a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
 

Caffè e diabete di tipo 2: protettivo il metodo filtrato

Shi L, Brunius C, Johansson I, Bergdahl IA, Rolandsson O, van Guelpen B, Winkvist A, Hanhineva K, Landberg R.
J Intern Med. 2019 Dec 9; [Epub ahead of print]

Da tempo è  noto che le modalità di preparazione del caffè  sono rilevanti circa i suoi effetti protettivi : le preparazioni per “bollitura”, tipiche della Scandinavia, sembrano essere meno favorevoli rispetto a quelle che prevedono invece una “filtratura”, probabilmente perché le tecniche di bollitura estraggono alcuni componenti  come il caveolo, cafestolo, che passano nell’infuso e sono caratterizzati da effetti metabolici  come l’aumento dei livelli della colesterolemia LDL.
Gli autori di questo studio hanno valutato in uno studio   retrospettivo caso-controllo che includeva 421 soggetti diabetici ,arruolati nel Vasterbotten Intervention Programmme, la correlazione tra i metaboliti che si sono dimostrati più rappresentativi dei consumi di caffè ed il rischio di diabete di tipo 2.
I risultati dello studio sono interessanti per vari motivi. Da un lato gli autori sono stati effettivamente in grado di identificare alcuni metaboliti che riflettevano, con buona accuratezza, i consumi dell’uno e dell’altro tipo di caffè. Successivamente, essi hanno potuto documentare che consumi crescenti di caffè filtrato si associavano a una riduzione del 60% circa del rischio di sviluppare il diabete , mentre consumi crescenti di caffè bollito non svolgevano alcun effetto protettivo.
Lo studio conferma le crescenti evidenze che il consumo di caffè filtrato (assai simile a quello ottenuto impiegando le tecniche di preparazione in uso nel nostro paese) si associano a una costante ed ampia riduzione del rischio di diabete di tipo 2. Mostra inoltre una migliore accuratezza dei rilievi di consumo ottenuti mediante tecniche metabolomiche, e conferma al tempo stesso che i risultati ottenuti mediante lo studio delle frequenze di consumo sono probabilmente affidabili.

( fonte NFI- Nutrition Foundation of Italy)

Tag degli articoli
Condividi sui social network
Scritto da

Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.