L’Italia del vino con un saldo di 6 miliardi di euro può sentirsi soddisfatta in fatto di export: secondo i dati dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor nel primo semestre la crescita è stata del +3,3% a valore, anche se sotto la media degli scorsi anni” il saldo commerciale – dice Giovanni Mantovani direttore generale di Veronafiere- dimostra che questo comparto va salvaguardato perché ha la maggiore incidenza su tutti gli altri. Per questo dice ancora Mantovani- bisogna puntare ancora di più sui paesi esteri e sulla crescita della fascia premium” Il primo semestre in calo- osservano gli esperti- risente del calo del prezzo medio, della caduta dello sfuso e la minore contrazione dell’imbottigliato Nel complesso nel mondo il vino italiano ( sfuso compreso) è venduto a 2,9 euro il litro e nell’Unione Europea a 2/3 euro il litro Per quanto riguarda l’export le piazze migliori sono Giappone, Canada e Corea del Sud per effetto dei trattati di libero scambio, inferiore in America rispetto alla media del mercato e in Cina dove trionfa lo sparkling