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Rubrica di Emanuela Medi

Nella degustazione del 29 novembre l’enoteca San Giovanni a Roma, ha promosso la nuova annata 2015 di Collepazzo, cesanese di affile 100%, prodotto dalle Cantine Riccardi Reale.

Lui Piero il titolare assieme alla moglie Lorella vignerons del Lazio conosciuti per la loro dedizione alla dimensione biodinamica.

La filosofia dell’azienda agricola, semplice quanto profondamente efficace, è una biodinamicità espressa in ogni lavorazione in vigna e in cantina sin dalla sua nascita L’utilizzo di prodotti chimici in vigna è bandito ma vengono utilizzati prodotti naturali per contrastare malattie e insetti infestanti. I lieviti come da impostazione della cantina vengono utilizzati esclusivamente nelle tipologie autoctone presenti sull’acino dell’uva.

I terreni che Piero Riccardi e Lorella Reale hanno selezionato sono tutti nel comune di Olevano Romano: la prima tipologia vede un terreno di silicio e arenaria di colore biancastro mentre la seconda è un terreno vulcanico misto più complesso e di colore scuro rossastro. Sono le due anime l’azienda e dei prodotti che la rappresentano.

Collepazzo è un prodotto che unisce le due tipologie di territorio presenti nell’omonima zona di colle pazzo; le vigne sono lavorate a 6000 piante per ettaro, con una produzione massima di 10 gemme per pianta, potatura a guyot, raccolta di 60/70 quintali per ettaro, circa tre grappoli per singola vite. La fermentazione viene svolta in cemento per 10-15 mesi dipeso dall’annata e viene commercializzato dopo 6 mesi di riposo in bottiglia.

La 2015 è stata una “bella” annata, dice Lorella Reale: per questo è stata decisa anche la produzione della versione riserva che non sempre esce, il cui affinamento viene svolto con un metodo tradizionale di fermentazione in botti di castagno, lasciando il mosto a contatto per 1 mese con le bucce e due anni di affinamento.

Degustazione il Collepazzo 2015

Al bicchiere presenta un vino rosso rubino con sentori avvolgenti floreali di rosa, una presenza di mineralità vulcanica salina con un richiamo alla speziatura. Cenni ben dosati di tostatura come cioccolato e caffè. In bocca. Collepazzo risulta pieno succoso, con un frutto di marasca seguito da una buona acidità, tannino ben presente ed elegante. Un sorso di grande bevibilità, eleganza e persistenza. Un vino che rappresenta a pieno il territorio di Olevano Romano con le due espressioni del suoli. L’incontro fra i due produce un grande vino equilibrato, interessante e gustoso a caratterizzare.

Fuori dalla degustazione abbiamo avuto il piacere di assaggiare il nuovo Emotiq annata 2017, Lazio bianco IGP prodotto con malvasia puntinata al 100% fermentato in botti di castagno, caratteristica Laziale.  Di colore giallo oro molto luminoso e invitante, al naso, si esprime con sentori floreali molto piacevoli che ricordano la ginestra e fiori gialli con una dolcezza leggera di miele e propoli, legati a una nota eterea di smalto, seguita da frutta a polpa gialla come la pesca. In bocca il sorso è pieno e avvolge il palato con un’importante acidità e sapidità ben legate e gustose tali da accompagnare per tutta la lunghezza del vino.
Sempre piacevole degustare un “fuori programma” di questa caratura.

MKR master sommelier

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