Ruinart e il nuovo packaging
E se lo spumante tricolore sbaraglia lo Champagne nel beverage festivo degli italiani, chapeau alla più antica Maison francese nata nel 1729 – Ruinart che in fatto di eleganza e prestigio dice la su con il nuovo packaging che impreziosisce e rende ancora più accattivante la qualità delle uve da vitigno chardonnay. Arte, glamour da oltre un secolo e precisamente dal 1896, quando Ruinart chiese all’artista ceco Alphonse Mucha di realizzare un manifesto pubblicitario. Da allora lo stretto legame. “Vogliamo evolvere verso un mondo più illuminato, un mondo di idee, arte e scambi, rispettando e preservando l’armonia della natura”, spiega il presidente Frédéric Dufour. Il nuovo involucro, racchiudendo la forma caratteristica della bottiglia, protegge lo Champagne dalla luce, resiste all’umidità di cantine o frigoriferi e resta intatta nel secchiello del ghiaccio fino a 3 ore. Lanciata nel 2020, è ora disponibile anche per i formati magnum importante per la conservazione dello champagne, infatti il magnum riduce al minimo il contatto con l’ossigeno in rapporto alla quantità di liquido (1,5 litri) e poichè il collo delle bottiglie di Ruinart è di 26mm, più stretto del diametro standard che è di 29mm l’accorgimento riduce ulteriormente il contatto . Il formato magnum racchiuso nella second skin case è disponibile per