poste sullo stesso piano, grazie ad una degustazione alla cieca che rende impossibile qualsiasi forma di influenza tra i membri della giuria. Quella offerta da Féminalise è un’occasione di visibilità unica: grazie all’eco mediatica e tra oltre 400 decision maker a livello internazionale, i vincitori del concorso hanno la possibilità di farsi conoscere dai mercati esteri. Parlando del mercato italiano, la volontà del concorso

Le pizzaiole scendono in campo  e c’è da scommettere saranno le protagoniste al Campionato mondiale della Pizza 2022, che si svolgerà dal 5 al 7 aprile a Parma forti di una presenza che  in Italia conta circa 8.800  pizzaiole . Che la pizza uno dei piatti più amati nel nostro paese e all’estero  lo indica il numero delle pizze, otto milioni, sfornati ogni giorno nel nostro paese , per un totale di quasi 3 miliardi in un anno e un giro d’affari di 15 miliardi. Un movimento economico che supera in tutto i 30 miliardi, stando a quanto riportato dall’indagine Cna agroalimentare. Ma veniamo al campionato:  dal1992, anno di nascita  a oggi, sono state 229 le concorrenti a partecipare alle competizioni con una qualità sempre crescente tanto da vincere il competitor maschile nella pizza in teglia, la pizza senza glutine e la pizza a due e ad arrivare sul podio della pizza classica.Nel  medagliere, Laura Meyer nella gara Pizza in teglia nel 2013,  Alessandra De Bellis per la pizza senza glutine nel 2012 e Katiuscia Di Marzo che ha gareggiato nella pizza a due con Ignazio Di Marzo nel 2011. Tra le prime concorrenti vincitrici del Campionato, anche Rosa Casulli, oro nel

Le esportazioni di vino italiano nel 2021 raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, per un +12,4% su base annua che recupera di molto il -2,2% registrato nel 2020, secondo quanto evidenziato dalle elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat (consulta i dati sull’export nazionale). I risultati a livello territoriale mostrano una crescita dell’export vinicolo per 19 regioni su 20 nel 2021, con crescite a doppia cifra percentuale per 13 regioni italiane. Inoltre 16 regioni su 20 segnano risultati migliori del periodo pre-pandemia, con un valore delle esportazioni superiore a quello del 2019. Per 15 regioni italiane, il valore dell’export del 2021 rappresenta il più alto mai registrato per le esportazioni di settore. Le prime tre regioni – che esprimono oltre i due terzi dell’export italiano in valore – segnano ottimi risultati nel 2021: il Veneto raggiunge 2,5 miliardi di euro (+11,1%), il Piemonte supera 1,2 miliardi di euro (+12,2%) e la Toscana 1,1 miliardi di euro (+16,4%). Fra le regioni successive, il Trentino-Alto Adige con 614 milioni di euro, supera per la prima volta la soglia dei seicento milioni di export vinicolo e l’Emilia-Romagna, con 409 milioni di euro, con un +19,0% per la prima volta va oltre i

Trent’anni di successi per Cantine Aperte( era il 1933 quando  una serie di aziende toscane diedero vita alla prima edizione ). A pochi mesi di distanza, Cantine Aperte si organizza anche in Piemonte e Trentino Alto Adige. L’iniziativa voluta da Donatella Cinelli Colombini vince e convince e nel maggio dell’anno successivo il Movimento Turismo del Vino si costituisce ufficialmente e organizza Cantine Aperte in ben 14 regioni italiane, totalizzando un numero complessivo di 150.000 visitatori.  Cambia radicalmente il modo con cui il consumatore si avvicina al mondo produttivo, da un veloce passaggio in  cantina e acquisto di una bottiglia, alla visita” consapevole” per conoscere il  produttore, la storia, il territorio su cui insiste l’azienda. E infatti  grazie a Cantine Aperte, la permanenza del visitatore in Cantina si prolunga per una giornata e l’assaggio diventa degustazione e racconto, approfondimento e conoscenza, intrattenimento e divertimento. diventando di fatto “enoturista” un nuovo modo di percepire e vivere il mondo del vino. E in effetti l’identikit dell’enoturista si è evoluto verso richieste specifiche che, oltre alla voglia di contatto con un mondo rurale dal sapore antico e genuino, sono orientate al desiderio di vivere un momento speciale di relax e divertimento a contatto con la natur. “Oggi abbiamo