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Rubrica di Emanuela Medi
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Di tutto di più

Green e sostenibile, l’azienda Bottega S.P.A che da anni persegue la filosofia della tutela dell’ambiente,  ha presentato il primo bilancio di sostenibilità, risultando tra le aziende più virtuose nel rispetto  e nell’attuazione di un percorso intrapreso  da tantissimi anni. “ Per la nostra azienda- dice Sandro Bottega Amministratore delegato  della  cantina distilleria con sede a Bibano di Godega(TV)- il piano presentato, non ‘ è altro che il proseguimento di un'attività iniziata 40 anni fà  con l’obiettivo primario di salvaguardare l’ambiente. Il  progetto di sostenibilità- dice-’ ha visto l’azienda aderire  a un articolato  lavoro di AssoDistil ( Associazione Distillatori Italiani) che ha esaminato dal punto di vista della sostenibilità le principali distillerie italiane, avvalendosi della collaborazione della società LifeGate, specializzata in questo ambito..” Ora c’è un Ministero , quali le aspettative “ Sono ovviamente molto contento  perché è un Ministero importante. Solo mi auguro che non ci si fermi alle parole e ai progetti che poi non si attuano. Insomma più fatti e concretezza di cui abbiamo bisogno. Ma torniamo al piano di sostenibilità per l’anno 2019 da cui emerge l’impatto ambientale complessivo dell’attività esaminata e quello specifico delle diverse aziende coinvolte Nello specifico una prima tabella di comparazione inquadra la principale attività

E’ un caso che ha già incassato numerosi sostegni ma l’Aceto Balsamico di Modena sotto attacco dalla Slovenia che ha già notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti, certo non sta a guardare.  “Secondo la nuova norma slovena, in fase di valutazione presso la Commissione Europea, qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come ‘aceto balsamico’, afferma il Direttore del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni, con grande offesa della tradizione e degli sforzi fatti dai produttori delle eccellenze modenesi che insieme all’attività di divulgazione dei Consorzi lo hanno reso famoso nel mondo”. “Ci troviamo – commenta il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli - nuovamente di fronte ad una situazione che rischia di danneggiare non solo il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena ma tutto il sistema delle DOP e delle IGP italiane. I sostegni non mancano a partire  . dall’associazione di riferimento dei Consorzi di Tutela, OriGIn Italia, che si è immediatamente attivata chiedendo al Governo di opporsi formalmente a livello comunitario alla proposta slovena. Ma il tempo non è molto perché l’atto di opposizione dovrà essere notificato in Commissione entro il 3 marzo prossimo

La comunicazione torna al centro  dell’innovazione tecnologica insieme alla informazione , alla tradizione, all’uso delle arti e mestieri ,tutti format importanti che rientrano nella scelta strategica del marketing. La Commissione Europea già nel 2020 ha individuato alcuni progetti legati alla comunicazione e alla identità europea  : il progetto l’Europa è Qui rappresenta un primo punto di partenza creando il premio Inform Communication Awards 2020.   Il premio così congeniato  ha come perno  una visione “positiva” dell’Europa sul territorio ,SOLO  se si riesce a trasmettere il valore che si crea quando vi è una visione comune  verso un unico obiettivo di entusiasmo, fiducia, speranza, ripartenza e un passato da dimenticare.    Formula difficile da creare ma da impatto molto positivo.  L’Emilia Romagna ha ben colto questa opportunità , come hanno sottolineato la vicepresidente Ellly  Schlen e l’assessore Vincenzo Colla”  Raccontare l’Europa in Emilia-Romagna in prima persona, attraverso la comunicazione può aiutare a conoscere le nostre realtà , entrando nella vita di tutti giorni con storie di lavoro, studio, innovazione, sostenibilità, coraggio. 114 le candidature pervenute entro ottobre 2020 alla Regione. Diverse sono state le scelte narrative (video, infografiche, fumetti, vignette) per spiegare innovazioni in campo medico, tecnologie e per ridurre l’impatto sull’ambiente, incentivare i

