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Rubrica di Emanuela Medi
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Cultura

Il 2021 sarà l’anno di Dante, ricorrono infatti settecento anni dalla morte, avvenuta a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Tante le iniziative previste in Italia e all’estero: dalle mostre ai concerti, dalle performance teatrali alle letture della Divina Commedia. Per commemorare questo anniversario, il CNR ( Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha dedicato al Sommo Poeta il Focusdell’Almanacco della Scienza del Cnr on line  su www.almanacco.cnr.it,  che ne esamina, con l’aiuto dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, vari aspetti della vita e delle opere. Luca Serianni è stato professore incaricato di Storia della lingua italiana presso le Università di Siena, L'Aquila e Messina per poi diventare ordinario presso la Sapienza Università di Roma, di cui è professore emerito. Dopo numerose pubblicazioni sulle parlate toscane, ha incentrato le sue ricerche sulla grammatica e sui linguaggi settoriali. È considerato uno dei più attendibili e influenti studiosi della lingua italiana, è socio dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia Nazionale dei Lincei, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana” e, dal 2010, vicepresidente della Società Dante Alighieri.  Numerose le sue pubblicazioni, tra le più recenti “Storia illustrata della lingua italiana” (con Lucilla Pizzoli, 2017, Carocci), “Per l'italiano di ieri

I popoli che vivono vicino al mare, un po’ in tutto il mondo, sono  caratterizzati da un certo tipo di cucina che viene dal mare, vongole, cozze, telline, polpi, granchi, aragoste, “spernocchi o cicale di mare ” e ogni sorta di pesce, dalle alici ai cefali e così via in una lista grande come il mare. E tutta la varietà delle specie marine cucinate nelle più diverse maniere e anche… non cucinate ma servite ormai in tutto il mondo, crude con sofisticate ricette. Naturalmente queste ricette, sia quelle antiche sia quelle moderne, hanno bisogno di tanti altri ingredienti che ora sono a portata di mano. Ma non sempre è stato così, soprattutto non è stato mai così per quei “cittadini del mare” che hanno passato la vita su grandi barche, tartane, navi con mille nomi e per infiniti viaggi. Per questa ragione, accanto alla cucina di mare classica e molto conosciuta,  esiste anche una cucina di mare che doveva servire soprattutto a quegli uomini imbarcati in viaggi lunghi mesi e persino anni, che per molto tempo dovevano solo navigare attraversando con navi a vela i grandi oceani o con navi anche a remi mari sconosciuti, senza poter sbarcare in nessun porto.

La cultura  è un appuntamento fisso di vinosano.com che sebbene abbia come tema il vino, è aperta ad altre tematiche in particolari storiche e scientifiche, in grado di arricchirne i contenuti. Per altro la cultura  molto apprezzata dai nostri lettori che certo non disdegnano letture “alternative” come quella che presentiamo oggi: Nubi e stelle nella pittura Nel mondo antico sono famose le rappresentazioni dei cieli stellati negli affreschi parietali delle tombe egizie, a simboleggiare la “notte del mondo”. Nel buio delle piramidi, l'unica luce è infatti la stella polare inquadrata da un'apertura nascosta, che guida il faraone verso l'aldilà. Gli affreschi stellati nel soffitto della tomba di Nefertari (Luxor) ne sono un esempio, con una trama di stelle a cinque punte definite pentagramma o stelle pitagoriche. Tra le prime rappresentazioni della volta celeste nella pittura occidentale vi sono i mosaici paleocristiani bizantini, come il capolavoro nel Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna (V sec. d. C.): una composizione semplice e stilizzata nei toni blu-oro, a simboleggiare il rapporto oscurità-luce divina, la cui armonia geometrica rispecchia quella cosmica. Per avere un cielo di intenzione naturalistica dobbiamo però aspettare la fine del 1200. Sogno di Innocenzo III” (Basilica di Assisi) Giotto Nel “Sogno di Innocenzo III” (Basilica di Assisi)

