LE TECNICHE DI EVOLUZIONE ASSISTITA(Tea) PROMESSA PER UNA VITICOLTURA RESISTENTE
Finalmente una realtà: la ricerca genetica sulla vite. che formalmente arriverà con la conversione in legge del Dl Siccità.
Finalmente una realtà: la ricerca genetica sulla vite. che formalmente arriverà con la conversione in legge del Dl Siccità.
Lo scorso autunno, il servizio tecnico della Federazione Provinciale Coldiretti Asti aveva promosso l’adozione del sovescio ovvero l’inerbimento naturale, una tecnica agronomica, sia in pieno campo, sia in vigneto così come nei noccioleti e nei frutteti, dai notevoli benefici previsti.
Perché quando diventa il fine, è allora che i vini sembrano tutti uguali, non emerge il carattere del vitigno, non emerge il territorio, quando addirittura ad emergere non siano soltanto i difetti. Abbiamo tanto stigmatizzato nel tempo l'appiattimento stilistico e gustativo dato dal massiccio utilizzo di barrique nuove; non vorremmo trovarci nella situazione di fare altrettanto con la macerazione, una tecnica tanto tradzionale, quasi "povera", che se ben eseguita è in grado di raccontare non solo zone e uve, ma anche le persone.
I Piwi sono una realtà ormai consolidata soprattutto in quei paesi dove il clima crea condizioni tali da rovinare interi raccolti . Sono vitigni resistenti alle malattie fungine della vite da cui nascono vini di tutto rispetto, entrati in molti paesi nell’uso comune.
E’ più che convinto l’enologo Donato Lanati che di fronte ai cambiamenti climatici, i viticoltori italiani non dovranno abbandonare la tradizione fatta di terroir, né usare ibridi o impiantare vigneti in latitudini e altitudini maggiori, sostituendo quelle varietà autoctone che si sono adattate da secoli.
Due gli elementi che incidono e caratterizzano la maturazione dell’uva e la vinificazione: il cambiamento climatico, con il conseguente incremento generalizzato della temperatura e diminuzione del contenuto in sostanza organica del terreno (durante la maturazione dell’uva). Aspetto, quest’ultimo, causato sia da eventi meteorologici estremi sia, talvolta, dalla scarsa attenzione umana, oltre che dall’incremento del contenuto in CO2 nell’atmosfera.
È di questi giorni la proposta lanciata dall’imprenditore trevigiano Gianfranco Zoppas di confezionare vino di qualità in bottiglie di plastica per ridurre l’impatto ambientale. Il vino in bottiglia di plastica, in realtà, esiste già da tempo, ma finora è stato utilizzato per vini di primo prezzo.
Non c’è momento più caldo dell’attuale per ricordare la storia, meglio la genetica del vino.
Probabile che l’illusione di un inverno mancato sia veramente un’illusione perché il clima è talmente variabile che nessuno fa pronostici se non l’asticella del mercurio che scende.
Lo ha giudicato il miglior bianco la Guida Vini d’Italia e ancora una volta è un Verdicchio (lo scorso anno fu Bucci) ancora una volta le Marche che sempre piu si afferma terra vitivinicola di pregio.