Calabria: la riqualifica di Enotria
La Calabria o Enotria, come veniva chiamata un tempo dagli antichi coloni greci è considerata terra da vino per le sue condizioni ideali climatiche e ampelografiche. Oggi numerose istituzioni e produttori di questa penisola, punta dello stivale italico, sono impegnati in azioni di riqualifica territoriale, rurale e turistica. Qui gli ettari vitati sono 11.000 distribuiti su terreno dalle vaste sfumature: argilloso-calcareo in Sila e nell’Aspromonte, alluvionale sul versante tirrenico di Vibo Valentia e ricco di sedimenti marini sullo Ionio verso Crotone. VINI La Doc Cirò conta il primato con 55 mila hl, in versione rosso o rosato da uve Gaglioppo vitigno greco tra i più diffusi della regione. Vino antico chiamato “krimisa” ai tempi delle olimpiadi oggi modello di qualità della famiglia Librandi e vinificato per la prima volta in barrique nel 1988 dalla Fattoria San Francesco a Cirò Marina. Presente anche la versione Cirò bianco Doc con uve di Greco Bianco e aggiunte di Trebbiano Toscano per un 10%. Nel crotonese secondi per produzione ci sono i vini della Doc Melissa bianchi da uve Greco Bianco e rossi da uve Gaglioppo che si presentano più snelli e freschi di quelli di Cirò. In provincia di Cosenza si è intensificato l’enoturismo con la