Un grande patrimonio culturale rischia di perdersi nel marasma dell’emergenza sanitaria: sono i caffè storici  nati tra il XVIII e il XX secolo  frequentati da artisti, pittori, letterati, filosofi che in questi luoghi di ritrovo hanno dato vita  a scuole di pensiero, a movimenti che hanno impresso nuovi corsi nella pittura, nella letteratura, nella filosofia.  Di nolitawanders from Vancouver - Antico Caffè Greco a Roma, CC BY-SA 2.0, Un fenomeno trasversale in tutt’Europa che ha avuto  una” capitale” Parigi tra la metà 800 e primi 900. Non è stato da meno il nostro Paese con il caffè Greco fondato a Roma nel 1760 frequentato da Schopenauer, Orson Welles, Franz Listz o   la caffetteria Al Bicerin di Torino prediletto da Camillo Conte Benso di Cavour, o il Caffè  Quadri di Venezia. Rischiano di chiudere? “ il crollo dei flussi turistici sta mettendo in ginocchio queste attività – sottolinea Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi – ma noi non possiamo permettere che questo accada: un patrimonio materiale e immateriale del nostro Paese che, come tale, è interesse di tutti quanti tutelare e difendere. Ecco perché è essenziale creare un fondo ad hoc per sostenere i caffè

Se nella gerarchia della Chiesa troviamo Papi e alti prelati di stomaco robusto e indulgenti al vino, non meno folta è la schiera di santi a protezione della vigna e del vino. Tra i più noti nella tradizione popolare t e S Teodoro  quest’ultimo protettore degli osti: di questo Santo si dice che quando si verificò una terribile gelata che distrusse gran parte dei vigneti, riempì miracolosamente tutte le botti che erano rimaste vuote a causa della calamità. San Martino ricordato l’ 11novembre perché coincide con la fine della vendemmia, è il protettore dei bevitori moderati da quando, inseguito da un gruppo di ubriachi, fu nascosto da un oste in una botte, da qui la tradizione di spillare le botti per assaggiare il vino nuovo e la corsa dei mariti traditi. Come mettere insieme e dare un senso alla fine della vendemmia, allo spillare delle botti e alla corsa dei mariti traditi, onestamente è difficile, ma le tradizioni popolari vanno prese senza troppe interpretazioni. S. Clemente d’Alessandria conosceva l’apprezzamento che la Bibbia faceva del vino e come per gli ebrei nessun sabato e nessuna festa iniziava senza che prima dei pasti non fosse lodato il vino,  lo stesso santo lo indicava come

Ma che simpatico questo Oscar Farinetti,  mitico personaggio  dell’enogastronomia internazionale e che invece si rivela un uomo pieno di stupori,  semplice,  di grande e umana comunicativa . Un piacere ascoltarlo quando  venerdì 6 novembre giorno di apertura del Merano Wine Festival ha parlato della  vendemmia” E’ la sesta biologica, spettacolare -dice il patron di Fontanafredda-   ma aspettiamo di vedere come viene il Nebbiolo, vogliamo parlarne come di una grandissima annata: sarebbe una serendipity “ e non a caso inizia a parlare del suo libro: Serend!pity”  Slow Food Editore, un successo, dice, che  ha venduto più di 30mila copie il cui ricavato andrà interamente a Onlus e Fondazioni” Ma quale è il significato di questa parola “ In realtà ,racconta il patron di Eataly- la parola è molto antica, nasce all’incirca   266 anni fa, duecento anni più di me, da  Wordsworth grandissimo scrittore di fiabe . Costui  narra la storia dei tre figli dell’imperatore di Serendipity che girano il mondo alla ricerca di tre obiettivi  ben precisi che non trovano mai, anzi trovano cose sempre migliori di quelle che cercavano : la parola sta appunto ad indicare  il  successo raggiunto per caso o per fortuna  nato da un obiettivo centrato

Salendo verso i paesi nordici diviene difficile la coltivazione della vite e il posto del vino viene spesso occupato da bevande derivate dalla distillazione di mele (Calvados - Normandia, Nord della Francia), prugne e albicocche  (Slivovitsa - Croazia- Serbia), ginepro (Gin - Gran Bretagna) o di diversi tipi di cereali o di grano (Whisky- Gran Bretagna, Vodka - Russia). In tempi antichi, in Russia, la vodka era chiamata proprio cosi: il “vino di pane” (Smirnov). La vodka viene in genere consumata in Russia anche oggi allo stesso modo di come italiani e francesi fruiscono a pranzo o a cena del derivato dall’uva. Vi siete mai chiesti perché le bevande su elencate, da un punto di visto chimico, essendo essenzialmente diluizioni dell’alcool etilico (CH3 CH2 OH) in acqua, hanno comunque una gradazione intorno a 40% ? Pietro il Grande Come prima ragione citiamo una leggenda, che ha una base fisica. Si racconta che quando Pietro il Grande introdusse il monopolio per la distil­lazione della vodka, divenendo così lo stato responsabile della sua qualità, gli osti cominciarono a diluire la vodka senza alcuno scrupolo. In questo modo aumentavano i loro guadagni e contemporaneamente scontentavano gli avventori per la scarsa qualità della bevanda preferita. Per

