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Rubrica di Emanuela Medi
 

Caccia ai vini con Helmut Koecher: il Casertano

Caccia ai vini: inizia dal Casertano la caccia di Helmut Koecher per il suo Merano Wine festival. Pallagrello Nero e Pallagrello Bianco,  Aversa ottenuto con il vitigno Aspirino, il Falerno del Massico e poi ancora Piedirosso, Aglianico, Primitivo, Greco, Coda di Volpe, Galluccio, Casavecchia: dalla Piana di Mondagone, dal Volturno  alle  Cantine Caiatine, il mondo vitivinicolo casertano è ricco di vini famosi  dai nomi evocativi   di una viticoltura antichissima fedele  da  millenni ai luoghi di origine.

“Un territorio unico e scarsamente conosciuto -dice il Patron del festival- che ha dato vitigni autoctoni  unici, grandiosi direi nella loro complessità ma con una produzione molto limitata. La storia della viticoltura del nostro paese  è nata in  questi luoghi, un territorio che oggi lancia un messaggio   molto importante: credere in questa viticoltura molto antica risalente addirittura al II millennio e documentata dalla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio che aveva identificato ben 112 vitigni in Campania. Non mancano DOC di grande eccellenza come Casavecchia di Pontelatone DOC, Falerno del Massico DOC, Galluccio DOC e anche Roccamorfina  IGT , Terre del Volturno IGT: vini affascinanti che non rientrano nel Gotha internazionale semplicemente perché poco conosciuti. Ma- dice ancora Hoecker- anche i più noti oggi  erano sconosciuti anni fa,  a noi  la scommessa che è anche ambientale e climatica di farli apprezzare da un pubblico più vasto”.

Il dato interessante osserva Denis Pantini    di Wine Monitor Nomisma è che negli ultimi  10 anni l’export dei vini della Campania  è più che raddoppiato in America  e in Germania non solo, la Campania è la regione che nella ristorazione si colloca al terzo posto dopo il Friuli e l’Alto Adige.  Che il futuro  sia nel biologico e sui vini autoctoni  è una realtà consolidata- dice  ancora l’esperto- soprattutto  nel canale della ristorazione  e delle  enoteche dove paga   la  qualità spesso espressa dalle piccole  produzioni preferite e molto ricercate dagli italiani incuriositi perché  rare. Questi vini di nicchia per sfondare sui mercati esteri necessitano di grandi numeri impossibili per alcune produzioni  che  hanno territori grandi come un fazzoletto se non il giardino o l’orto attorno alla casa”.

Per il Merano WineFestival partono anche le tappe internazionali : Zurigo (3 Giugno), Vienna (17 Giugno) e Germania (Monaco di Baviera-15 Luglio) per esperii e produttori i cui prodotti in degustazione saranno inseriti nella guida Thee WineHunter Award nelle speciali categorie Award Rosso, Award Gold e Award Premium.

Claudio Chiricolo

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