Dante: l’italiano, dalla lingua volgare alla contemporaneità
Il 2021 sarà l’anno di Dante, ricorrono infatti settecento anni dalla morte, avvenuta a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Tante le iniziative previste in Italia e all’estero: dalle mostre ai concerti, dalle performance teatrali alle letture della Divina Commedia. Per commemorare questo anniversario, il CNR ( Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha dedicato al Sommo Poeta il Focusdell’Almanacco della Scienza del Cnr on line su www.almanacco.cnr.it, che ne esamina, con l’aiuto dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, vari aspetti della vita e delle opere. Luca Serianni è stato professore incaricato di Storia della lingua italiana presso le Università di Siena, L'Aquila e Messina per poi diventare ordinario presso la Sapienza Università di Roma, di cui è professore emerito. Dopo numerose pubblicazioni sulle parlate toscane, ha incentrato le sue ricerche sulla grammatica e sui linguaggi settoriali. È considerato uno dei più attendibili e influenti studiosi della lingua italiana, è socio dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia Nazionale dei Lincei, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana” e, dal 2010, vicepresidente della Società Dante Alighieri. Numerose le sue pubblicazioni, tra le più recenti “Storia illustrata della lingua italiana” (con Lucilla Pizzoli, 2017, Carocci), “Per l'italiano di ieri