a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
 

BOTTEGA: I signori del Prosecco, e molto altro ancora..

Dopo Moet&Chandon nel settore global travel, c’è lui Bottega, il colosso del Prosecco Made in Italy forte di un fatturato nel 2018, di 60 milioni di euro e 12 milioni di bottiglie vendute in 132 paesi dagli Stati Uniti all’Australia, dal Sud Africa al Nord Europa. “ Bollicine d’oro” non solo per quello che valgono sui mercati, nei corner dei più importanti aeroporti del mondo da New York a Dubai, sulle 60 linee aeree dove è possibile acquistare una bottiglia da 0,20ml, nei ristoranti e chi più ne ha ne mette, ma anche per la formula di un marketing che vestito d’oro, dalle etichette alle bottiglie, è stato in grado di surclassare, numerose altre prestigiose marche.

Sandro Bottega

Più su un aereo che a casa sua in quel di Godega di Sant’Urbano ai piedi delle colline trevigiane, Sandro Bottega assieme ai fratelli Stefano e Barbara è alla guida di una azienda vitivinicola che possiede vigneti in Valpolicella e a Montalcino e produce non solo superbi spumanti ma anche vini, grappe, liquori, una vetreria, tre musei, e – a breve coltiverà proprie sugherete per produrre i propri tappi da sughero .. Forte di un export che assorbe l’86 % della produzione, l’imprenditore trevigiano ne ha fatto la strategia del brand a caccia di nuovi mercati senza ovviamente perdere di vista quelli in cui è ampiamente consolidato. Un 2019 difficile e incerto tra Brexit e dazi Usa ma che sarà ancora più incerto nel 2020” Il bello viene adesso– dice Sandro Bottega in questa intervista telefonica- soprattutto nell’attuale tensione internazionale con il rischio che se non saremo alleati con Trump ci sarà il rischio di ritorsioni economiche con un possibile inasprimento dei dazi che potrebbero essere decisi dal Dipartimento del Commercio americano.  Tra i due contendenti, Iran – Usa, rischiamo di perdere il nostro primo mercato estero che è quello statunitense. Per quanto riguarda il mercato interno questo è stabile anche se contrassegnato da momenti di incertezza: ancora troppe tasse e burocrazia, pochi soldi a disposizione della classe media, e una stabilità che non si traduce in innovazione, presenza sui mercati e qualità. Noi abbiamo sempre puntato sull’export , lavorato sodo per migliorare l’immagine dei nostri prodotti attraverso diversificate strategie di marketing . Non si discute la qualità e tutto questo porterà nel 2020 a un aumento del 12%  della produzione pari a 17 milioni e mezzo di bottiglie” (equivalenti da 75 circa 13,5)

Prezzi e qualità non è contento Sandro Bottega della troppa quantità di Prosecco prodotto e venduto per una manciata di euro.”  La qualità ha un prezzo. Vedo troppo spumante che non ha nulla del Prosecco originale della provincia di Treviso venduto a prezzi irrisori e questo porta ad uno scadimento dell’immagine del Prosecco nel mondo a favore di altri  prodotti e certo non mi riferisco solo allo champagne, il grande preferito dai consumatori italiani che io definisco troppo esterofili.  Il mio obiettivo? Portare il Prosecco agli stessi livelli di immagine, marketing, qualità (e lo ha), dello Champagne. Dati alla mano, coltivare vigneti di un grande Prosecco (docg) costa più di un ottimo Champagne. A noi manca comunicazione, una squadra convinta e decisa soprattutto manca la cultura sul e del nostro prodotto a partire dal consumatore italiano disattento e come ho detto prima molto esterofilo”

Prosecco Bottega vestito d’oro, di rosa. ma c’è ora un’attenzione nuova., verso?

“Lei parla di attenzione, io di motivazione e personale. E’ quello che ha sempre caratterizzato la mia famiglia sul lavoro da quando nostro nonno era un commerciante di vino, poi i nostri genitori a creare negli anni 70-80, le prime grappe monovitigno e la distilleria a Pianzano di Godega . Prosecco certo ma ora spinta sui liquori con le grappe, un prodotto meraviglioso, unico, un grande Made in Italy che noi voglio rilanciare nell’immagine vecchia e desueta oggi come 50 anni fa, per farla diventare un prodotto moderno, appetibile cercato anche da un pubblico giovane. Un prodotto di altissima qualità che non ha nulla da invidiare al tanto blasonato Cognac o altri distillati come la Tequila, il Rhum.. Anche in questo il consumatore italiano, spesso preferisce i prodotti stranieri. E poi i liquori: parliamo del limoncello, insuperabile, impeccabile, unico perché parla di prodotti naturali, purtroppo anche molto imitato. Ho scoperto un’azienda della Slovacchia che produce e vende un limoncello..non credo che quel liquore abbia mai visto un limone!  Bottega rilancia con la tradizione di famiglia. Passione, motivazione: grappe e liquori.

 Sostenibilità integrata e diversificata e non da ora

“Direi ecosostenibilità sociale: da più di trent’anni la nostra azienda ha riservato grande attenzione all’ambiente nella consapevolezza di quanto è forte l’impatto sulla società a tutela della salute, di un patrimonio “naturale” che non può essere svenduto e di una ricchezza culturale : a partire dai nostri vigneti tutti a conduzione  biologica. Ogni anno destiniamo dalle 30 alle 50 mila euro a eventi di charity e a questo proposito vorrei ricordare il nostro impegno per la pace nel mondo- testimoniato da una bottiglia di grappa di vetro soffiato- che riproduce al suo interno una colomba bianca. Un milione di yen, il ricavato delle vendite, è stato donato alla città di Hiroshima.

Progetti, molti: un nuovo sistema di riciclo dell’acqua introdotto nella distilleria in grado di ridurne il consumo con un risparmio di 5 milioni di litri di acqua. Processo di climatizzazione geotermico combinata all’utilizzo di fonti alternative per la produzione  di energia elettrica con un risparmio annuo di 756 tonnellate di CO2. Impianti di fitodepurazione e smaltimento acque industriali e nel 2018 il recupero di scarti delle etichette- carta siliconata- che vengono recuperate e riutilizzate in nuova cellulosa che diventerà carta. Un programma che consente di riciclare ogni  anno 50 tonnellate di rifiuti”. Altro?  Direi proprio di no!

Emanuela Medi, giornalista

Tag degli articoli
Condividi sui social network
Scritto da

Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.