In calo la produzione dell’olio
La stima è di Coldiretti e Unaprol – che indicano una produzione dimezzata dal triennio 2018-2021 di 360 milioni di chili a fronte di 670 milioni i chili nel triennio 1990-1993 quindi un -46% a favore della Spagna e Tunisia che sono i nostri più diretti concorrenti. Il paese iberico ha avuto una crescita del +180% passando da 630 milioni di chili agli attuali 1,8 miliardi di chili grazie a cospicui investimenti, la Tunisia una crescita di circa 100 milioni di chili(+40%). passando dai 250milioni di chili a 350 milioni di chili. Ma perché produciamo di meno? Spiega Coldiretti “Tra le cause del crollo, il clima pazzo che ha alterato l’ecosistema tradizionale in particolare della Puglia, Calabria, Toscana e Sicilia, ma anche l’abbandono degli uliveti, lo scarso ricambio generazionale e l’assenza di una chiara strategia politica di rilancio del settore per la quale- sottolinea sempre Coldiretti- servono interventi strutturali importanti per poter competere con gli altri paesi. Per questo chiediamo al Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli di intervenire subito per mettere un freno a questo crollo verticale e porre le basi per una ripartenza di questo settore trainante per l’agroalimentare del paese”