Onestamente è stata una sorpresa ( come del resto gran parte del nuovo  corso Draghi), la nomina nel ruolo di titolare del Mipaaf di Stefano Patuanelli, già presente nel governo uscente , ben visto ministro allo Sviluppo Economico. Se di vincitori si può parlare questa è dei 5 stelle e non di Italia Viva con la brava   ministra uscente  Bellanova che molto ha lavorato  per rilanciare di  uno dei comparti che maggiormente impattano sul Pil del nostro paese. Patuanelli è nato nel 1974 a Trieste, laureato in ingegneria edile, tre  figli, appassionato di basket ,già capogruppo del suo partito al Senato. Conosce bene il tema dello sviluppo della competitività del sistema imprenditoriale di Transizione 4.0, del comparto automotive , impegnato  su una politica di internazionalizzazione del made in Italy, che sarà uno dei punti prioritari della politica del suo dicastero..  Green Deal , la definizione della nuova Pac, promozione del Made in Italy all’estero, semplificazione, infrastrutture , investimenti,  Recovery Plan: le non poche sfide che lo attendono tenendo conto di alcune indicazioni già esplicitate da Mario Draghi. “E’ finita l’ora dei sussidi a pioggia ( finalmente) per fare posto a interventi mirati per il rilancio dell’agroalimentare” . Riassume bene la situazione

Lo studio geologico della mitologia è di rilevante  importanza per comprendere quanto e come gli eventi catastrofici naturali che hanno in genere tempi di ricorrenza lunghi, dell'ordine di secoli, impattano sui miti  fornendo  informazioni su eventi geologici passati e dati sulla stima dei rischi. “Nello studio delle fonti storiche si arriva inevitabilmente a chiedersi dove sia il limite fra storia e leggenda. Per questo i racconti vengono setacciati  dai geologi, soprattutto per aree o per periodi con scarsità di notizie più attendibili. L'origine geologica di alcuni miti è del resto assodata”, spiega Luigi Piccardi dell'Istituto di geoscienze e georisorse (Igg) del Consiglio nazionale delle ricerche. “Più abbordabili per l'interpretazione sono i miti specifici che hanno un forte aggancio col territorio essendo riferiti a particolari luoghi sacri. Tanto più quando si tratti di terremoti e del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e notoriamente area ad elevata sismicità. Segni indelebili lasciati dai terremoti si ritrovano non solo nella storia e nell'archeologia locali, ma anche nella cultura e nelle narrazioni religiose. Anche le relazioni storiche, del resto, non sono mai state del tutto scevre dal senso soprannaturale dell'evento. Il terremoto è talmente impressionante che spesso distinguere fra realtà e interpretazione, soprattutto nel successivo dilagare

Il Vocabolario Treccani si arricchisce di una nuova voce  “Dop Economy “conferendo  un nuovo riconoscimento al  comparto enogastromico DOP IGP del nostro Paese . Il termine, introdotto per la prima volta nel 2018 da Fondazione Qualivita in occasione della presentazione annuale dei dati del comparto DOP IGP, rappresenta il sistema economico dei cibi e vini italiani DOP IGP  a dimostrazione di quanto questo  settore abbia un forte   ruolo nello sviluppo dei distretti agroalimentari del Paese. Ma che cosa è la Dop Economy: in realtà rappresenta la sintesi del lavoro coordinato di operatori, Consorzi di tutela, istituzioni, comunità locali, che ha una forte rilevanza in termini non solo  di valore economico (16,9 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 19% al fatturato complessivo del settore agroalimentare italiano - Rapporto Ismea-Qualivita 2020), ma anche nell’ambito di processi di sviluppo territoriale  (turismo, ambiente, cultura, benessere, sociale). Un percorso importante che ha contribuito a delineare imporre definizioni e termini sempre più peculiari in grado di delineare e distinguere il mondo dei prodotti di qualità certificati.  Dichiara Paolo de Castro, Presidente del Comitato scientifico di Qualivita. “Questo riconoscimento di Treccani promuove la conoscenza di un sistema che esalta il legame tra

Marine Stewardship Council (MSC), organizzazione non profit che lavora per promuovere la sostenibilità ittica attraverso i suoi Standard per la pesca sostenibile, pubblica il ricettario Cucina in blu: 10 ricette da 10 paesi del mondo per ricordare ai consumatori di privilegiare sempre la sostenibilità così da proteggere gli stock ittici che costituiscono una fonte di proteine per oltre 3 miliardi di persone, ma di cui il 34% è sfruttato oltre il limite biologico. Tutti noi abbiamo il potere di invertire la rotta orientando i nostri consumi verso fonti certificate sostenibili, riconoscibili dal marchio blu MSC che garantisce la provenienza da attività di pesca che rispettano gli stock ittici e gli ecosistemi marini, e vengono gestite in modo lungimirante. Cucina in blu è composto da dieci ricette di dieci chef provenienti da altrettanti paesi del mondo (Italia, Canada, Cina, Finlandia, Inghilterra, Islanda, Olanda, Singapore, Spagna, Sudafrica) che portano nelle case italiane i gusti e le tradizioni della cucina internazionale. Cozze nordiche con erbe e aneto, nasello con glassa cantonese e baccalà islandese sono solo alcune delle ricette proposte, che vengono presentate insieme a informazioni riguardanti la salute degli stock ittici per mostrare ai consumatori l’impatto delle proprie scelte sugli oceani. A rappresentare l’Italia,