Mai come quest’anno, un po’ per le grandi preoccupazioni di evitare feste e assembramenti, un po’ per una certa stanchezza che ci sta coinvolgendo tutti, si sente da più parti ripetere un giudizio sprezzante su questa festa di Halloween che solo da pochi anni sembra essersi aggiunta al nostro calendario con le sue immagini della morte, con le sue zucche illuminate e i mascheramenti di bambini e ragazzi. Una festa che in queste modalità appare ai più un’imitazione di riti estranei alla nostra tradizione europea e cristiana ed è perciò qualificata come “un’americanata” spesso chiamata anche “pagana” .Ecco però che se ci mettiamo con mente serena e senza pregiudizi ad analizzare il rito nei suoi vari aspetti e soprattutto se facciamo attenzione alla sua collocazione calendariale, cominciamo a capire che lungi dall’essere una moderna, “pagana” “americanata”, questa festa ha radici antichissime nel nostro continente e che queste radici la ricollegano ad una festa cristiana che da circa un millennio fu celebrata in quella stessa cadenza calendariale. Ma cominciamo con ordine proprio dal calendario. La festa di Halloween si celebra il 31 ottobre, anzi, la sera del 31 ottobre mostrando, come sovente accade nelle feste più importanti, di essere sostanzialmente una “vigilia”,

Dal 22 di ottobre al 1 novembre la scienza torna protagonista a Genova con il Consiglio Nazionale delle Ricerche partner della rassegna. Laboratori, conferenze e ben 7 mostre scientifiche fruibili in loco e online che si sviluppano attorno al tema centrale” onda”. In foto: Fibonacci Tra gli appuntamenti più seguiti la conferenza svoltasi domenica 25 “ Come e quando Fibonacci cambiò  la storia della civiltà” di Roberto Natalini( direttore istituto per le applicazioni dl calcolo ”M.Picone” del CNR)  LEONARDO PISANO, DETTO IL BIGOLLO Come ha scritto PierDaniele Napolitani Direttore Storia della Matematica all’Università di Pisa in Comics&Science, dedicato a Fibonacci, Cnr edizioni” A lui il merito di aver portato in Occidente i numeri indo-arabi e la notazione posizionale che usiamo ancora oggi.”  Ma andiamo per gradi:850 anni fa, la grande rivoluzione di Leonardo Pisano detto il Fibomacci, matematico,  noto soprattutto per la sua opera maggiore, il Liber abbaci, un testo che ha avuto un’importanza cruciale non solo nella matematica occidentale, ma più in generale nella storia del pensiero umano e che – direttamente o indirettamente – fu alla base della formazione culturale di alcuni tra i più famosi protagonisti del Rinascimento come Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli.” Eppure, scrive Napolitani- non

“Spesso i bambini pongono agli adulti domande molto semplici sull’ Aldilà a cui spesso non si riesce a dare risposta con linguaggio semplice .Nella loro purezza chiedono concetti concreti e vicini ai loro pensieri. Bisognerebbe, dunque, saper trattare i misteri dell’Aldilà con la loro semplicità, esaminando la spiritualità come un’esperienza d’amore poiché essi portano dentro di sé domande e intuizioni profonde sul senso della vita e sulla vita dopo la morte. Dove ero prima di nascere? Dove vanno i nonni quando si addormentano? Ma lo fanno per sempre o si risvegliano? Il mio cane è in paradiso? Gli angeli esistono? Dio che faccia ha? Ecco perché è nato “l’Alfabeto Celeste: a scuola con gli angeli e un maestro speciale.”: per rispondere alle loro esigenze di sapere,  cercando di soddisfare i loro quesiti importanti. Il libro non vuole imporre qualcosa ma aiutare a riconoscere la loro esigenza di risposte sulla vita spirituale per permettergli di viverla in pienezza perchè al di là delle nostre convinzioni in tema di spiritualità non possiamo non tenere presente che il bambino si muove con naturalezza nel mondo del trascendente. Ogni argomento è stato trattato partendo dalle domande raccolte e poste dai bambini. Così’ ogni lettera dalla A