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Rubrica di Emanuela Medi
 

BIODIVERSITA’: le misure previste dalla Commissione Europea

Estensione dell’obbligo di etichette con l’indicazione dell’origine degli alimenti . informazioni sul loro valore nutritivo, dimezzamento dei pesticidi e degli antibiotici usati nei campi e negli allevamenti, stanziamento di 20 miliardi l’anno a tutela della natura: questi i principali obiettivi per il 2030 delle strategie sulla biodiversità e sul sistema agroalimentare presentate ieri dalla Commissione Ue nell’ambito del Green Deal.

I commissari Frans Timmermans e Stella Kyriakides hanno presentato due dei pilastri del Green Deal europeo: la strategia per la biodiversità, con nuovi obiettivi fissati al 2030, e quella Farm to Fork (dal campo alla tavola) per il piano alla sostenibilità del sistema agroalimentare europeo.

La crisi sanitaria ha dimostrato “quanto siamo vulnerabili alla crescente perdita di biodiversità e quanto sia cruciale un sistema alimentare ben funzionante per la nostra società- ha detto Frans Timmermans-  anche da un punto di vista economico. La Commissione stima infatti che a livello globale sistemi alimentari sostenibili possano creare nuovo valore per oltre 1,8 trilioni di euro. 

Per quanto riguarda  le misure  fissate per il 2030, Bruxelles vuole portare a coltivazione bio il 25% dei terreni agricoli  l’Esecutivo ha presentato anche un’agenda di iniziative legislative. Nel 2022 sono previste due proposte sull’etichettatura, una per l’indicazione di origine obbligatoria degli alimenti, l’altra per informazioni chiare e leggibili sul loro valore nutrizionale (come per il discusso Nutriscore francese). 

Etichettatura quest’ultima non condivisa da molti produttori italiani. “Ci aspettiamo- ha detto Paolo De Castro , coordinatore dei Socialdemocratici alla Commissione Agricoltura dell’Europarlamento-che gli annunci in merito all’indicazione d’origine si concretizzino in un obbligo europeo per tutti i prodotti agroalimentari, così come l’obiettivo di armonizzare i sistemi di etichettatura nutrizionale sia basato su rigorose analisi scientifiche e non porti a semplificazioni inaccettabili come il Nutriscore, che discriminerebbero le nostre produzioni senza informare correttamente i consumatori e prendere in debita considerazione l’importanza di diete varie e bilanciate”

Con la strategia Farm to Fork la Commissione si propone di tagliare l’uso dei pesticidi del 50% e dei fertilizzanti del 20%, di trasformare il 10% delle terre agricole Ue in elementi di paesaggio collegati tra loro, di istituire aree protette sul 30% delle terre e dei mari Ue (di cui il 10% sottoposte a vincoli stringenti come il divieto di pesca), di piantare tre miliardi di alberi, di dimezzare le vendite di antibiotici agli allevamenti e agli impianti di acquacoltura, di ‘liberare’ 25mila chilometri di fiumi dalle barriere artificiali.

Fonte Federvini

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