L'amicizia ha un ruolo importante nella vita di ciascuno di noi, alla sua base c'è una condivisione di ideali, di valori, di interessi, di fiducia, un sentimento forte di affetto e la sensazione di poter contare sull'altro nei momenti di bisogno. Di certo un concetto molto diverso da quello dell'amicizia sui social network, basata esclusivamente su “mi piace” e sullo scambio di post nei quali si tende a spettacolarizzare la propria vita, mostrando principalmente momenti positivi. Una diversità notevole, che è importante tenere presente. Eppure, malgrado le raccomandazioni a evitare “assembramenti” e a ridurre le uscite e gli incontri, sono in tanti a ignorare i divieti e a ritrovarsi in luoghi chiusi o all'aperto. Cosa ci spinge a sfidare i rischi di contagio per stare vicini?  Spiega Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del  Cnr-Irib “ Le tante persone che si vedono in strada e nelle piazze, incuranti del Coronavirus, non sono semplicemente incoscienti privi di consapevolezza del pericolo che corrono, ma persone che rispondono a uno dei più forti bisogni dell'essere umano moderno: essere parte di qualcosa di più grande”.I social media non sono sufficienti a soddisfare questa esigenza. Non a caso, sebbene la nostra società sia sempre

“Percorsi sensoriali per l’innovazione” è una breve ma originale enciclopedia sulla percezione e sulle modalità per innovare i prodotti, che sarà lanciata in rete da “l’Assaggio” la rivista che nel panorama editoriale italiano che si dedica in modo sistematico alla divulgazione delle scienze sensoriali. Non è stato ancora fissato il numero delle puntate della serie, “perché – spiega il Centro Studi Assaggiatori – il campo della descrizione e della misurazione della percezione è immenso sotto il profilo metodologico, tanto da essere considerata oggi una vera scienza; ma la vastità è determinata dalla varietà dei prodotti e dei servizi che investe. Di certo è un argomento che intriga sempre di più: basti pensare che in Italia esistono oltre 300 scuole del gusto che, da una stima recente, ospitano più di 350.000 allievi l’anno”. I percorsi sensoriali per l’innovazione si svolgeranno sul web con una formula un po’ inconsueta: ogni capitolo sarà composto da una parte teorica introduttiva che verrà poi calata nella realtà mediante gli interventi di professori universitari, dirigenti aziendali ed esperti di chiara fama coordinati dai due autori: Luigi Odello, direttore di L’Assaggio, e Massimo Giordani, presidente Associazione Italiana Sviluppo Marketing. Si scoprirà come le scienze sensoriali sono impiegate nell’innovazione anche da

Il Centro di ricerca dell’Università degli studi di Torino continua a celebrare l’Anno Internazionale della Salute delle Piante. Una cosa è certa che  le malattie delle piante  hanno cambiato il mondo, e tra le molte iniziative Agroinnova (Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-alimentare dell’Università di Torino) lancia il podcast Spore una produzione originale in collaborazione con Tangram Teatro. Di cosa si tratta: cinque storie, cinque malattie delle piante che hanno sconvolto economie e società del mondo. Cinque episodi liberamente tratti dal libro “Spore” (Daniela Piazza Editore) di Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova. Grazie alla preziosa collaborazione con il Teatro Tangram di Torino, “Spore – il Podcast” si avvale delle magnifiche voci di Bruno Maria Ferraro, Patrizia Pozzi e Celeste Gugliandolo e riesce, grazie alla regia di Ivana Ferri, a entusiasmare perfettamente l’uditore tra nozioni storico-scientifiche, canzoni e poesie.  “Volevamo raccontare alcune storie di malattie delle piante del passato e del presente – spiega Maria Lodovica Gullino –  Abbiamo quindi scelto le cinque malattie delle piante a nostro parere più significative e anche curiose, se vogliamo, tre del passato e due contemporanee. Non a caso partiamo dal lontano 1845, con la a peronospora della patata in Irlanda per finire con la ben